55 - I missed you

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Alyssa's p.o.v.

Scendo dall'auto una volta arrivata al Finner's Market. Io e Marie siamo arrivati al college poco più di mezz'ora fa e mentre lei raccontava come andavano le cose a Stacy, ho deciso di fare un'altro passo avanti e fare la spesa.

Ora che avremo una terza persona da crescere e da mantenere, ci vuole più responsabilità ma sopratutto un lavoro.
Marie adesso può ancora scherzare, ridere, fare l'amore con me ma ben presto, più il suo pallone prenderá grandezza più si stancherà facilmente, avrà meno forze.

Ha solo me in questo momento e so che la responsabilità che dovrò accettare sarà grossa e pesante, ma sono disposta a tutto per Marie. È intimorita quanto lo sono io, ma farò di tutto pur di non far mancare nulla. Nè a me nè a lei.

Spingo il carrello verso l'entrata ma mi fermo quando vedo un foglio maltrattato attaccato con dello scotch sul vetro sporco dell'edificio.

Cercasi commessa.

Alzo le spalle ed entrata, noto Finner che sta gironzolando per la prima corsia, corro verso di lui e lo fermo.

«Signor Finner» lo chiamo educatamente e il vecchio si gira, ghignando appena mi vede.
Ingoio la bile e parlo.
«Ho visto che cerca una commessa» indico dietro di me e lui si gratta la barba.

«Oh, si. Sono troppo vecchio per continuare a fare tutto da solo» ammette e mostro il mio sorriso adulatore.

«Potrebbe accettarmi? Ho proprio bisogno di un lavoro e questa è la prima opportunità ricevuta» spiego.

«È stato facile. Comunque oltre te, ho già trovato un'altra ragazza che mi ha chiamato settimane fa, avrai compagnia» annuisce e mi mordo il labbro.

«Grazie mille signor Finner» dico agitata.

«Ci vediamo domani pomeriggio, so che hai da fare con il college, quindi verso le tre puoi presentarti» mormora e sta per andare quando si rigira. «Staccherai il tuo turno verso le ventidue dato che l'altra ragazza per motivi di salute andrà via un'ora e mezza prima» sbuffa e va via.

Avrò compagnia. Chissà chi.

Marie's p.o.v.

Vengo stritolata per la centesima volta da Stacy che contenta, mi spiega come ha passato il suo 'meraviglioso' Natale nella bella città di Boston.

Ha tinto i capelli di grigio, è un grosso cambiamento, ma le sta bene questo colore. Decisamente.

«Quando si scoprirá chi porti in grembo?» mi domanda, buttandosi poi a peso morto sul vecchio letto.

«Un bambino» rispondo sarcastica e lei alza gli occhi al cielo. «La dottoressa mi farà sapere» borbotto.

«Mi mancherà non averti in giro per la stanza, correre come una trattola e il tuo modo antipatico di svegliarmi» ridacchia e increspo le labbra per poi finire a sorridere.

«Mi mancherai anche tu, ma ho trovato giusto vivere lontana dal campus quando avrò partorito» dico il vero e lei annuisce.

La mia tasca vibra e quando caccio il cellulare, vedo che Alyssa mi sta chiamando. Alzo un dito per avvertirla e rispondo.

«Si?»

«Marie, io ho finito. Volevo dirti che sono sotto al dormitorio e ti sto aspettando» dice.

«Okay, sono da te tra pochi minuti» attacco il telefono e prendo la casacca. «Devo andare, Alyssa è di sotto» ridacchio e lei scatta dal letto, correndo verso la mia direzione e stritolandomi ancora una volta in un abbraccio.

«É qualcosa di serio adesso tra voi due?» cinguetta curiosa e questa volta sono io ad alzare gli occhi al cielo.

«Si Stacy» dico con voce cantilenosa e lei ridacchia.

«Auguri comunque» alza una mano e scuotendo la testa, esco fuori dalla stanza e scendo la rampa di scale, raggiungendo Alyssa.

Angolo autrice: non ammazzatemi se alcuni capitoli sono corti, ma per ora saranno così, poi più avanti diventeranno più lunghi e interessanti, ma con questo spero che non perdiate attenzione e interessa per la storia..

Al prossimo aggiornamento ;)
Baciii xx

Alyssa ➳ [lesbian] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora