I will die

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"COSAA? COSA STAI DICENDO CODY? NON PUO' ESSERE.." urlai in pieno al panico.

" Mi dispiace Skylie, io... io non so cosa dire... non so cosa fare..." disse con un filo di voce.

" vattene" dissi arrabbiata.

"Skylie..."

"HO DETTO VATTENE CODY!"

sentii la porta chiudersi, e mi sedetti sul divano con la testa tra le mani.

come era possibile? non poteva essere davvero così!

il campanello suonò un'altra volta. mi alzai scocciata e aprii.

"Sky!"- era Dylan.

"tu lo sapevi?" ci fu silenzio " Dylan, tu lo sapevi?" nessuna risposta.

la gola mi bruciava e gli occhi mi si riempirono di lacrime.

" Perchè non me l'hai detto?" dissi singhiozzante.

mi prese il viso con una mano ma gliela tolsi.

lo fissai in malo modo, volevo una risposta.

"non volevo farti preoccupare perchè.."

"Dylan sto per morire!" dissi furiosa

"forse no! ho fatto delle ricerche e c'è un'erba che può dissolvere il veleno del morso, c'è il 70% di possibilità che funzioni"

"ne sei sicuro?"

"si, cioè credo, insomma si, io e Tyler abbiamo cercato di tutto e abbiamo consultato anche vari bestiari della biblioteca.."

" va bene proviamo, tanto non ho nulla da perdere ormai. se non funzionasse, ti prego, non lasciare da solo mio padre quando me ne andrò." dissi in lacrime.

Dylan mi prese e mi strinse a se con un forte abbraccio. poi mi posò una mano sul viso e mi diede un bacio sulla fronte.

buttai l'occhio verso l'orologio. si erano già fatte le 9.

"senti, non è che ti va di restare qui anche per sta notte? non voglio rimanere da sola.." dissi imbarazzatissima.

"certamente, verrò da te tutti i giorni, per la cura e per vedere come stai. non ti lascerò sola okay? mai."

sorrisi e lo abbracciai, poi afferrai il telefono e chiamai John per due pizze con le patatine.

Eravamo seduti sul letto, con la pizza fumante tra le gambe.

"okay, dato che probabilmente tra un po' morirò voglio giocare a '2 verità 1 bugia' ahah" dissi buttandola sul ridere.

"uuh ci sto. inizio io! emmh ... ho un cane, sono stato adottato e non vivo con i miei genitori" disse convinto.

"beh allora, hai un cane e sei stato adottato, ma vivi con i tuoi?" feci un pollice in su.

"nah nah, ho un cane si, ma non vivo con i miei."

" come sarebbe a dire che non vivi con i tuoi? hai 17 anni" dissi perplessa

" si lo so ma, i miei mi hanno cacciato quando non riuscivano più a tenermi a causa dei miei problemi con la rabbia, così vivo dal mio vecchio istruttore di lacrosse."

" oh, io, non lo sapevo"

Dylan mi tirò una pacca sul braccio. sorrisi e gli tirai una spallata, ma perse l'equilibrio e cadde come una pera sul pavimento. scoppiai a ridere a più non posso. Dylan mi prese per u braccio e mi fece cadere sopra di lui. la maglia mi si era alzata sulla parte del fianco destro e sentivo la sua mano fredda sulla mia pelle. sentii un brivido e mi rotolai sul tappeto. Ridemmo a crepapelle. poi Dylan si alzò mentre io rimasi sulla moquette.

"non ti alzi?"

"non ho le forze, e poi la moquette è cosi calda" dissi con un tono di voce molto calmo.

Mi porse le mani, per aiutarmi ad alzarmi. ricambiai il gesto. con una grande spinta mi tirò su e ci ritrovammo a pochi centimetri l'uno dall'altro. aveva le mani sui miei fianchi e io sulle sue spalle. i centimetri di distanza tra i nostri visi diminuiva sempre di più. lo guardai dritto negli occhi. poi li chiusi e sentii le sue labbra toccare le mie. erano morbide e leggermente umide. portai una mano sul suo collo e lui mi strinse contro di sè. mi prese in braccio e mi mise contro al muro. mi baciò il collo e il petto. poi ci sedemmo sul letto, ero sopra di lui. sentii le mani scivolare dai fianchi sempre più giù. gli presi una mano.

" Non posso, Dylan, non posso" sussurrai, ma lui continuava a baciarmi.

" Dylan, ti prego, non è giusto, tu hai Nancy e io non voglio essere la ruota di scorta" mi staccai

"scusa, è che Nancy è così superficiale, così stupida sotto certi aspetti e io non ce la faccio più" disse sconsolato

"devi parlarne con lei, chiarire tutto, ma ora dormiamo dai." sorrisi

ci infilammo sotto le coperte e cademmo in un sonno profondo.


The sky in our eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora