12 dicembre
-Che coooosa?!- Il gridolino eccitato di Dexter mi ha quasi perforato i timpani parte per parte. Ho cercato di zittirla, ma non smetteva di lanciare piccole esclamazioni di gioia continuando a punzecchiarmi in braccio con un sorrisino sornione.
-La mia piccolina ha fatto colpo, sono proprio fiera di lei.- ha continuato Vins mettendosi a sghignazzare.
-Ma smettetela, comari idioti che non siete altro!- le ho sgridate dando a entrambe una pacca amichevole sulle spalle. Le avevo invitate a casa mia con la scusa che avevo voglia di andare a fare un giro in compagnia, ma in realtà volevo rivelargli quello che mi è successo circa una settimana fa, e non mi fidavo a dirglielo a scuola. In quel postaccio non solo i muri, ma persino i cestini e le piastrelle del bagno hanno orecchie! E, a proposito dei bagni, mai parlare lì di cosa private: non sai mai se ci sia o meno qualcuno in ascolto, e lo capirai solo quando mezza scuola parlerà di te. Quindi puoi capire perchè ho aspettato ben quattro giorni prima di dirglielo, sebbene desiderassi gridarlo a mezza città.
Inutile dire che sembravano quasi più elettrizzate di me, il che è assurdo visto che in quel momento mi stavo perfino pentendo di aver accettato l'invito di Damien, visto e considerato anche come si era comportato Gabriel. Da quel giorno non ci siamo più visti, si limita a salutarmi educatamente quando incrocia il mio sguardo a scuola. Possibile che si comporti in maniera così infantile? Sono davvero irritata, dopo un solo pomeriggio è come se fossi stata degradata da "amica speciale" a "conoscente". Ma ti sembra? L'ho sempre detto che i ragazzi non riesco proprio a capirli, e poi c'è quello stupidissimo cliché che dice "Le donne sono molto più complicate". Signorini, prendete il nostro posto, e poi vedremo!
-Avanti, tornate serie! C'è un grave problema!- ho detto seria, facendo il muso. Le mie due migliori amiche si sono avvicinate, smettendo di ridere.
-Spara, che succede adesso?- mi ha chiesto Dexter tirando fuori un pacchetto di sigarette accendendosene una con un accendino con gli alieni. Io mi sono spostata un tantino verso destra per evitare di essere investita dalla nuvola di fumo. Sebbene io odi l'odore non le ho mai impedito di fumare, anche se mi dispiace un po' per lei.
Mi sono attorcigliata i capelli attorno all'indice, facendo una smorfia. -Secondo voi è un problema se al ballo metto i miei soliti jeans con una maglia un po' più elegante?-
Dexter e Vins hanno fatto delle espressioni che avrei interpretato come un "Ma tu sei proprio pazza!" e hanno iniziato a trascinarmi prendendomi per le braccia, senza proferire parola.
-Ehi, dove mi state portando?!- ho gridato, cercando di liberarmi. Peccato solo che Dexter faccia palestra mentre io sono solo un'esperta di "nuoto tra divano e poltrona", quindi sembrava che tentassi di sfuggire a un gigante, nonostante lei sia alta come me (o meglio, nana come me. Facciamo invidia ai sette nani di Biancaneve). Si sono scambiate uno sguardo d'intesa, per poi esclamare insieme:-Ovvio, a fare shopping!-
Ricordi quando ti avevo detto che odio con tutta me stessa andare per negozi? Be', in parte mi sono dovuta ricredere, con mia grande sorpresa. Avresti dovuto vederci: teoricamente quella ad aver bisogno di un vestito carino ero io, ma Vins e Dexter si divertivano come pazze a provare tutti gli abiti che trovavano solo lontanamente belli, facendo delle pose buffissime davanti agli specchi dei camerini. Inizialmente mi sono limitata ad osservarle e a ridere ogni volta in cui saltavano fuori con cose totalmente differenti dal loro genere. Una metallara con una camicetta a sbuffo è veramente uno spettacolo che dovresti vedere una volta nella vita!
Alla fine però sono riuscite a coinvolgere anche me, e dopo due ore abbondanti durante le quali abbiamo passato in rassegna non so quanti negozi, sono tornata a casa con un nuovo vestito e persino un paio di zeppe col tacco basso. Se ci fossi andata da sola non mi sarei mai sognata di comprare qualcosa del genere, ma le mie amiche avevano così insistito nel farmelo provare, e inoltre dovevo ammettere che mi stavano peggio di quello che pensavo.
L'abito é formato da un top a righe bianche e azzurro unito ad una gonna in jeans che mi arrivava fin sotto il ginocchio, e lo indosseró con delle calze color carne per non morire di freddo e un cardigan nero che ho nell'armadio. Le scarpe invece sono molto semplici, di tessuto nero.
-Vedrai quanto lo farai sbavare, dovrà girare per la palestra con un secchio!- ha scherzato Vins dandomi una gomitata prima di salire sull'autobus che l'avrebbe riportata nella cittadina dove vive.
-Certo, ma tu vedi di non far svenire Nick quando ti vedrà in tenuta sexy!- ho ribattuto io facendole una smorfia. Nick è il suo ragazzo da tre anni, e insieme formano una di quelle coppie che invidio: condividono sempre tutto, sono persino andati al mare da soli, i loro genitori si conoscono a vicenda e si invitano a cena una volta alla settimana... dubito che se anche io avessi un ragazzo sarebbe così.
Ma ora non posso vederla così nera. Insomma, non è proprio sicuro al 100% che Damien mi abbia invitato al ballo per chiedermi di diventare la sua ragazza, ma c'è una probabilità molto alta, vero? Altrimenti avrebbe potuto invitare chiunque altra, bello e popolare com'è. Comunque trovo davvero strano che non si sia sentita in giro la notizia che si è lasciato con la sua ragazza. In casi come questi l'intera scuola lo viene a sapere il giorno successivo se non il giorno stesso in cui accade la rottura. Te l'ho detto che ci sono orecchie ovunque!
Io e Dexter ci siamo sedute su una delle panchine della stazione aspettando il suo autobus. Premetto che ho sempre odiato quel posto: sporco, pieno di brutta gente e poco sicuro.
-Allora, ci verrai anche tu al ballo vero? Ho bisogno di sostegno psicologico, o rischierò di svenire ai suoi pieni se solo mi sfiora!- ho scherzato, mettendomi a ridere. Sul suo viso è comparso un sorrisino soddisfatto.
-No, quella sera sarò occupata...- ha mormorato, giocando con la collanina di Game of Thrones che portava al collo. Ho atteso che continuasse, ma alcuni secondi dopo è arrivata l'illuminazione.
-Non ci credo, hai un appuntamento con Jackson?!- ho esclamato, scattando in piedi come una molla. Sono mesi che cerca di attirare la sua attenzione, ma fino ad ora non c'era stato alcun tipo di progresso.
-Tu e lui, soli soletti?- ho continuato, stupefatta.
-Eh già, quando gli ho chiesto se sarebbe venuto anche lui al ballo lui mi ha risposto che avrebbe preferito mille volte farsi una maratona di film horror, allora ho colto la palla al balzo e l'ho invitato a casa mia, tanto i miei quel giorno non ci saranno.- ha ammesso, evitando il mio sguardo.
Non ho potuto fare a meno di abbracciarla fortissimo, felice per lei. Si merita un lieto fine dopo tutta l'impegno che ci ha messo per farsi notare. Io in confronto sono stata una pigrona con un sacco di fortuna. Non ho mai cercato di spiccare tra le altre in modo da attirare l'attenzione di Damien, nè ho mai preso l'iniziativa andando a parlargli per prima. Se non fossi così contenta ed emozionata mi potrei sentire persino in colpa.
Quando anche lei se n'è andata sono tornata a casa mostrando poi ai miei i nuovi acquisti, che sono stati approvati da entrambi. Mia madre sembrava quasi avere gli occhi lucidi, ma conoscendola è più probabile che fosse per gli acari che per me. La serata è passata in fretta, tra il nuovo capitolo della storia che sto scrivendo e alcuni dell'ultimo libro preso in biblioteca: Cime tempestose.
Prima di spegnere la luce e mettermi a dormire ho controllato un'ultima volta il cellulare sperando in un messaggio di Gabriel, ma l'unico suono che si è sentito è stato quello delle notifiche delle e-mail.
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Lonely - Diario di una nerd
Dla nastolatkówMi chiamo Chloe. Ho diciassette anni. Non so neppure per quale motivo io stia facendo qualcosa di così stupido come scrivere un diario. Forse perché mia madre mi ripete in continuazione "tenere un diario giornaliero aiuta ad esprimere le emozioni r...