Capitolo 4

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Pov's Sam

Apro gli occhi, accanto a me c'è Kris con la testa poggiata sul cuscino ed i capelli scombinati. È già la seconda volta che ci addormentiamo così, lo sento poggiare una mano sul mio braccio e con la voce impastata dal sonno mi chiede:

"Che ore sono, Sammy?"

Lui si stiracchia sbadigliando e facendo un sorriso stanco.

"Marmocchietti! È ora di cena!"

Bryan fa rumorosamente irruzione nella stanza. Noi ci alziamo e corriamo verso la cucina siedendoci davanti ai piatti contenenti pollo e patatine. Cominciamo a mangiare mentre i nostri genitori parlano tranquillamente e Miriam e Bryan affrontano un'animata discussione su dei videogiochi.

"Vostro figlio sta facendo miracoli col mio bambino"

Sì rivolge mia madre ad i genitori di Kris. Vorrei sprofondare, lui mi osserva con sguardo interrogativo. Probabilmente chiedendosi il perché di quella affermazione.

"Non hai amici, Sammy?"

Mi sussurra all'orecchio ed io scuoto velocemente la testa

"No, sei il primo"

Poi sentii la risposta di suo padre

"Anche noi dobbiamo ringraziarvi. Kristen non è mai stato così socievole"

Quindi neppure lui aveva tanti amici? Sono confuso. Lui a primo impatto mi è sembrato molto socievole e per nulla timido, l'apparenza inganna.

"E tu? Non hai amici?"

Gli chiedo io piegando leggermente la testa di lato, incuriosito.

"Faccio fatica a fare amicizia con le altre persone, quindi non ho molti amici. Tu mi sei sembrato molto...."

Fa una piccola pausa per cercare la parola adatta e poi ricomincia la frase

sorridendo

"...speciale! Ecco"

Io? Speciale? Chiunque è più speciale di me.

"Mamma, Sammy può restare a dormire da noi?"

Chiede Kristen alla madre che parlava con calma ad i miei genitori

"Non credi di aver dormito abbastanza?"

Risponde lei ridacchiando e facendo un gesto con la mano

"Per favore...?"

Lui fa un piccolo broncio e la mamma sospira sorridendo ed alzando le spalle

"Va bene, ma non abbiamo la stanza per gli ospiti"

Lui ci pensa un attimo e poi annuncia allegramente

"Può dormire da me"

Lei annuisce e ritorna a fare ciò che stava facendo prima. Alla fine della cena mi trascinò in camera e mi fece mettere uno dei suoi pigiami e, devo dire, mi stava un pò troppo lungo. Quella fu la serata migliore della mia vita, quelle furono le vacanze migliori della mia vita ma poi arrivò il giorno della partenza: quelle due settimane erano volate ed io dovevo tornate a casa... ma Kris non sarebbe venuto con me.

*****

"Andiamo! Non vorrai fare tardi!"

Il fatidico giorno era arrivato, avrei detto addio a Kris. Il mio unico amico.

"Arrivo!"

Infilo le ultime cose nello zaino ed uscii dalla stanza che era stata mia per tutto questo tempo. Spengo la luce e corro giù per le scale. L'auto è piena di bagagli, misi lo zaino nel cofano ed aprii la portiera

"Sam! Aspetta!"

La voce di Kris mi risuonava nelle orecchie, mi giro e lui mi arriva addosso abbracciandomi.

"K-kris?"

Ero incredulo, pensavo non avrebbe fato in tempo a salutarmi prima della partenza

"Ovvio, scemo. Non potevo lasciarti partire senza salutarti"

Ricambio l'abbraccio sorridendo

"Grazie... ti voglio bene"

Era la prima volta che lo dicevo a qualcuno, voglio davvero bene a Kris... più di chiunque altro

"Ti ho portato una cosa"

Tira fuori dalla tasca una scatoletta e la apre. Una specie di braccialetto. Lo prendo, ha un laccio nero ed un ciondolo di metallo: me

Lui mi mostra il suo, uguale. Mi soffermo sul ciondolo: you

"Promettimi ci rincontreremo"

Dico io allacciando il bracciale al polso

"Lo prometto"

******

Il primo giorno di scuola. Entro in classe e mi sistemo al mio banco, la mia insegnate di sostegno entra e si siede accanto a me

"Come sono andate le vacanze?"

Chiede lei con una voce calma, come se stesse parlando con uno psicopatico. Decido di sorprenderla

"Benissimo"

Lei sorride

"Bene, il mio lavoro con te si è concluso, ciao ciao Samuel"

Esce dalla classe e nel mentre entra una bambina mora dagli occhi color ambra e si siede accanto a me. Lui a compagna di banco? Non l'ho mai notata davvero

"Ciao"

Dice lei con tono sconfitto, lei mi avrà detto ciò per molto tempo. Ed ancora non si è arresa.

"Ciao, io sono Sam"

Sei sorride e si alza dalla sedia abbracciandomi forte ridendo

"! Mi hai risposto! Ora siamo amici?"

Sorrido in risposta

"Certo, come ti chiami?"

"Monique"

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