Capitolo 11

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Tutto procedeva per il verso giusto. Avevo dato a Monique la notizia e non mi sono mai sentito più felice in vita mia. I miei genitori mi fecero un lunghissimo discorso che mia sorella concluse con un alquanto serio: "fai del male a mio fratello e passerai il resto della tua vita su un letto
d'ospedale"

Il weekend era noiosissimo. Era sabato pomeriggio ed io non avevo la benché minima idea di cosa fare. Avevo finito i compiti per il lunedì un ora fa e Monique era andata a trovare i suoi nonni.

Sentii il mio cellulare suonare, ed un sorriso spuntò sul mio volto quando lessi il nome: "Kris ♡"

Mettere il cuore dopo un nome era forse la cosa più sdolcinata che io abbia mai fatto per qualcuno. Ho avuto una ragazza una volta, poi ci siamo presi una pausa di... cinque anni. Praticamente ci eravamo lasciati senza neanche dircelo a vicenda.

Risposi alla chiamata

"Pronto?"

"Sammy, ti va se oggi ti porto in un posto?"

Ero piuttosto sorpreso, di solito il sabato lo passavo con Monique a guardare film strappa lacrime. Già, ho proprio una vita movimentata. Accettai di buon grado la proposta

"Va bene. Quando vieni a prendermi?"

"Fra dieci minuti"

Sorrisi e gli chiesi con voce cantilenante:

"E dove mi porti?"

Lui ridacchiò e poi mi rispose con lo stesso identico tono:

"Non te lo dico"

Poi riagganciò ed io comincia a prepararmi per andare verso la meta misteriosa.

Il campanello suonò ed io mi precipitai giù per le scale prima che qualcun'altro aprisse la porta. Troppo tardi, Miriam era già andata ad aprire.

"Kris, che ci fai qui a quest'ora?"

Chiese mia sorella rivolgendomi uno sguardo e ridacchiando

"Porto Sam in un posto"

Mi sarebbe piaciuto molto se Miriam, per una volta, avesse trattenuto la sua smisurata curiosità

"Va bene, non fate casini"

Lei andò in cucina e chiuse la porta. Kris si avvicina a me e mi bacia, dei brividi mi percorrono. Non sono ancora abituato a gesti così improvvisi. Ma non posso negare che mi piaccino, mi fanno sentire amato.

Lui mi prende per mano ed usciamo da casa. Una volta fuori lui prese ala tasca dei jeans una benda nera e la annoda dietro la mia testa

"Perché mi stai bendando?"

"Ti farò una sorpresa"

Lui mi porta in macchina probabilmente la sua. Ero abbastanza emozionato, nessuno mi faceva mai sorprese tranne mia sorella una volta per il mio compleanno.

"Dove andiamo?"

"Te l'ho detto, è una sorpresa"

La macchina partì, verso la metà sconosciuta

******

"Sam, siamo arrivati"

Mi svegliai, anche se non ricordavo per niente di essermi addormentato.

Sentii la portiera aprirsi e la mano di Kris afferrare la mia. Poggiai i piedi a terra, il terreno sembrava erboso.

Camminiamo per un pò e poi ci fermammo.

Lui mi tolse la benda da sopra gli occhi.

Rimasi a bocca spalancata, il lago! Il nostro lago! Quello dove dieci anni fa ci eravamo incontrati. La sera era ancora più bello, con la luce della luna che illuminava lo specchio d'acqua.

D'istinto portai una mano sul mio polso e sfiorai con le dita il ciondolo.

"Allora?"

Chiese lui avvicinandosi a me. Io lo abbracciai forte e lui ricambiò

"Kris..."

Sembrava ieri il giorno in cui incontrai Kris. Il mio primo amico, la prima persona con cui parlai.

Guardai sopra di me, ero sotto l'albero. Il mio albero. Le immagini si susseguono nella mia mente: un bambino solo ed annoiato ai piedi di un albero ed un altro molto determinato a fare amicizia con il primo

"Ciao! Come ti chiami?"

La sua voce era così cambiata. Lui era cambiato, ma era sempre Kris.

Una lacrima mi uscì spontanea.

"Sam"

Lui mi prese il viso tra le mani e fece combaciare le nostre labbra. Strinsi la sua maglia. Avrei voluto che quel momento durasse per sempre.

"Facciamoci un bagno"

Disse d'un tratto lui sorridendo

"Sei pazzo!? Ci prenderemo la polmonite!"

"Dai... per favore. Ho anche le coperte e due cambio di vestiti"

Odiavo quando mi parlava con quella voce. Riusciva sempre a convincermi

"Va bene"

Tolgo la maglia, le scarpe, i calzini ed i pantaloni. Restando in boxer. Lui fece lo stesso.

Il leggero vento freddo che si scontrava  con la mia pelle mi faceva sentire vivo. Era una bella sensazione.

Kris mi prese per mano e mi trascinò verso l'acqua poi mi prese in braccio e mi buttò in acqua. Anche quella scena mi era familiare.

Aprii gli occhi, anche lui si era tuffato. I capelli biondi fluttuavano in acqua. Questo lo rendeva ancora più bello se possibile.

Tornai in superficie ansimando. Era la cosa più bella e allo stesso tempo romantica che qualcuno abbia mai fatto per me.

Volevo sentirlo vicino, lo abbracciai forte ed allacciai le mie gambe intorno alla sua vita baciandolo.

È bello godersi questi momenti... ora che ne ho ancora l'occasione

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 23, 2015 ⏰

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