La lupa

20.3K 512 218
                                    


Correvo, mentre sentivo nelle mie orecchie il mio stesso ansimare, le mie zampe colpivano il terreno strappando piccoli fili d'erba, ero veloce, ero figlia del vento.
I miei muscoli tesi guizzavano mentre li tendevo, facevo piccoli balzi per saltare i fossi, o vecchi tronchi, procedevo zigzagando agile.
La luna alta nel cielo sembrava chiamarmi, sentivo frusciare le fronde degli alberi, ed i miei sensi erano all'erta.
L'aria profumava di terra bagnata e muschio, mi riempiva le narici, scossi la testa.
I miei occhi d'ambra potevano scorgere il più piccolo movimento nella brughiera, e attenta scrutavo.
Quella immensa terra mi apparteneva, la sentivo mia.
Amavo la notte, il poter correre libera era nella mia natura, come quest'ultima mi poteva rendere pericolosa.
Ero una cacciatrice, la migliore.
L'unica che procurava il cibo, molte bocche dipendevano da me, non amavo uccidere, ma era per la sopravvivenza.
Seduta annusavo l'aria, mentre una lieve brezza muoveva il folto pelo, speravo di catturare l'odore della selvaggina e, se la fortuna mi assisteva, magari di un cervo.
Le mie orecchie si muovevano attente.
Ero una lupa, una splendida lupa, a detta della mia insegnante.
Il mio manto, colore delle nocciole mature, aveva riflessi dorati.
Si, io Hermione Jane Graner ero un animagus, e da sei mesi io e i miei compagni tenevamo in scacco centinaia di mangiamorte, rinchiusi in un piccolo castello in Scozia, ultima roccaforte contro Lord Voldemort.
Nessuno conosceva il mio segreto, neanche i miei amici, solo la MacGranitt che negli ultimi anni mi aveva addestrata.
Ed ora davo il mio contributo alla piccola comunità che viveva nel castello.
Io procuravo le vettovaglie e gli elfi le moltiplicavano con la magia, sfamando gli "ospiti ".
Cucinare tre pasti al giorno non era cosa semplice, specie se non avevi la materia prima.

Poi un rumore di rami spezzati mi mise sul chi va là, il mio pelo sul collo si drizzò in segno di pericolo, avevo catturato un odore che non era di cibo, ma forse di un nemico.
Cominciai ad arretrare, mentre con gli occhi cercavo una via di fuga, mi sentivo in trappola . Poi uno spiraglio e con un balzo svicolai.
Correvo, il cuore mi scoppiava in petto, paura e fatica si miscelavano.
Dovevo tornare indietro e trasformarmi, ma avrei portato il nemico nel nostro rifugio.
Feci l'unica cosa plausibile, cercai di allontanarlo, trascinandomelo dietro.
Chiunque fosse non doveva sapere di noi.. Di loro.

Stavolta non mi sarebbe sfuggita, dovevo catturarla, non potevo fallire, non questa volta.
Con la scusa dei ribelli io cercavo lei..
Erano anni che mi sfuggiva, sembrava fumo tra le dita.
Alzai la mano a pugno fermando i miei uomini, che silenziosi scivolavano dietro di me.
Sentivo l'odore della sua paura e questo le avrebbe fatto commettere qualche errore, ed io ne avrei tratto beneficio.
Non lo sapeva, ma stava facendo il mio gioco.

Un anfratto, lì sarei stata al sicuro, almeno così credevo.
Senza la mia bacchetta ero vulnerabile e, se mi trasformavo, ero nuda nel senso canonico della parola.
Maledizione!
Veloce cercai di infilarmi nell'angusto pertugio e pregai di non essere stata vista. Avevo il respiro accellerato, il cuore mi rimbombava nelle orecchie, se mi avessero preso cosa ne sarebbe stato di me? Avevo sentito racconti orribili sulle torture che i mangiamorte infliggevano ai prigionieri, per carpire informazioni, e sui mezzosangue come me si accanivano in modo particolare.
Avevo paura, mai ne avevo avuta tanta in vita mia, mi spinsi avanti nello stretto cunicolo, poi con la coda dell'occhio vidi un'ombra alle mie spalle, ma fu troppo tardi.
Un dolore atroce mi attraversò, come se un fulmine mi avesse colpito la schiena, percorrendo il mio corpo, stramazzai al suolo, proprio come se fossi fatta di pezza.
Ed il buio mi avvolse.

Sapevo che Theo e Blaise avrebbero tenuti impegnati i miei uomini.
Nonostante la mia giovane età ero Generale, braccio destro del signore Oscuro.
Finalmente mio padre era fiero di me.

She wolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora