2.Le parole tanto aspettate

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Finita la giornata tornai a casa col pullman e ovviamente il posto accanto a lui. Siccome avevo detto a mia madre che sarei tornata intorno alle sei, andammo a fare un giro al parco e abbracciata a lui, sulle sue gambe, ci sedemmo su una panchina. Non la smetteva di baciarmi.

<<Ehi vacci piano!>>

<<Scusa ma sono così contento di stare da solo con te>>

<<Lo sono anche io. Posso chiederti una cosa?>>

<<Sì>>

<<Sai che io non potrò uscire tutte le volte e che di sera sarà molto improbabile che io esca, vero?>>

<<Lo so ma non mi importa un granché. Mi va benissimo anche di giorno anzi è quasi meglio.>>

<<Perché?>>

<<Perché di sera è anche giusto che tu esca con le tue amiche. E poi un po' di lontananza rafforza il legame>>

<<Perché sei così sdolcinato con me?>>

<<Angy se ti dico una cosa ti arrabbi?>>

<<No>>

Ecco lo sapevo stava per dirmi che era così dolce perché pensava che lo avrei lasciato se non lo fosse stato e quindi non poteva essere se stesso in mia presenza.

<<Ti amo>>

Non potevo crederci, come poteva amare una come me?! Però provavo anche io quel sentimento così forte per Dimitri e quindi contraccambiai.

E di nuovo uno di quei suoi stupendi baci che da ora sarebbero stati riservati soltanto a me a nessun altro.

Storia di una ragazza innamorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora