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Luke era in ritardo, come al solito. Michael gli aveva fatto già 8 telefonate, mandato 16 messaggi e con molta probabilità lo aveva ingiuriato come minimo un centinaio di volte. Ormai c'aveva fatto il callo, ma sperava davvero che almeno ad una cosa così importante il biondo si presentasse in orario, e non con 17 minuti di ritardo.

"Sta arrivando, glielo giuro. Mi dia altri cinque minuti."

L'agente immobiliare sbuffò, era da un quarto d'ora che il ragazzo le ripeteva la stessa cosa, ma di Luke all'orizzonte nemmeno l'ombra. La ragazza si guardò le unghie smaltate di rosso con aria annoiata, forse pensando a quanto in quel momento le sarebbe piaciuto stare in casa, con i suoi tre gatti, a guardare qualche replica di Grey's Anatomy. Ancora non accettava la morte di Mark.

"Senti, secondo me ti ha dato buca, quindi, o entri comunque a vedere l'appartamento, o possiamo anche salutarci qui" diede un ultimatum la ragazza.

"No senta, mi scusi, è solo che il mio ragazzo è un ritardatario cronico. Le giuro che tra poco sarà qui, ma non se ne vada, la prego" la supplicò l'altro. "Ti ucciderò Hemm-" Michael stava dicendo, quando una testa bionda fece capolino dall'incrocio correndo a perdifiato.

"Scusa Mikey, ma la sveglia non è suonata, e poi la macchina non partiva, e quindi me la sono dovuta fare a piedi per ventitré isolati, correndo" si scusò il biondo piegandosi sulle ginocchia per riprendere fiato.

"Visto, glielo avevo detto che sarebbe arrivato" esultò Michael verso un impassibile Kira, l'agente immobiliare.

"Wow, diciannove minuti e trentatré secondi di ritardo. Devi amarlo parecchio per aver corso ventitré isolati in così poco tempo."

"Oh sì, decisamente" rise il biondo guardando Michael. "Comunque piacere, io sono Luke" si presentò porgendole la mano.

"Kira" rispose quella stringendogliela. "Ora muoviamoci, tra mezz'ora ho un altro appuntamento per una casa" disse tirando fuori dalla valigetta le chiavi dell'appartamento.

***

Guardando quella casa rimasero estasiati. Certo, l'interno non era dei migliori, bisognava dare una rinfrescata ai muri e comprare qualche bel mobile, ma la cucina apparteneva a quel decennio, il bagno funzionava e la camera da letto c'era. Inoltre il palazzo era situato al centro, a metà strada tra il lavoro di Michael e il college di Luke, e dal balcone si godeva una splendida vista sul parco.

A Michael e Luke bastò guardarsi per un millesimo di secondo per capire che quello fosse loro, che non avrebbero trovato nulla che li potesse rappresentare di più di quell'appartamento.

Michael annuì e Luke gli sorrise, "lo prendiamo!" disse con forse un po' troppa euforia all'agente.

"Già, immaginavo" disse svogliata la ragazza, ma con un accenno di sorriso ad incresparle le labbra pitturate di rosa. "Prima di darvi le chiavi e firmare il contratto, però, devo darvi tutte le informazioni base. Per prima cosa, l'affitto è di 570$ al mese, compresi i venti dollari che spettano al portiere per mantenere pulito il palazzo. Le bollette sono a parte. Se invece avete qualche problema con tubature o cose varie potete rivolgervi al signor Garcia, il portiere. Comunque, in ogni caso, è tutto scritto sulla copia del contratto che terrete voi, e potrete cercarmi se avete dubbi, questo è il mio numero" concluse porgendo a Michael il suo biglietto da visita.

Diede appuntamento ai ragazzi l'indomani in ufficio per firmare il contratto e cedergli le chiavi, dopodiché si congedò e si diresse verso il suo prossimo appuntamento.

***

Erano appena usciti dall'ufficio dell'agenzia immobiliare, nella cartellina trasparente che Michael teneva sotto braccio c'era il contratto firmato che li designava come affittuari e co-propietari dell'appartamento. Luke giocava con il portachiavi a cui aveva già attaccato le chiavi del palazzo e del portone di casa loro.

"Ma ci credi, Mike, abbiamo una casa tutta nostra. Nostra e solo nostra!" esultò il biondo abbracciando di slancio il suo ragazzo.

"Già, e dobbiamo anche muoverci a fare il trasloco se vogliamo dormirci questa notte."

"Dio, calmati Mikey. E goditi il momento" lo rimproverò Luke.

"Me lo sto godendo, piccolo, ma vorrei comunque sbrigarmi a fare il trasloco. Voglio dormire il prima possibile al tuo fianco-"

"Aww che dolce-"

"E scansarmi dai tuoi piedi gelati la notte, trovare un angolo di letto in cui i tuoi arti troppo lunghi non arrivino, e riuscire a rimanere vivo dopo il bacio del buongiorno senza esserti lavato i denti."

"Stronzo, era una cosa così romantica e invece l'hai trasformata in un bleah" sbuffò il biondo.

"Oh andiamo Lukey, sai che sto scherzando." Michael cercò di convincerlo a girarsi, iniziando a fargli il solletico nel bel mezzo della strada. "Anche se però devi ammettere che due cose su tre di quello che ho detto sono vere. Hai i piedi congelati e ti muovi decisamente troppo la notte."

"Beh puoi sempre dormire sul divano." Il biondo diede una gomitata scherzosa al ragazzo che cercava di abbracciarlo.

"Nah, preferisco i lividi che il dormire separato da te."

"Uhm, con questo ti sei guadagnato una cenetta romantica preparata da moi."

"Questo non è un premio, è una punizione" si lamentò Michael.

"Oh ma sta zitto e cammina. Non volevi iniziare il trasloco?!" disse il biondo spingendolo verso la macchina.

Michael si girò verso il proprio ragazzo e "dammi un bacio" disse.

"Solo se ti muovi" gli concesse Luke.

"Ai suoi ordini capitano" rise l'altro, dopo essere stato spinto definitivamente all'interno dell'automobile.

***

Angolo autrice

E i Muke vanno a vivere insieme, ma non siate così calme voi #teammuke, i problemi inizieranno anche per loro.

Per voi #teamcashton invece posso solo dire che i litigi continueranno, e saranno devastanti per i due.

Detto questo, ragazze commentate perché io non ho davvero ancora capito se questa storia la stiate seguendo, la stiate apprezzando o altro, quindi lasciate un commento, anche dicendo che vi fa schifo, ma fatelo per favore.

Io non metto come molte gli "obiettivi" da raggiungere per postare il capitolo successivo, ma vorrei davvero sapere cosa ne pensate. Una scrittrice vive di questo, ricevere recensioni sui suoi scritti, quindi boh pensateci su.

A presto, nik.

Tell me that you love me. || MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora