Finita la giornata tornai a casa col pullman e ovviamente il posto accanto a lui. Siccome avevo detto a mia madre che sarei tornata intorno alle sei, andammo a fare un giro al parco e abbracciata a lui, sulle sue gambe, ci sedemmo su una panchina. Non la smetteva di baciarmi.
<<Ehi vacci piano!>>
<<Scusa ma sono così contento di stare da solo con te>>
<<Lo sono anche io. Posso chiederti una cosa?>>
<<Sì>>
<<Sai che io non potrò uscire tutte le volte e che di sera sarà molto improbabile che io esca, vero?>>
<<Lo so ma non mi importa un granché. Mi va benissimo anche di giorno anzi è quasi meglio.>>
<<Perché?>>
<<Perché di sera è anche giusto che tu esca con le tue amiche. E poi un po' di lontananza rafforza il legame>>
<<Perché sei così sdolcinato con me?>>
<<Angy se ti dico una cosa ti arrabbi?>>
<<No>>
Ecco lo sapevo stava per dirmi che era così dolce perché pensava che lo avrei lasciato se non lo fosse stato e quindi non poteva essere se stesso in mia presenza.
<<Ti amo>>
Non potevo crederci, come poteva amare una come me?! Però provavo anche io quel sentimento così forte per Dimitri e quindi contraccambiai.
E di nuovo uno di quei suoi stupendi baci che da ora sarebbero stati riservati soltanto a me a nessun altro.
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