Per una settimana osservò ogni suo piccolo gesto.
Il modo in cui scuoteva i capelli, come faceva roteare la matita tra le dita, il suo sguardo costantemente assente.
Lo aveva visto qualche volta piegare le labbra ma mai sorridere.
Era il primo ad arrivare e il primo ad andarsene.
Andrea si sentiva uno stalker ma non poteva farci nulla.
Voleva conoscere sempre più quel ragazzo sempre così distante che in un momento era diventato la persona più vicina a lui.
Simone non sembra accorgersi di questi sentimenti che fiorivano in lui, anzi, dopo l'accaduto si era sempre comportato come se nulla fosse successo.
Ma Andrea non si dava per vinto.
Dopo aver pensato e ripensato a un modo per ringraziarlo senza metterlo in imbarazzo o beccarsi le risate dei compagni, però, l'unica cosa che sembrava andar bene era un bigliettino.
Gli dispiaceva non farlo di persona, ma la sua timidizza l'avrebbe bloccato comunque, quindi non c'era scelta.
Lo preparò con cura e stando attento a non stropicciarlo minimamente.
Aspettò con ansia il momento oppurtuno e mentre nessuno lo notava, durante un intervallo, gli infilò il bigliettino nel diario.
Aveva rimuginato a lungo su cosa scrivere e soprattutto come.
Alla fine aveva optato per:"Grazie, per le tue parole. Davvero, mi sono state di grande aiuto. Ci tenevo a rigraziarti adeguatamente."
Si pentì subito del suo gesto, insomma, non sarebbe stato più normale un messaggio?
Ma tutto questo era così personale, qualcosa scritto di proprio pugno sembra più vero, no?
Le sue paranoie lo tormentarono per due giorni, quando finalmente ricevette la sua risposta.
Era un bigliettino ripiegato in quattro, alla bell'e meglio, ma la scrittura era molto ordinata.
"Non ho fatto nulla di speciale. Sei tu quello forte."
Poche parole, decise.
Andrea si strinse al cuore il bigliettino.
Quel ragazzo doveva avere qualcosa di davvero speciale, le sue parole erano sempre così rassicuranti.
Aveva ragione, i loro compagni dovevano essere degli idioti se ignoravano tutto il bello che c'era in lui.
Le loro parole non lo toccavano più ormai.
Sperò di potersi godere un po di tranquillitá ora.
Ma la strada per la felicitá è molto tortuosa e con pericoli ad ogni angolo, purtroppo.
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Saved each other
RandomInsicurezza: una parola che condanna chi la possiede. Ma tutti noi possiamo essere salvati, forse anche diventando l'ancora di chi lo è stato per noi. Una dolce storia di ragazzi alle prese con l'amore.