Passarono molti giorni e c'era in ballo una gara alla quale lui non avrebbe partecipato perché ormai era nella categoria senior.
<<Ehi sai che devo andare in Germania?>>
<<Sì e non so come farò senza di te. Promettimi di impegnarti anche se in questa gara non sarò lì con te, okey?>>
<<Certo. Sai anche come sono state suddivise le camere?>>
<<Sì>>
<<Sono capitata....con Cristian>>
<<No ma dai!?>>
<<Non prendertela con me! Io non centro niente e non ho intenzione di fare niente!>>
<<Scusami è che...>>
<<Non ti fidi di me?>>
<<No, di te mi fido è lui che mi "preoccupa">>
<<Stai tranquillo non mi si avvicinerà neanche di un centimetro>>
<<Spero che non sia così vicino...>>
<<Ti prometto che se si avvicinerà gli darò uno schiaffo o qualcosa del genere>>
<<Okey. Penso che gli faccia soltanto bene uno schiaffo>>
Arrivò il giorno della partenza e dopo aver salutato i miei genitori mi buttai tra le braccia di Dimitri.
<<Mi mancherai>>
<<Anche tu, ma impegnati>>
<<Certo non fare sciocchezze quando non ci sarò>>
<<Okey, Angela cerca di non farti investire che non ci sarò io a salvarti>>
<<Se ti fa stare più tranquillo starò sempre vicino all'allenatore>>
<<Per me va bene e poi...>>
<<Poi ti amo>>
<<Già. Ti amo>>
Gli diedi un intenso bacio, salì sull'aereo seduta a fianco dell'allenatore come promesso a Dimitri e partimmo per la Germania.
Arrivata a terra la prima cosa che feci fu telefonare ai miei e poi a Dimitri.
<<Ehi piccola come stai?>>
<<Tutto a posto tesoro, già mi manchi>>
<<Anche tu. Cosa stai facendo?>>
<<Adesso dobbiamo andare a prendere il treno, poi il pullman e finalmente saremo in albergo>>
<<Okey allora ti lascio andare ci sentiamo dopo?>>
<<Certo. A dopo tesoro>>
<<Ciao>>
Dopo due ore arrivammo all'albergo. Mi avevano assegnato la stanza 7A, la stessa dove avrei dormito con Cristian. Appoggiai le valige, presi il telefono per leggere un messaggio quando sentii delle braccia stringermi la vita. A primo impulso sentì un brivido come quelli provati per Dimitri, ma subito mi resi conto che lui non era lì con me quindi mi allontanai subito da quella presa.
<<Cosa stai cercando di fare?>>
<<Stai tranquilla non ho intenzione di "disturbarti" già il primo giorno e per stanotte non preoccuparti, e poi se devo farti qualcosa è meglio da sveglia così sarai consapevole di quello che farai o dirai>>
Il giorno dopo finiti gli allenamenti e la cena ci dirigemmo verso le dieci nella stanza per andare a dormire, perché il giorno dopo avremmo avuto la gara e dovevamo essere freschi.
<<Io vado in bagno finisco tra dieci minuti>>
<<Mettici tutto il tempo che vuoi io ci vado dopo>>
Stranamente sembrava non esserci nessun doppio senso in quello che diceva quindi avevo deciso di fidarmi. Il giorno dopo partecipammo alla gara e ci classificammo al primo posto su quindici. Dopo la premiazione tornammo in albergo per rilassarci prima della cena.
<<Vado a farmi una doccia e te lo lascio okey?>>
Uscì dal bagno, Cristian mi venne in contro e mi guardò.
<<Perché mi guardi così?>>
<<Non ti ricordi quello che ti ho detto ieri?>>
Mentre stavo cercando di ricordare lui si tolse la maglietta scoprendo i suoi addominali e mi mise seduta sul letto insieme a lui.
<<Cosa fai?>>
<<Quello che il tuo caro Dimitri non ha ancora avuto il coraggio di fare>>
<<Non osare offenderlo, brutto idiota!>>
<<Tanto cosa vuoi che succeda lui non mi sente e non è qui a "proteggerti">>
<<So difendermi da sola>>
<<Sì sì certo, basta che ci credi te>>
<<Io ci credo>>Mentre pensavo se dargli uno schiaffo o un pugno mi baciò. Poi finalmente riuscì a reagire, anche perché mi teneva forte così che non potessi allontanarmi, e gli tirai un pugno.
<<Te l'ho detto che so difendermi da sola>>
<<Sì ma peccato che dovrai raccontare a Dimitri che prima ti ho baciato e solo dopo mi hai dato un pugno>>
Per una volta nella sua vita disse una cosa giusta. Dimitri mi avrebbe perdonata e fatto a pezzi Cristian oppure mi avrebbe lasciata? Non sapevo cosa fare. Potevo perderlo per sempre se glielo avessi detto. Se lo avesse scoperto dopo non me lo avrebbe mai perdonato. Finita quella orribile notte partimmo per tornare a casa e stavo per affrontare la più terribile delle imprese.