Long hair and blue eyes

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Trascorsi il resto del pomeriggio a riflettere sul perchè Dylan si era presentato a casa mia, al posto di concentrarmi su quelle sette pagine di storia che non mi entravano in testa neanche se Carlo Magno mi avesse bussato alla porta per un caffè.

Come sempre, la voglia di prepararmi anche solo un toast per cena, era sotto i piedi, cosi mi alzai svogliata, presi la banconota da 5 che papà mi aveva gentilmente lasciato sul tavolo della cucina e uscii.

Erano solo le otto, ma le strade erano completamente vuote e tirava un' arietta fresca. Mi ero scordata la felpa a casa ed un brivido mi percorse la schiena.

Camminavo per le stradine del paese con le braccia incrociate sul petto per cercare di riscaldarmi un po quando sentii un rumore, come un ringhiare, alle spalle. Buttai lo sguardo a terra per vedere quale razza di cane mi aveva seguita fin li ringhiando. Mi girai. Ma vidi solo un paio di nike sporche di fango. Alzai di colpo lo sguardo e rimasi pietrificata per un nanosecondo. Il viso di quell'essere era come deformato, aveva peli superflui su tutto il viso, gli occhi lucenti, i denti aguzzi e le orecchie a punta proprio come quelle di un lupo.

Feci uno scatto ed iniziai a correre più forte che potevo, sentivo il suo fiato sul collo. Corsi per un bel po di metri ma il mio respiro si affannava sempre di più ed i piedi mi facevano male. Le mie gambe stavano rallentando ed i muscoli tiravano come non mai, quando sentii due mani che mi afferrarono per i fianchi. cercai di liberarmi ma gli artigli della sua mano destra si infilarono nel mio fianco. Sentii la pelle strapparsi, lacerarsi. Tirai un urlo disumano per il dolore e poi caddi a terra.

Sentii i passi di quell'essere avvicinarsi a me. Chiusi gli occhi.

" Cooooooooooooooooooooody! Fermo o giuro su Dio che ti squarcio la gola" disse una voce lontana.

Appena si girò, come da richiamo, presi tutte le forze che avevo e scappai. Non riuscii ad andare molto lontano poichè il dolore al fianco era lancinante.

Trovai un muro con dei graffiti una decina di metri più avanti, mi afflosciai per terra e rimasi immobile. Mi sentivo come svenire.

"Che cosa hai fatto Cody? Cosa cazzo ti è passato per la testa?" disse una voce.

"Non lo so, ero sotto effetto della luna piena, lo sai che ancora non so controllarmi del tutto" rispose un' altra voce.

"Chi era la ragazza?"

"Non lo so non l'avevo mai vista prima da queste parti, fisicamente non è molto alta, capelli lunghi e occhi azzurri, non so dirti altro"

"Occhi azzurri dici? oh merda Skylie! era Skylie!" esclamò una voce che sembrava proprio quella di Dylan.

Sentii urlare il mio nome più volte ma non ebbi la forza ed il coraggio di rispondere.

Rimasi a terra, con la testa appoggiata al muro, quando qualcuno mi toccò dal dietro- "Skylie?"


The sky in our eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora