Prologo

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Mi sta salendo l'ansia a restar seduto su questo letto, non è che sia poi così tanto comodo come sembra! Ho la schiena che mi sta chiedendo pietà, ho come la sensazione che non voglia passare un'altra nottata in ospedale. E come dargli torto, mi pare di aver dormito su dei sassi per mesi! Per fortuna le visite di controllo sono finite, così come la fase di riabilitazione, mi manca soltanto l'ok dei medici e potrò tornare finalmente a casa.

Ci sono alcune cose che mi lasciano perplesso, se quello era soltanto un sogno dettato dal mio subconscio, chi sono io? Quelle persone le conosco o sono solo frutto della mia immaginazione? Però ... sono sicuro di conoscerli, ne ho la certezza, ma ... non riesco a capire cosa è successo veramente e cosa era solo una finzione. Ho bisogno di un aiuto esterno, i miei non possono sapere tutto, qualcosa avrò nascosto, infondo siamo fatti tutti così, no?

Mi porto le ginocchia al petto e me le abbraccio portando poi il viso sopra di esse. Vi prego ditemi che sono una persona normale, che non ha problemi con nessuno e che lui sia veramente il mio migliore amico. Per favore qualcuno mi indichi la vera via tra le due che ora mi ritrovo fra le mani, ragazzi ditemi che voi potete aiutarmi, siete la mia unica speranza.

«Ehi, ciao Kirino non sapevo ci fossi anche tu in ospedale!» sentendo ciò sobbalzo e porto il mio sguardo verso la persona che mi ha risvegliato da una specie di stato di trance. Osservo la sua figura, mi ero completamente dimenticato che c'era pure lui qui e mi pare strano che non mi abbia già visto tempo a dietro.

«Ciao Taiyou» rimango sorpreso per un secondo, mi sento la testa scoppiare, non so nemmeno se ho azzeccato il nome, forse devo cominciare a guardare le foto che ho in casa, sperando di averne, magari riesco a riordinare meglio i vari volti e nomi. Vorrei tanto uscire da qui e tornare finalmente a casa.

«Buongiorno Kirino le a- oh buongiorno anche a te Taiyou. Comunque oggi possiamo dimetterti senza problemi ricordati di passare una volta la settimana» annuisco e scendo dal letto cercando di rimanere in piedi con le mie gambe, ma queste le sento ancora un po' intorpidite e doloranti. Probabilmente non si sono ancora ben riabituate a reggere il peso del mio corpo.

Comincio a pensare che non sia una buona idea andare a casa da solo, ma cosa posso farci, i miei sono troppo impegnati con il lavoro. Spesso mio padre rimane fuori casa per diversi mesi, lasciando così me e mia madre in solitudine. A volte vorrei che rimanesse a casa per più tempo, ma non avendo un lavoro fisso va sempre a finire così. Beh il lato positivo è che non devo spostarmi tutte le volte aspetta ... mica mio padre aveva trovato un posto nell'azienda del padre del mio migliore amico. No, suo padre era un direttore d'orchestra ... NON CI CAPISCO PIU' NIENTE! Dannazione qualcuno mi racconti qual'è la mia vera vita.

Cammino lungo la strada il più piano possibile, non voglio rischiare di inciamparmi e cadere faccia a terra, ma con la fortuna che ho potrebbe capitarmi. Percentuale di successo della caduta: 70%. Non so come ma arrivo al campo al fiume senza inciamparmi neppure una volta, mi sento soddisfatto di me stesso. Diciamo che quella previsione l'ho scampata, ma una palla mi prende in pieno scaraventandomi a terra.

Che botta, sono ancora troppo fragile, sono sottopeso e devo recuperare tutti i chili che ho perso stando su quel lettino. Mi ci vorrà un po' di tempo per tornare, ma non mi sembra il caso di farmi prendere a pallonate il primo giorno che metto piede fuori! Non ho intenzione di tornare là dentro se non per quei controlli.

«Meglio se ti alzi, sempre che tu non voglia tornare dentro»

«Ma non ci penso neanche, tu non dovresti esserci invece?» gli chiedo cercando di ritornare in posizione eretta senza ritrovarmi a terra una seconda volta. Giuro che se prendo chiunque ha sbagliato mira non so cosa gli faccio, capisco mancare la porta, ma usare una potenza simile per un passaggio mi sembra un po' esagerato. Ah non ho contato la probabilità che i due si odino oppure che sia incavolato ... beh qualunque sia il motivo ... non potevano mirare al fiume!?

«No, era solo un controllo. Dai ti porto dagli altri» annuisco e lo osservo scendere le scale mentre io mi appoggio al muro, li vedo parlare, ma non ho abbastanza forze per compiere i suoi stessi movimenti. Appunto mentale: devo cominciare a camminare almeno per un ora al giorno. Ho freddo e pensare che siamo solo a settembre, m'immagino in pieno inverno ... congelerò!

Tento di arrivare dagli altri senza intralciarmi da solo con le gambe, arrivo in fondo mi appoggio alla panchina e li guardo mentre riprendono la partita che avevano lasciato in sospeso. Certo non prima che Taiyou mi chiedesse con lo sguardo se doveva avvertirli subito oppure lasciar che siano loro a vedermi per primi. Li osservo uno ad uno e riesco più o meno ad associare ogni volto ai nomi dei miei compagni, ma sono sicuro che manchi qualcuno.

Aspetta ... non è lui il capitano!? Bho ma chissà perché non sono poi così confuso nel vedere Tenma con la fascia da capitano, non riesco a capire altre cose, come il fatto che non ci sia Shindou. Minimo avrà qualche problema oppure si starà allenando con il suo piano, ora che ci penso ... avrei voglia di sentire quale capolavoro della musica classica sta preparando questa volta. Non so per quanto tempo rimango fermo seduto, nessuno si è accorto della mia presenza ... mi sento un po' trascurato. Dai! Non sono mica un fantasma!

Ad un certo punto il capitano fa un passaggio e per compierlo si volta verso di me. Io lo saluto con un cenno della mano lui, distrattamente, risponde. Non ha manco capito chi sono! Lasciamo perdere va.

Inizialmente sembra che voglia ricominciare a correre, ma si blocca non appena compie un passo. Evviva non sono invisibile!

«Kirino!» riprendo a salutarlo ...
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perché ho detto che mi sentivo 'solo'!? Ora sono al centro dell'attenzione e la cosa non mi piace per niente. Mi ritrovo inondato di domande e cerco piano di rispondere a tutto, anche se mi è venuto il mal di testa. Alla fine ho dovuto ospitare tutti a casa mia (non so ancora come ho fatto ad azzeccare fra i due indirizzi che avevo in testa! Uno era da un lato della città mentre l'altro, logicamente, dalla parte opposta)

«Ragazzi, ma Shindou?» provo a domandare.

«È da quasi due settimane che non lo vediamo ...» comincia Hamano.

«Pensare che la scuola, sfortunatamente e lo sottolineo, ricomincia tra due giorni» finisce Kariya. La cosa mi puzza, ma non so se pensare male o sorpassare a questa sua strana sparizione.

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«Credo che abbiamo sbagliato qualcosa nella composizione del siero» sbatté un pugno uno degli scienziati presenti nella sala-

«Mh ... aspettiamo ancora. L'ultima volta che abbiamo provato l'esperimento ... il tempo che abbiamo calcolato era errato di almeno di tre settimane» rispose un altro cercando di calmare il primo.

«Va bene, non vorrei che un esperimento mal riuscito scorrazzasse in libertà» respirò calmandosi pian piano.

Angolino:
Finalmente ci sono riuscita ... se non fosse per nitudhillon non so quando sarei riuscita a continuarla.
Questa volta le idee sono sia mie che sue, quindi molto probabilmente la storia sarà piú lunga del previsto ^^".
Kurama: e ti pareva!
@nitudhillon: sono un genio!!!!
??: what?
Io: dettagli ...

Ciao, ciao e grazie a chiunque la legga!♥

Inazuma eleven: Non cercarmi!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora