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La lezione di psicologia era appena terminata, e con quella - fortunatamente per Luke - si concludevano sia la giornata che la settimana universitaria.
Mandò un messaggio a Calum dicendogli che lo attendeva davanti la fontana all'ingresso non appena avesse finito la lezione di marketing, dopodiché fece uno squillo al suo ragazzo.

"Luke? Tu e Cal avete finito?" rispose Michael al secondo squillo.
"Sì, sono appena uscito dall'aula. Cal finirà a momenti" lo informò il biondo mangiucchiandosi le unghie.
"Smettila di mangiarti le unghie!" lo ammonì Michael.
"Io non sto- ehi, come facevi a saperlo?"
"Ti conosco Luke, so che quando sei solo ti senti in soggezione e inizi a mangiarti le unghie"
"Mi conosci troppo bene" sbuffò il biondo al microfono.
"Ormai è un sacco di tempo che stiamo insieme, piccolo, ti conosco come le mie tasche" lo prese in giro l'altro, "ho prenotato per le 14, ce la fate ad arrivare in tempo?"
"Credo di sì- oh, ecco Cal. Ci vediamo tra dieci minuti" gli mandò un bacio ed attaccò.

"Sei sempre in ritardo" Luke ammonì il moro non appena gli si avvicinò.

Calum alzò un sopracciglio e "io eh"

***

"Allora, quand'è che andrete a vedere quel famoso appartamento?" chiese Calum agitandosi sulla sedia.

Erano al Bart's Restaurant, locale dove Ashton lavorava, per questo il moro era così agitato.

"Smettila di iperventilare Cal, Ashton sta lavorando e non verrà qui in sala" lo riprese Michael.

"Non sto iperventilando!" se la prese il ragazzo.

"Cal è comprensibile che tu stia così, è ovvio che non accetti ancora il fatto che vi siate lasciati perché sei ancora innamorato di lui" disse Luke poggiando una mano sulle sue, ferme sul tavolo.

"Io non sono innamorato di lui! E tu smettila di psicoanalizzarmi" gli puntò un dito contro il moro.

"Già Luke, lascialo in pace" Michael andò in difesa dall'amico.

"Non posso essere innamorato di un ragazzino immaturo che pretende di passare il resto della vita a giocare ai videogiochi in mutande" s'imbronciò il moro.

Un colpo di tosse catturò la loro attenzione.

"Per lo meno il ragazzino immaturo qui presente ha il coraggio di parlare guardando in faccia la persona interessata" la voce di Ashton risuonò alle spalle del ragazzo, facendolo sbiancare di colpo.

"Ash- Ashton"

"Calum" disse lapidario Ashton. "Luke. Michael. Ecco a voi le vostre ordinazioni, ragazzi. Ecco a te la tua, idiota"

"Ash io-"

"No, Hood! Io sarò anche un ragazzino immaturo ma almeno non sono un cagasotto come te" sputò tra i denti il riccio prima di girare i tacchi e sparire in cucina.

Un silenzio imbarazzante aleggiava attorno al tavolo. Calum teneva la testa bassa per non dover guardare i suoi due migliori amici negli occhi. Sapeva di aver sbagliato - di averlo fatto alla grande - ma non riusciva a ragionare lucidamente quando si trattava di Ashton, non ci riusciva perché lo amava ancora. E Luke aveva completamente ragione quando gliene parlava, anche se Calum lo trovava un po' irritante, nonostante fosse molto bravo nel capire le persone.

"Mi dispiace Luke, non volevo prendermela con te"

"Tranquillo Cal, posso capire quanto io sia fastidioso alle volte" si scusò il biondo. Anche se non c'era nulla per cui doversi scusare.

"Ragazzi io devo andare, la mia pausa pranzo finisce tra 5 minuti e io devo tornare in ufficio. Ci sentiamo dopo" lasciò un bacio sulle labbra del suo ragazzo e poi si avviò verso l'uscita.

"Allora, quest'appartamento?" chiese Calum interessato.

"Abbiamo appuntamento domani mattina per andarlo a vedere, spero sia quello giusto."

"Lo spero anch'io per voi. Michael è il mio migliore amico e tu lo rendi felice, e mi piace vedervi felici insieme."

"Cal per Ashton-"

"No Luke, non è colpa tua. Le cose andranno meglio. Passerà" ammise il moro triste.

"Lo sai anche tu che non passerà."

"No, è vero. Ma con il tempo farà meno male."


***

Angolo autrice

Ed ecco qui il secondo capitolo.
Non abituatevi a questi frequenti aggiornamenti, è solo che mi ero rotta le palle di studiare e ho iniziato a scrivere.

Quindi, avrete capito che Luke frequenta ormai quello che è il secondo anno di college, e fa psicologia, mentre Calum fa finanza e marketing, quella che noi chiamiamo più comunemente economia.

I Cashton non si sono lasciati nel migliore dei modi, questo è ovvio, difatti molte cose sono rimaste in sospeso tra di loro, cose che cercheranno di appianare nel tempo.

Beh, ora io vado, fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo e dell'idea del sequel in generale.

A presto, nik.


Tell me that you love me. || MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora