31 - Damn!

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«Per questo fine settimana torni a casa?» mi domanda Alyssa mentre camminiamo per andare nei dormitori femminili.

Annuisco. «Si»

«Dave?» domanda lei, guardandosi i piedi. È giusto che io le dica la verità, non voglio perderla per una bugia non detta.

«Alyssa io devo ancora lasciarlo» mormoro e quando vedo che sta per andare, la fermo per un braccio e la costringo a guardarmi. «Amo solo te, chiaro?» le domando, cercando di rassicurarla almeno su questo. Annuisce.

«Lascerò Dave in questi giorni» le prometto.

***

Come pranzo della domenica, mia madre non ha strafatto, ma ha preparato dei piatti buonissimi.
Siamo solo io e lei a pranzo e non mi dispiace che tutta questa roba è solo per noi.

«Allora.. » mia madre gira gli spaghetti intorno alla forchetta per poi mangiarli. «Come sta andando al college? Sono passati tre mesi» indaga lei.

«È tutto magnifico, non mi immaginavo di avere tanta accoglienza in campo insegnanti e amici» non che ne abbia tanti.

«E.. ti senti ancora con Alyssa? E Dave?» sembra un terzo grado. Perché proprio questa domenica le domande?

Ingoio gli spaghetti per poi arrotolarne altri. «Con Alyssa si, è un'ottima fi-.. amica! È un'ottimissima amica» farnetico velocemente. La mia imbranataggine sembra voler dare il meglio oggi.

«Oh, bene» dallo sguardo, sembra confusa ma non fa altre domande.

Finito il pranzo, le do una mano a sparecchiare e dopo varie offerte nel lavare i piatti, rinuncio e salgo di sopra.

Mi dirigo in bagno, dove accendo l'acqua e la lascio scorrere in vasca, così potrò rilassarmi un pò; c'è abbastanza acqua da riempire la vasca, mi spoglio e sospiro quando l'acqua scioglie i muscoli tesi.

Il mio sguardo vaga per il bagno, fino a finire sul mio pacco di assorbenti.

Sussulto, irrigidendomi all'improvviso come un palo. Non uso quei così da tre settimane e solo ora ricordo che mi sarebbe dovuto arrivare una settimana fa.

L'agitazione si impossessa di me, non permettendomi più il relax di un bagno caldo e esco immediatamente dalla vasca e avvolta in asciugamano, corro in camera dove osservo il calendario.

Ho un fottuto ritardo. Oh mio Dio.

Cazzo.

Un ritardo.

Un cavolo di ritardo. Devo parlare con qualcuno. Alyssa? No, potrebbe starci male e arrabbiarsi. Stacy.. si, lei!

Mi siedo sul letto con i capelli bagnati e gocciolanti e compongo il suo numero alla velocità della luce.

«Rispondi.. dai, rispondi!» prego sotto voce e poco dopo sento la sua voce pimpante.

«Marie!» saluta lei.

«Stacy c'è un problema.. » mormoro agitata.

«Bel modo di conversare eh!» ironizza. «Cosa è successo?» domanda poi.

«Ho un ritardo»

Angolo autrice: ahia.. un ritardo :)
Capitolo corto ma concluso con un colpo di scenaa ;)
Ci vediamo tra tre giorni :)

Alyssa ➳ [lesbian] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora