Capitolo 15

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Angolo pre-capitolo: probabilmente una gran parte del capitolo sarà noiosa, mi dispiace ma dovevo metterla per forza :')
Buona lettura!

MAYA'S POV

Ci avvicinammo sempre di più. Desideravo ancora le sue labbra cavolo.
All'inizio esitai, ma poi gli scoprii le labbra chiudendo gli occhi.
E successe automaticamente.
Iniziammo a baciarci passionalmente, io mi aggrappai al suo collo.

Ebbi poi un'idea.
Io non la sopportavo più questa storia del passamontagna.
Lo afferrai e glielo sfilai, aprendo finalmente gli occhi.

Lui rimase sorpreso da quel gesto, ma si vedeva che era anche spaventato.
Lui era Thomas.
Oppure Thomas era Derek?
Insomma, il suo vero nome era Thomas o Derek?

Spalancai la bocca esterrefatta.
"Io.. Tu.. Cioè, tu sei Derek?" chiesi balbettando un pochino.
Lui abbassò lo sguardo ed annuì.

"Fammi capire: qual è il nome falso e quale quello vero?" gli chiesi.
"Thomas. Cioè, Thomas è quello vero. Derek è il falso." rispose mantenendo lo sguardo basso e giocherellando con i pollici.

Mi portai la mano sulla fronte.
"Non può essere! Io mi ero innamorata di Derek, non di.. Te!" sbraitai mettendo in evidenza la parola te.

Lui parve offeso dalle mie parole.
"Senti, Derek non esiste okay? Mettitelo bene in testa!" mi gridò contro.

Poi continuò: "Tu ti sei innamorata di me, Maya. Derek sono io. Thomas. Devi capirlo. Ormai Derek è morto. Derek senza passamontagna non è Derek! Derek senza passamontagna sono io!"

"Va bene, ma stai calmo." risposi.
Lui fece un gran respiro.

"Posso farti delle domande? Saranno un po' tante." chiesi.
Lui appoggiò i gomiti sulle ginocchia e si mise la testa fra le mani, poi annuì.

"Primo: perché non me l'hai detto prima? Che sei Thomas."
Lui mi scrutò come se tutto fosse ovvio.

"Se non avessi avuto il passamontagna, non sarei riuscito ad ottenere la tua fiducia. Ammettilo che ti piacciono i misteri."
Beh un po' aveva ragione.

Poi chiesi: "Perché ti serviva la mia fiducia?"
"Per convincerti di una cosa." mi rispose.

"Che cosa? Parla!" chiesi frustrata, come se fosse un interrogatorio.

"Vedi, è difficile da spiegare così su due piedi. Ma lo farò comunque, con un'unica frase: Maya Waters, tu sei una spia." mi disse semplicemente.
Una spia? Cos..?

"Spia? Ma di che cavolo stai parlando? Spie a Londra?! Sei impazzito Der.. Thomas?" gridai.
"Shh!" cercò di zittirmi lui.

"Comunque si, sei una spia." ripeté lui.
"Non posso esserlo. Non ho mai fatto la spia. E poi come si diventa una spia?"

"Spie non si diventa. Spie si nasce." disse serio.
Rimasi imbambolata a riflettere su quella frase.

Lui se ne accorse.
"Finite le domande?" mi chiese.
"No. Affatto. Tu sei una spia?"
Annuì.

"Dimostralo." dissi incrociando le braccia.
Lui alzò le sopracciglia.
Prese il passamontagna e salì in piedi sulla panchina.

"Non so se mi verrà bene, l'ho appena imparato." mi riferì.
Piegò le gambe e scese dalla panchina con una doppia capriola.
Quando atterrò, allungò il passamontagna verso una signora, che gli mise dentro 5 sterline.

Lui si inchinò e tornò da me con un sorrisino compiaciuto.
"Visto? Ora ci credi?" mi chiese.
Corrugai le sopracciglia e scossi la testa.

"No. Quello lo sa fare chiunque abbia fatto un corso specializzato." dissi.
Roteò gli occhi.
"Appunto! Io non l'ho fatto!"

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