2 Capitolo

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Caro diario,
ho chiuso di nuovo gli occhi e ho capito perché mi fissava la gente. Appena arrivata ho cercato qualcosa su cui specchiarmi e ho trovato un ruscello vicino al paese, non sono umana!
Ho le orecchie estremamente appuntite e ho dei lunghissimi capelli biondi, tanto chiari da sembrare bianchi, i miei occhi sono d'orati.
"Elizabeth?" Mi sono sentita chiamare mentre guardavo il mio riflesso nell'acqua che scorreva lenta e limpida.
Mi voltai di scatto e vidi lui. Senza maglia, pantaloncini marroni, addominali scolpiti, capelli scompigliati alla vampiro cattivo, ma era follemente, stranamente, stratosfericamente umano.
Lo fissai per un po' gli girai attorno come un cane che cerca di capire cosa ha davanti, la cosa strana è che continuavo a non capire. Aveva gli occhi verdi smeraldo. Quasi che ci si viaggiava dentro.
Non ho mai parlato prima nel mio mondo, ci ho provato ma non ci riuscivo. Quel ragazzo continuava a fissarmi e poi disse:" Devi pensare le cose che vuoi dire". Io pensai ai suoi morissimi capelli fluenti e non so come mi uscirono delle parole dalla bocca:"Voglio i tuoi capelli!". Lui fece un sorriso malizioso e disse:"Beh, chi non li vorrebbe?". Io sorrisi imbarazzata e dissi:" Come sai il mio nome?" Lui rimase shoccato e disse:"Allora sei tu! Credevo... lasciamo stare, tu sei la mia regina, è normale che so il tuo nome, ed è normale che tutto il regno lo sappia, sarebbe ancora più normale se non fossi morta da 200 anni dentro una statua" Io non capivo così chiesi:"Ascolta io non so nulla, ne di te, ne di sto mondo ne della tua regina morta potresti spiegarmi tutto prima che qualche altro ragazzo esca dal nulla e mi chiami dicendo che sono morta da 200 anni?". Lui chiese scusa e disse:"200 anni fa la nostra regina è stata rinchiusa in una statua attraverso una maledizione legata ad un marchio chiamato Moboy. Lei viaggiava tra 2 mondi il nostro è un altro, la maledizione la intrappolava nel mondo della maledizione e la teneva in vita nell'altro. La maledizione parlava di una discendente che sarebbe tornata a liberarla, e il tuo Moboy dimostra che sei qui per questo. Comunque sono Kay Fell è un piacere mia regina". Si stava inchinando, l'ho fermato e gli ho detto:" Non c'è bisogno, e comunque sono Elizabeth Welsh, e credimi se ti dico che non ci sto capendo nulla, e poi sto Moboy dov'è?" Lui mi indicò la spalla e io abbassai la spallina del mio bellissimo vestito azzurro caraibico semplice e che strusciava a terra, c'era una cicatrice a forma di mezzaluna.
"E ora?Che devo fare?"chiesi a Kay supplicante e lui disse:"Devo portarti via di qui, non posso permettere che la tua famiglia ti costringa a essere cio che non vuoi! Devi fidarti di me!" Io lo fissai con fare inquisitorio:"Io non ti conosco come posso fidarmi?". Lui mi prese le mani e disse:"Libera la mente e chiudi gli occhi, ti trasferiro i miei ricordi" Io feci quello che diceva e li riaprii di colpo, mi arrivarono una sfilza di immagini chiare e reali di me e Kay che giocavamo da piccoli e alcune mi mostravano lui inquella che chiamavo casa e poi il caos, Kay che urla e una donna con i capelli bianchi lunghissimi che mi marchiava con del ferro bollente, le grida le urla e poi il nulla. Tornai a vedere Kay dopo qualche minuto e avevo paura, tanta paura, erano cose che mi erano successe e che non ricordavo, ma Kay si. Lo fissai per qualche minuto e gli dissi:" Sei mio fratello?" Lui mi lasciò le mani e mi accarezzò il viso, "Fratellastro, e dato che sei tornata non ti perderò ancora, io sono innamorato di te dall'età di 5 anni e adesso ne ho 405 ed è il giorno più bello di tutta la mia vita perché tu sei la mia vita e con te torno ad avere un motivo per vivere. Ti ho aspettata tanto...

Caro Diario (ho trovato il mio mondo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora