Capitolo 9

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Pov's Sam

Dopo il comitato di benvenuto andai a casa. Mi sentivo strano, confuso e... felice. Stranamente felice. Ma in fondo cosa eravamo? Non eravamo fidanzati, non eravamo amici... Durante quel bacio mi sembrava quasi di sognare.

È molto insensato che in due miseri giorni la mia vita si sia accartocciata su se stessa. Insensato... completamente insensato. Dovrei dirlo a Monique o a Miriam, ma optai per la prima opzione... mia sorella avrebbe sicuramente dato di matto. La chiamai e le diedi appuntamento al bar dietro casa sua.

Entrai nel modesto locale e notai subito la piccola matassa di capelli corvini che si sbracciava per attirare l'attenzione. Mi sedetti al tavolo con lei

"Sam, stai bene? Hai una brutta c'era..."

Lei sembrava preoccupata, mi girai verso la vetrata e notai di essere pallido...come un cadavere. Ovviamente liquidai la questione

"No... sto bene. Però dovrei dirti una cosa, è molto importante"

"Sai che puoi dirmi tutto Sam!"

Lei sorride amorevolmente ed incrocia le braccia al petto. Comincio dall'inizio, da quando lei è andata al bagno per un attimo, al bacio, e a quando ero scappato via da lui... non potei fare a meno di pensare a ciò che avrebbe creduto di me. Cosa mi avrebbe detto?

"Sam? Sam!?:

Monique mi sventolava una mano davanti al volto, probabilmente mi ero incantato.

"Monique... Io..."

Balbettavo frettolosamente e non riuscivo a mettere insieme delle parole che formino delle frasi di senso compiuto.

Lei si alzò in piedi, io ero convinto che volesse lasciarmi lì. Che io gli facessi schifo. Invece mi raggiunge dall'altro lato del tavolo e mi abbraccia forte per poi staccarsi e per poi dire con voce troppo alta:

"Quindi il qui presente Samuel Richard Peterson ha BACIATO Kristen Stewart?!"

Lei sottolinea con la voce la parola 'baciare' ed un gruppo di persone si gira verso di noi.

"Monique! Abbassa la voce!... comunque...si l'ho baciato e, devo dire, mi è piaciuto"

L'ultima parte del discorso la dissi molto piano in modo che solo lei potesse sentirmi

"E cosa aspetti? È ovvia la prossima mossa!"

"Cioè?"

Ero abbastanza confuso. Non capivo cosa intendesse dire

"Vai da lui... sono sicura che prova qualcosa per te! Pensaci"

Lei mi saluta con la mano sorridendo ed esce dal bar. Dopo un paio di secondi andai anche io a casa. Aprii la porta e mi ritrovai davanti una figura alta e magra dai capelli biondi

"Kris... c-che ci f-fai qui?"

Lui apre la bocca per rispondere ma Miriam lo precedente sbucando con la testa dalla cucina

"Diceva che voleva parlarti!"

Guardai prima lei, poi Kristen che annuì sviando lo sguardo sulle sue scarpe, che improvvisamente erano molto interessanti.

"Va bene"

Pov's Kristen

Avevo lo sguardo basso ed avevo paura, ero sicuro che mi avrebbe odiato. Ma mi calma i quando sentii la sua voce rivolgermi un:

"Va bene"

Mi prese per mano. Quel contatto mi fece finire i brividi. Emi portò in quella che doveva essere la sua stanza. Era disordinata, con fogli sparsi ovunque: sulla scrivania e sul pavimento. La libreria conteneva pochi libri visto che una buona parte era concentrata in delle torri sul pavimento.

"Sam, io non so cosa mi sia preso..."

Non mi lasciò finire la frase che si avvicinò a me dandomi un piccolo bacio a stampo. Sentire le sue labbra, anche se per poco, era una sensazione paradisiaca, avrei voluto che lui fosse mio. Solo mio, che nessuno apparte me potesse toccarlo.

"Cosa siamo, Kristen?"

La voce di Sam mi distrasse ed io prestai attenzione a lui che mi guardava con i suoi occhi verdi, bellissimi. Come lui del resto. Un verde brillante, luminoso e pieno di vita.

Azzurro nel verde.

"Possiamo essere tutto ciò che vuoi, Sammy. Tutto. Solo se lo vuoi. Tu vuoi stare con me?"

Un altro bacio da parte sua, seguito da un abbraccio.

". Mi piacerebbe..."



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