8.La serata perfetta

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Dimitri aveva detto che il suo regalo lo avrei avuto solo una volta finito il film e andati nel parco. Così ci incaminammo verso il "nostro" parco.

<<Okey adesso posso dartelo>>

Mi diede una scatolina rosa di velluto e trovai un anello.

<<Grazie ma non vuol dire quello che penso, vero?>>

<<Oh mio dio no! Non voglio sposarti, per lo meno non adesso!>>

Mi avvicinò a se, sentivo il suo respiro sul mio collo e le nostre labbra si incontrarono. Jess e Ale, che ormai era il suo ragazzo, ci lasciarono da soli per venti minuti, giusto il tempo di chiarire tutto quello che era successo in Germania.

<<Questa sera sei più bella del solito>>

<<Grazie amore anche tu, però vogliamo continuare così o chiariamo tutto?>>

<<Cosa devi dirmi?>>

<<Bhé tu cosa sai?>>

<<So tutto...Cristian mi ha raccontato tutti i minimi particolari>>

Mi spiegò quello che gli aveva detto e stranamente non aveva detto delle cazzate

<<È tutto vero ma ti giuro che non volevo farlo. Ti prego credimi!>>

<<Certo che ti credo>>

<<Quindi...è tutto a posto?>>

<<Sì. Ma quando rientriamo in palestra gli spacco la faccia>>

Mi avvicinò a se, come in un film quando il ragazzo la bacia per la prima volta. Mentre mi stava baciando vidi il flash della macchina fotografica, tipico di Jessica fare foto quasi a tutto quello che gli capitava sotto il naso. Però anche se era un po' fastidioso so che poi l'avrei ringraziata.

Dimitri ricominciò a parlare e questa volta Jess e Ale erano troppo lontani, e impegnati, per farci delle foto.

<<Grazie>>

<<Di cosa?>>

<<Di essere così come sei>>

<<Dove vuoi andare adesso?>>

<<Un'idea ce l'avrei, però devi chiudere gli occhi>>

<<Sì ma come faccio a vedere la strada?>>

<<Shhh chiudi gli occhi e vieni con me>>

Mi lasciai guidare da lui per venti minuti, quando mi prese in braccio e sentì come il rumore delle onde.

<<Perché mi hai preso in braccio?>>

<<Perché ti ho fatto togliere le scarpe e non voglio farti camminare sull'asfalto>>

<<Ma dove siamo?>>

<<Tu che ne dici?>>

Mi lasciò scendere, aprì gli occhi e vidi il mare. Poi mi girò il viso verso un punto preciso dove c'erano delle tende a mó di baldacchino e uno stereo a batterie.

<<Allora: la musica c'è, da bere se ci venisse sete pure, il tempo é perfetto e i tuoi visto che era il tuo compleanno ti fanno stare fuori un'ora in più direi che non manca niente>>

<<La vista é...>>

<<...mozzafiato>>

<<Sì, la spiaggia, il mare...é un posto magico>>

<<Io veramente parlavo di te...>>

In quel momento iniziò a piovere ma non quella pioggia per la quale devi riparati perché se no torni fradicio, no una pioggia molto fine e Dimitri mi baciò. Fu un bacio magico.

Storia di una ragazza innamorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora