74 - Nadisha

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Canzone per il capitolo:
David Guetta - Bang my head ft Sia
Sia - Elastic Heart

Siamo davanti la grossissima pista di pattinaggio. È enorme, ma infondo una pista di pattinaggio a Camden Town si vede una volta all'anno!

«Ti vedo emozionata» dice Dave accanto a me mentre indosso i pattini. Per la fretta e l'emozione li ho messi in pochi secondi.

«Già» guardo con bagliore avanti a me, dove già tantissime persone sfregano il ghiaccio con le lame dei loro pattini.

«Sono pronto!» esclama, creando una nuvoletta di calore quando parla e sorrido. Afferro la sua mano appena me la porge e insieme, con una camminatura parecchio stramba, raggiungiamo la pista e via, pattiniamo.

Una volta ripreso l'equilibrio, lascio la sua mano e lascio trasportarmi dalla bella sensazione che provo pattinando. Quasi come stare in bici: il vento tra i capelli, gli occhi socchiusi e il corpo rilassato mentre le ruote corrono sull'asfalto.

Faccio una piccola giravolta e sorrido, essendoci riuscita. Alzo lo sguardo per chiamare Dave quando incontro Alyssa che ride insieme a Nadisha.

Accanto a me, sento una mano avvolgermi il fianco e capisco sia Dave. «È qui» nota e annuisco, svoltando immediatamente direzione.

Non riesco ad accettarlo, é più forte di me. Ma ora sono stufa, più volte mi è stata sbattuta in faccia la realtà e adesso sono pronta a ricominciare.

«È un evento speciale, temevo ci sarebbe stata» dice colpevole il ragazzo che mi sta portando fuori dalla pista e annuisco.

«Non dispiacerti, infondo hai ragione» sbuffo, togliendo distrattamente i pattini e cavando quasi un'occhio a Dave accanto a me. «Scusa!» arrossisco immediatamente e lui ridacchia.

«Ti va una cioccolata calda, mmh?» propone.

«Si, uh.. ne ho bisogno» annuisco, alzandomi. Lo seguo verso Starbucks e sorrido, è da tanto che non vado lì.

Appena entriamo, aroma di caffè invade le mie narici e Dave mi fa sedere per poi andare ad ordinare due cioccolate calde. La grossa facciata dell'edificio mostra lo spazio dove hanno messo la grossa pista di pattinaggio e lì la vedo: sta ridendo, mentre pattina e osserva Nadisha che a sua volta la guarda e le sorride.

Non posso evitare il forte morso di gelosia. Non è più mia. Lei ora appartiene a qualcun'altra e quella persona è davanti ai miei occhi.

Il suo cuore non è più mio. Sospiro e dipingo un'espressione neutrale quando torna il ragazzo con i nostri ordini.

«Ho prenotato la stanza in un hotel qui accanto. Mi hanno detto che è il migliore del posto» mi assicura e annuisco.

«Oh.. bene» borbotto e sorseggio poi la cioccolata calda.

«Non pensarci» dice e i miei occhi cadono su di lui.

«Non pensare a cosa?» alzo un sopracciglio, tenendo con l'altra mano la tazza.

«A lei» indica col capo il grosso finestrone e seguo il suo sguardo, vedendola ridere e abbracciare Nadisha che si è rialzata dopo essere caduta. «Non ti merita» sussurra a sé stesso e guardo la bibita marrone.

«Forse hai ragione. Non mi merita.» dico con tono duro e cerco di bere al più presto la bevanda per andarmene.

Alyssa's p.o.v.

Rialzo Nadisha che è caduta per la millesima volta da quando ho seguito la sua stupida idea di venire a pattinare. In realtà ho seguito il suo consiglio sperando di vedere lei.
Marie.
Ma non l'ho vista. E se davvero ha cominciato il suo nuovo inizio con Dave?

Se davvero mi ha dimenticata?

Scuoto la testa al pensiero e ritorno a pattinare. Ricordo ancora, quando da bambina, all'età di cinque anni, chiesi ai miei genitori un corso di pattinaggio artistico. Vedevo in televisione come quelle professioniste si esibivano liberamente con piroette esperte e altre mosse; volevo anche io saperlo fare.

Ma alla fine, non é andata come pensavo. Certo, riuscivo a pattinare e fare addirittura la spaccata e sapermi rialzare ma quando dovetti fare la capriola doppia dopo un salto tutto il mio 'sogno' si ruppe come vetro caduto a terra.

Mi fratturai un braccio e ebbi il collo indolenzito: finii in ospedale con un ricovero di due mesi.

Si, bella esperienza.

Sono ironica, ovviamente.

«Terra chiama Alyssa!» Nadi scuote una sua piccola mano davanti la mia faccia e sembro riprendermi dal mio stato intenso di pensiero. «Guarda» indica l'entrata di Starbucks dove Dave e Marie stanno uscendo mano nella mano.

Lo sapevo. Oramai sta andando avanti con la sua vita.

Ed io sto sprecando la mia a spiarla per vedere se sta male tanto quanto me dopo il nostro duro litigio.

«Mandale un messaggio» mi sorride lascivamente.

«Perchè mai dovrei farlo? Magari interrompo la loro notte di fuoco» sputo acida e comincio a pattinare via da lei.

«Alyssa aspetta!» urla dietro di me la ragazza. «Almeno un ultimo messaggio. Non lasciarla andare via» sussurra dato che c'è la gente a fissarci dopo che ha urlato.

«Eh va bene, l'ultimo. » incrocio le braccia, una volta appoggiatami al bordo della pista. «Se evita anche questo è finita» ripeto e prendo il cellulare dalla tasca della giacca.

«Ti risponderà questa volta» dice sicura e lo spero. Digito il messaggio e invio, dopo aver deglutito.

Marie voglio risolvere, ti prego, non posso sopportare più l'idea che tu non sia più mia. Ti amo e voglio ricominciare.

Ho paura. E di cosa? Si intrufola la mia coscienza, ma questa volta non voglio evitarla, so dare una risposta.

Ho paura che sia davvero finita.

A/n: vedo che molte ci stanno arrivando, haha. Fatemi sapere con un commento se volete che continui ;)

Alyssa ➳ [lesbian] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora