Capitolo 20

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THOMAS' POV

Non so spiegare che cosa stesse succedendo in quel momento.
Posso solamente dire che non riuscivo più a controllare un minimo movimento del mio corpo, a parte respirare, sbattere le ciglia, muovere la testa, gli occhi ed i muscoli facciali, ma non potevo parlare.
Ci provavo, ma le parole non volevano uscire dalla mia dannata bocca.

Sapevo anche che sicuramente era stata Madison a farmi ciò.
Infatti la ragazzina aveva un'aria compiaciuta, con un mezzo sorriso.

"Portaci all'OSS. Subito." mi ordinò.
Non riuscii nemmeno a controbattere, il mio corpo si mosse da solo.

Mi fece attivare i razzi, e volammo fino all'OSS.

Entrammo e mi portò in una stanza, in cui c'era un'altra persona: Kaya.
Era seduta su una poltrona, mentre mi guardava come non mi aveva mai guardato: sembrava preoccupata, e vidi che non stava facendo finta.

Madison mi fece sedere davanti a Kaya su un'altra poltrona.
"Kaya, vammi a prendere la macchina." le ordinò Madison.

Kaya non esitò, si alzò, ed andò dall'altra parte della stanza.
Che? Era controllata anche lei?
Per tutto quel tempo, lei era stata controllata da quella ragazzina?

La osservai mentre portava verso di me una specie di casco metallico, che aveva attaccato tantissimi fili.
Kaya me lo mise in testa, pesava un sacco.

"Questa macchina ti toglierà tutte le tue capacità, pensieri, sensazioni, tutto. In pratica ti strizza il cervello.
Diventerai un robot, e tutte le cose che stavano nel tuo cervello, verranno trasferite in quello di Kaya." mi spiegò Madison orgogliosa.

Ora non ero per niente tranquillo.
Kaya continuava a fissarmi con gli occhi lucidi.
Stava davvero per mettersi a piangere?

Un secondo dopo le lacrime strariparono dai suoi occhi.
Tutto ciò mi sembrò così strano.
Non avevo ancora realizzato che in realtà, tutta l'antipatia di Kaya, era dovuta a quella odiosa ragazzina.

Guardai Madison.
Ma perché volevano il contenuto del mio cervello per trasferirlo su Kaya?

La risposta mi arrivò subito.
"Immagino che tu ti stia chiedendo perché vogliamo il tuo cervello. Forse non sai una cosa Thomas." mi disse.

È ovvio che non lo so!

"Hai presente la leggenda di quella famosa spia che profetizzava?
Quella del Trio. Il Primo, il Secondo e il Terzo.
Beh, noi della OSS supponiamo che tua sia il Primo."

Io il Primo?
E Maya la Terza.
E quali sarebbero state le nostre capacità?

"E se vuoi sapere chi sia il Secondo, sappiamo anche quello. È la tua amica biondina, lì come cavolo si chiama." mi disse.

Si stava riferendo a Jessica?

"Vogliamo i vostri cervelli, così che possiamo trasferire le vostre abilità nel cervelli di Kaya, Eddie Earl e Nicholas Morton." mi spiegò.

Eddie Earl? Era quel ragazzo con cui era uscita Jess?
E Nicholas.. Quello nuovo.

Ero in uno stato di confusione.
Pensavo a mille cose contemporaneamente.

Allora: io, Jess e Maya facevano parte del famoso Trio.
Ma come potevamo averne la certezza?

Se ciò che diceva Madison fosse vero, allora eravamo noi che dovevamo sconfiggere qualcosa di malvagio?
Ma cosa, o meglio chi?

Troppe domande.
E poi perché la OSS voleva che invece di noi, fossero i loro agenti a far parte del Trio?

Davvero, troppe domande.

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