Vivere in una piccola città era una vera tortura per le persone come me. Mi autodefinivo una sognatrice in un profondo stato di depressione. La mia vita era un susseguirsi di delusioni a causa della mia vivida immaginazione. Mi capitava spesso di alienarmi dalla realtà e per questo i miei genitori mi avevano mandato in terapia. Una vera rottura di palle perché infondo volevo solo essere lasciata in pace.
"Mi chiamo Beatrice Cipriotta e vivo a Melrose nel Massachusetts" dissi con poco entusiasmo meritandomi un'occhiataccia dal psicoterapeuta.
D'altronde tutti gli idioti che sono qui vengono dalla stessa insulsa cittadina
"Sono qui perché i miei genitori sono talmente paranoici da ritenere pericolosa la mia estraneazione dal mondo. Il prossimo autunno mi trasferirò a Boston per frequentare il college e anche per scappare da questo posto che mi rende infelice" aggiungi con finto entusiasmo.
"Piacere di conoscerti" risposero tutti in coro.
Rimasi lì dentro per due ore ascoltando i racconti raccapriccianti e angoscianti dei miei compagni del gruppo di sostegno.
Certo che la gente ne ha di problemi! Problemi reali
Non avevo mai pensato al suicidio finché non mi ero trovata in quella stanza. Non vedevo l'ora che tutto finisse ma più guardavo l'orologio più il tempo sembrava non passare mai.
Questo è da catalogare assolutamente come il giorno più interminabile della mia vita
Attraversai velocemente il parcheggio per raggiungere la mia mini cooper sperando di poter concludere quell'esasperante messinscena.
In realtà tutta la mia inutile vita è un'infinità messinscena
Imboccata l'uscita partii come un razzo diretta verso il mio piccolo universo. Onestamente ero un'ottima guidatrice ma non ne facevo un vanto.
"Sono tornata" dissi e corsi in camera prima che mia madre iniziasse a tartassarmi di domande inutili.
Essendo figlia unica avevo il privilegio di sperperare i soldi della mia famiglia come preferivo. In questo periodo avevo deciso di investire nell'arredamento della mia camera comprando tutto ciò di più costoso che avevo trovato. Mi piaceva far credere ai miei genitori che potevano rimpiazzare le loro mancanze di affetto con il denaro. In realtà il loro atteggiamento per molto tempo mi aveva ferita ma adesso non ci badavo neanche più alla loro assenza nella mia vita. Me l'ero sempre cavata da sola ed infatti ero abbastanza autonoma rispetto alle ragazze della mia età. Avevo puntato tutto sullo studio per ottenere una borsa di studio alla Boston University e scappare da questo postaccio. L'unica persona alla quale avevo permesso di seguirmi in questa nuova avventura era Deborah. La mia miglior amica. Era stata la prima persona che avevo conosciuto quando i miei avevano deciso di trasferirsi negli States e mi era sempre rimasta accanto. Era lei la mia famiglia. Sinceramente era una pazza scatenata ma almeno rendeva le mie giornate meno vuote. Io, invece, ero una vera noia. Di solito mi crogiolavo nella mai monotona quotidianità, non mi piacciono le feste, non ero particolarmente popolare a scuola e non avevo mai avuto un ragazzo.
Una vera sfigata!
La questione amore era un po' spinosa per me poiché avevo un'idea dell'amore che sicuramente non si sarebbe mai realizzata. Vivere un amore platonico era la cosa più vicina a quel sentimento che abbia mai permesso a me stessa di provare. Mentre le mie coetanea si innamorano, si fidanzano, si lasciavano o rimanevano incinte, io trascorrevo il mio tempo libero a leggere e ascoltare musica. Non mi interessava fidanzarmi e poi nessun ragazzo sano di mente ci proverebbe con me. Tutti nella mia città mi conoscevano come la «Regina di pietra» e mai nessuno aveva provato a conoscermi davvero. Non provare sentimenti mi aveva salvata dall'infelicità. Per questo motivo non avevo amici al di fuori di Debby. Mi infilai il pigiama sperando così di portare al termine quella giornataccia il prima possibile. Mi gettai sul letto e accesi la tv nella speranza di trovare qualcosa di carino da vedere. Alla fine scelsi di vedere una commedia che non mi interessava neanche più di tanto e poco dopo il sonno mi accolse fra le sue braccia.
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Vietato amarsi
RomanceCompiere una scelta potrebbe compromettere per sempre i piani che Beatrice ha per il suo futuro. Futuro che comprendeva una relazione stabile, un marito amorevole, una famiglia numerosa, una casa da sogno, un lavoro gratificante. Tutto ciò che di p...