Yeah, you're worst than nicotine

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Capitolo 18
Yeah, you're worst than nicotine

Playlist: Nicotine - Panic! At The Disco

Cedette, perché si ritrovò a colmare quel ridicolo spazio rimasto tra le loro labbra, aumentando la presa delle mani sugli avambracci del ragazzo.
Lo sentì fremere ed inspirare forte dei denti, ma non staccò mai le loro labbra, nè tantomeno la allontanò da sè.

Tutt'altro, perché spingendo il suo corpo contro quello di lei, Luke la intrappolò al muro, mentre rilasciava un piccolo gemito totalmente involontario. Aveva appena fatto gemere Olivia e la sua mente davvero non riuscì più a processare i pensieri correttamente.
Spinto da una nuova audacia, fece scivolare le mani sul suo fondoschiena sodo, issandola su di sè per poi tornare a premerla contro il muro.

La reazione del suo corpo a tutto quel peccaminoso contatto era solo amplificata dal modo in cui le loro labbra si stavano fondendo, frenetiche e desiderose, e dal modo in cui le curve pericolose della mora erano perfettamente modellate contro di lui.

Sentiva ancora le mani di lei saldamente ancorate ad i suoi avambracci, e bruciava da matti, ma in un certo senso era solo un altro aspetto che definiva la sua Olivia e a lui non dispiaceva. Poteva resistere, infondo possedeva la guarigione rapida, no?

Ma quando si iniziò a sentire l'odore di pelle bruciata e le labbra rosse e gonfie di Olivia si separarono dalle sue, giurò di voler urlare. Non voleva smettere, ed allo stesso tempo, senza i suoi baci a sovrastare il dolore, le bruciature facevano davvero male.

-O...oddio.- gemette lei, sollevando immediatamente le mani da lui con gli occhi sgranati e pieni di rimorso. Come diavolo aveva fatto a farsi prendere così tanto da non accorgersi che stava ferendo Luke?! Perché lui non l'aveva avvertita?
Era solo un'altra dimostrazione di quanto tutto questo fosse un gioco alquanto pericoloso.

Però lui era diventato bravo a leggere il suo viso, le sue espressioni e le sue reazioni. Per questo, quando la vide lì, con gli occhi quasi lucidi e le labbra socchiuse mentre ancora osservava le bruciature a forma della propria mano sui suoi avambracci, il biondo si affrettò ad afferrarle il mento. Ed i loro sguardi si incatenarono. -Non ci pensare neanche. Capito? Non pensare neanche a scappare adesso, Olivia.- la sua voce aveva un tono dolce, ma le parole erano serie ed autoritarie. -Non fa così male, altrimenti ti avrei fermata. Tra poco guarirò, in ogni caso, quindi nel frattempo, ti prego... Rimani con me.- respirò contro le sue labbra, il petto di entrambi che ancora si muoveva frettolosamente sotto i loro sguardi irrequieti.

Ignorando il dolore, fece lentamente scivolare una mano per coprire la sua guancia morbida ed arrossata, tracciando con il pollice il contorno di quelle labbra di cui certamente non sarebbe più riuscito a fare a meno. -Se davvero sei preoccupata per me, resta.- sussurrò, ma non riuscì più a trattenersi avendola così vicina, così tornò ancora con le labbra sulle sue.

E quando sentì le labbra di lei tornare a muoversi, da prima titubanti, ma poi sempre più vogliose, capì che doveva sfruttare ogni attimo di quella più che rara arrendevolezza.
Aumentando la presa sul suo fondoschiena, tornò ad issarla su di sè, camminando un po' goffamente verso il letto.

La sentì irrigidirsi non appena comprese, ancora di più quando il suo corpo venne posato sul materasso coperto dalle lenzuola, tanto che riuscì a sentire una fitta di preoccupazione attanagliargli lo stomaco. Aveva esagerato?! Sapeva che Olivia stava tornando a proprio agio con il contatto fisico a piccoli passi, e l'avrebbe rispettata per questo.

Stava per dirlo, per rassicurarla che non avrebbe superato i suoi confini come una specie di uragano, ma prima che potesse farlo, fu lei a parlare. -Voglio fidarmi, o...okay?- sussurrarono le sue labbra gonfie di baci -i suoi-, mentre i suoi occhi magnetici rimenavano chiusi e gli indomabili capelli erano come una nuvola scura contro il suo cuscino. Era bellissima, e anche se sapeva che non era così, in quel momento quasi la sentì sua.
La sensazione di possedere un'animo irrequieto e turbolento come Olivia era spaventoso ed immensamente appagante allo stesso tempo, ma a lui andava più che bene così. -Non farmene pentire,- deglutì, continuando a celargli i suoi occhi verdi -ti prego.-

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