Ryan's Pov
Non avevo chiuso la porta! Merda! Mio fratello è a casa che dorme e o non ho chiuso la porta.
Per il suo lavoro dovrebbe alzarsi fra mezz'ora, quindi trenta minuti prima non gli cambiano niente a quell individuo.
Senza farmi vedere prendo l'Iphone dalla tasca dei pantaloni, e dopo essermi calmata da prima, mando un messaggio a Luke.A : Stupido Pinguino★
Alza quel bel culo che ti ritrovi e vai a chiudere la porta di sotto!
Appena mandato il messaggio, e spento il telefono, vedo avvicinarsi a me Jessica, la mia migliore amica da 5 anni.
La incontrai il primo giorno di scuola e grazie a lei trovai la classe.
Lei è più grande di me di un anno essendo stata bocciata in prima.
Mi alzai dalla sedia e la abbracciai dopo averle fatto appoggiare I libri e la borsa sul tavolo.
Poi dopo averla salutata la ammirai nella sua bellezza.
R -Wow Jessica, ma come ti sei vestita oggi?-.
J -Emm, lo sai. E non prendermi in giro-.
R -Io non ti prendo in giro. Semplice ma d'effetto. Fidati, ti noterà. Sei bellissima cosi-.
Appena in tempo e il gruppo delle cheerleaders entrò in classe guardando Jessica e mettendosi a ridere con la mano davanti alla bocca pitturata di un rosa strano, era orrendo.
Poi masticando la sua gomma arrivò davanti a noi e squadrò dalla testa ai piedi Jess.
La mia amica aveva un paio di pantaloni neri e stretti con le ginocchia bucate, una maglia bianca a maniche lunghe infilata dentro ad essi, e un paio di tacchi neri per sembrare più alta, ed appunto, ora era un gigante in confronto a me, data la mia altezza di un metro e sessantacinque.
Ora lei poteva essere più di uno e ottanta.
I suoi capelli neri, lisci e lunghi mettevano in risalto la sua carnagione straniera e I suoi occhi color nocciola.
Poi dopo averla guardata Mandy parlò.
M -Amore, non dirmi che vai in giro in queste condizioni. Sai, Hood non credo ti noti anche cosi. A lui piacciono quelle come me, capisci? Quelle fighe e popolari, non secchione e brutte. Intendi? Bene. Ragazze, trucco-.
E le due ragazze dietro di lei le passarono uno specchio e un lucidalabbra sempre rosa.
Poi schioccando le labbra tra loro andarono via sorridendo schifate.
Jessica si sedette nella sedia affianco a me e mise le mani fra I suoi capelli.
J -Lo sapevo, mi sono illusa che Calum si accorgesse di me. Ma figuriamoci.
È troppo intelligente per loro, chissà quante volte se le sarà fatte quelle lì-.
R -Allora, Jessica respira e calmati. Ok? Calum ti noterà sicuramente da come sei bella oggi, e sicuramente dati I tacchi che indossi adesso-sorridendo e facendo ridere lei calmandola.
R -Sai? La giornata è appena iniziata-.
J -Forse hai ragione, ce la posso fare-.
R -Cosi ti voglio Jess-.
La abbracciai forte e poi notai una luminosità sulla sua gamba.
Cosi appena mi staccai glielo dissi.
R -Jess, ti si è illuminato il cellulare e sbrigati finchè non arrivi il proff-.
J -Si, grazie, mio fratello doveva rispondermi su una cosa-.
R -Aspetta-.
Intanto guardai la porta e mi assicurai che non ci fosse il professore, altrimenti glielo avrebbe sequestrato per tutto il giorno.
R -Vai vai. Ma muoviti-.
La vidi accenderlo e digitò qualcosa fino a sorridere e poi scrisse qualcosa ma vidi il professorre camminare verso l'aula.
R -Via via! Metti via!-.
Lei alzò la testa velocemente e lo spense mettendoselo in tasca alla fine mettendosi a ridere, ma l'insegnante di psicologia la vide e parlò.
P - Signorina Malik, ora basta-.
J -Mi scusi professor Styles-.
P -Non importa, ma ora tutti a posto-.
Posò la valigetta e lo ammirai nella sua bellezza.
Ma no! Io non posso dire che il mio professore è bello, sembrerò una ragazzina delle fan fiction.
No. No. No.
Calmiamoci e via alla lezione.
Erano passati ben 40 minuti all'inizio dell'ora ma qualcosa decise di interromperla, appunto il cellulare del prof si illuminò e vedendolo alzai la mano per dirglielo.
P -Si Ryan?-.
R -Emm, mi scusi se la interrompo ma il suo telefono si è illuminato-.
P -Oh, grazie-.
Lo prese e appena lesse cosa c'era scritto alzò la testa, si passò una mano nei suoi capelli ricci e lunghi fino alle spalle guardando Jessica a cui fece segno di uscire dalla classe con lui.
Era abituata a fare cose cosi, dalronde il professore e suo fratello maggiore sono amici, quindi non è una novità.
Cosi, avendo visto prima il mio vibrare piano, come avevo selezionato, lo accesi e guardai cosa mi era arrivato.