la serpe e il grifone

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Erano giunti alla resa dei conti, quella notte uno dei due sarebbe morto.

Ansimanti si fissavano, gli sguardi incatenati, ma con i sensi allertati, pronti a fare la prima mossa, cercando di anticipare l'altro.

Draco furioso, a bacchetta spiegata, teneva sotto scacco un Flitt che strafottente lo sfidava.

Hermione, che si era appisolata, si svegliò in preda ad un strano panico che le stringeva la gola, il sesto senso animale sembrava avvisarla del pericolo che era nell'aria.

Confusa si guardò in giro, quella sensazione la opprimeva schiacciandole il petto.

Poi un vociare sommesso fuori dalla sua porta e l'ansia si impadronì di lei, facendole battere il cuore e, senza rendersene conto, sussurrò

- Draco. -

Intanto a centinaia di miglia di distanza il destino si stava per compiere.

L'istinto di Draco di trasformarsi " ruggiva " per uscire allo scoperto, avrebbe volentieri lacerato, strappando pezzo per pezzo, le carni di quel bastardo

Ma sapeva che, per quando fosse forte sotto forma di lupo, lui, possedendo la bacchetta, poteva bloccarlo ed ucciderlo senza problemi.

Si fece quasi violenza e ricacciò indietro la " bestia " che voleva sortire, trattenne un ringhio gutturale.
Il tempo sembrava essersi fermato, mentre ora entrambi giravano l'uno intorno all'altro, pareva una danza di guerra.

Prevedendo la mossa dell'ex amico, scartò prima che la maledizione lanciata lo colpisse.

Rotolò a terra, e subito contrattaccò urlando

- Stupeficium! - E immediatamente dopo -Protego maxima! -

Draco lanciava incantesimi a raffica.

Il suo braccio era più veloce della mente, si muoveva sicuro schivando gli attacchi di Flitt, che ghignava cercando mi metterlo in difficoltà.

- Sei uno sporco traditore, sappiamo che la tua sgualdrina ti ha sfornato una " cucciolata " di bastardi. - La sua risata maligna risuonò nell'aria secca come un colpo al cuore, quelle parole lo avevano ferito e il suo avversario non si accorse di quanto.

Come si permetteva di parlare così?

- Sciacquati la bocca Marcus quando parli di lei, tu non ne vali un pelo. E' migliore di tutte le oche purosangue di cui ti circondi, che anelano ai tuoi soldi, e non conoscono i sentimenti, l'umanità, il sacrificio. -

- Oh, parli come se ne fossi innamorato?! Senti, senti, un Malfoy che ama, i tuoi avi si staranno rigirando nella tomba - disse con un velo di cattiveria, riprendendo subito dopo

- Adesso ti ammazzo, poi trovo lei, me la sbatto e la sgozzo. Anzi no, prima le faccio vedere come ammazzo quegli sgorbi che ha partorito, e infettano l'aria con il loro respiro. -

- Tu insozzi il mondo, ed io lo libererò della tua presenza - sibilò minaccioso Malfoy, che sentiva il fuoco della rabbia crescere.
S'impossessava di lui ad ondate.

- Ma guardati, una serpe dal cuore grifone. Come sei caduto in basso Generale. Come ti hanno cambiato un bel culetto e due occhioni da cucciolo grifondoro. E dimmi, sono curioso, com'è a letto? Come immagino io? Scatenata e lasciva oppure timida ed impacciata? - Lo stuzzicò, giocando a provocarlo, mentre cercava di aggirarlo.
L'ultima maledizione l'aveva mancato per un capello e Flitt, voleva porre fine a quella tarantella.

Draco aveva capito, che il suo sfidante voleva farlo innervosire e così prenderlo di sorpresa.

Ma fu lui che scattò improvviso, colpendolo in pieno petto prima con uno schiantesimo e poi con un petrificus totalis.
Voleva che lo guardasse negli occhi, che leggesse tutto il suo disprezzo e la sua furia. Voleva che sapesse che stava per morire e per sua mano.

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