bianche bugie o false verità?

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Aveva seguito Draco a malincuore, ogni tanto girava la testa e guardava il cimitero allontanarsi esattamente come loro da GodricHollow.
Con la coda dell'occhio Draco notò la lupa che sembrava restia a voler lasciare quel posto di pace, come se qualcosa la legasse a quel luogo.

- Lo troveremo, e poi sarà tutto nelle tue mani… - Lei mugolò quasi di disapprovazione.
Era un carico grande per la sua persona, affidavano a lei il mondo magico, forse avevano troppa fiducia nelle sue possibilità.
Scrollò il manto e lemma lemma seguì il biondo finchè non si smaterializzarono.
In molti non tolleravano la materializzazione, ma vedere un lupo vomitare sconcertò Malfoy, che si piegò sulle gambe e poggiò un ginocchio in terra  vicino a lei.
Allungò le dita e la sfiorò  con i polpastrelli percorrendole il dorso, dal capo a metà schiena.

- Tutto bene? Meno male che sei una delle poche che ad Hogwarts ha preso il massimo dei voti all'esame. - Lo sguardo astioso dell'animale fece zittire immediatamente Malfoy, che comunque brontolò tra i denti

- Ed anche permalosa. - Se solo avesse saputo quello che stava passando nella mente della lupa, si sarebbe prostrato alle sue zampe, battendosi il petto ed invocando il mea culpa.
Tuttavia da quel momento in avanti di sottecchi la tenne d’occhio con una premura insolita per uno come lui, ma lei non se ne avvide, se se ne fosse accorta di certo ne sarebbe rimasta meravigliata.

Hermione alzò il muso e si guardò intorno erano ai margini della foresta proibita.
Enormi alberi secolari, radici che uscivano dal terreno e sembravano pezzi di rami.
L'odore di foglie marce e terra bagnata, le pizzicarono le nari, tanto che starnutì facendo ridacchiare sotto i baffi Draco, che per un momento si era voltato a guardarla, mentre montava una piccola tenda, all’apparenza molto spartana, anche se lei sapeva che sicuramente dentro aveva tutti i confort grazie alla magia, proprio come quella di Arthur.
Quel pensiero la infastidì, un groppo in gola la stava strozzando e lottò per arginare il ricordo di tempi più felici.
Deglutendo si guardò in giro, riconoscendo a mala pena il posto, tanto era cambiato.
In lontananza poteva vedere le pietre ormai ricoperte di muschio e rovi dell'amata vecchia Hogwarts.
Qua e là si ergevano ancora  pezzi di muri e torrioni .

Distrutto, era tutto completamente distrutto, proprio come la casa di Harry, non rimaneva che un cumulo di macerie annerite, come monito contro chiunque volesse ribellarsi. Alla fine era tornata a casa, quella che aveva sempre considerato come tale, ma come era amaro questo ritorno.
Il cuore le si strinse quando pensò ai pochi sopravvissuti, asserragliati in quel castello ai confini con la Scozia, un manipolo di fieri combattenti, ma troppo pochi per poter infastidire realmente l'Oscuro.
Poi qualcosa catturò  la sua attenzione, con passi felpati la lupa s'incamminò, un masso enorme vicino al lago Nero, dove la luna con i suoi raggi si specchiava, uno spiazzo d'erba che sembrava bruciata, si accucciò,  annusò il suolo, poi alzò il capo fiera ed ululò, era un lamento lugubre, sapeva di morte. In quel punto era caduto il suo Ron, in quel punto Molly aveva difeso la figlia, in quel punto i Weasley avevano perso la vita. Era una fortuna che i lupi non potessero piangere o si sarebbe sciolta in un mare di lacrime, il dolore le premeva dentro nonostante tentasse di contenerlo.
La sua mente andò inevitabilmente a Ginny  che, colpita di striscio da una maledizione oscura, era caduta in catatonia.
Viveva in mondo suo e, qualche volta, a lei le era sembrato di sentire ancora il suo bisbiglio portato dall'eco del vento, che chiamava il suo amato

" Harry? Harry? "
Sbuffò muovendo il capo.
Si sentiva un po’ prigioniera, obbligata ad una scelta, che non era certa dove l'avrebbe portata.
Pensieri si rincorrevano nella sua mente, Harry, Ginny, i sopravvissuti, ma l'unico che la destabilizzava era quello del grande lupo bianco, ne era affascinata, ma al contempo le metteva timore.
Era così imponente e fiero, arrivava sempre nelle situazioni di pericolo pronto a proteggerla, era inutile che lei cercasse di darsi altre spiegazioni, per uno strano caso del destino lui l'aveva scelta come compagna, e questo era un problema, anzi un enorme problema.
Alzò il labbro quasi a voler sorridere all'idea : era la sposa un po’ recalcitrante di un lupo, se lo avesse raccontato ai suoi amici babbani l'avrebbero derisa fino alla morte.
Per non parlare di Malfoy, non osava immaginare come l’avrebbe umiliata se avesse saputo. Aveva la lingua tagliente come una lama e sapeva esattamente come ferire.
Senza contare che lei stessa aveva difficoltà ad accettare quello che le era accaduto, aveva perso il controllo di se stessa e con un lupo per di più. Come avrebbe potuto raccontare ad altri quello che lei stessa non sapeva spiegarsi?

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