You had me from the start won't let this end

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Capitolo 19
You had me from the start won't let this end

Playlist: What Do You Mean? - Justin Bieber

"Iniziò a sentire un freddo pungente congelarle il collo, che pian piano si espanse in tutte le vene. Iniziò a tremare violentemente e ad avere spasmi incontrollabili mentre tutto il corpo bruciava di freddo..."

Lisciò la tenuta scura ancora una volta, serrando la mascella mentre ingoiava aspramente l'ansia. Non aveva problemi ad affrontare ancora una volta il raggio, ma dopo il sogno fatto la scorsa notte, sentiva come una sensazione negativa tormentarle lo stomaco.
Poteva essere dovuta al fatto che avesse rivissuto il primo giorno della sua lunga prigionia da Darked, o al fatto che l'effetto di quel liquido fosse sorprendentemente simile a quello del raggio.
Sembrava tutto un grosso dejà vu.

Come se non bastasse questo, ci si era messo anche Luke. Non aveva ancora dimenticato l'episodio del giorno prima nonostante il ragazzo avesse provato a scusarsi: semplicemente preferiva essere lasciata in pace. Lo aveva evitato per tutto il resto della giornata, anche adesso, non appena lo aveva visto entrare nella stanza insieme agli altri così da aggiungersi al gruppetto di medici già presenti, si era rifugiata di tutta fretta negli spogliatoi.
E per un momento, pensò davvero che avesse ricevuto il messaggio, perché non aveva ancora provato a tornare da lei con la coda tra le gambe.

Questo finché, nonostante i suoi validi tentativi di fare meno rumore possibile, l'udito allenato di Olivia non riuscì a captare il cigolio appena accennato della porta che si apriva.
Così, con un pesante sospiro lasciò cadere sulla panca la maglia che si era appena tolta, senza però voltarsi. Sapeva che Luke avrebbe capito che lei era al corrente della sua presenza.

E infatti: -Sai che anche se ci sono tutti quei medici e Roberts io sono comunque preoccupato. Possiamo evitare di peggiorare la situazione e tornare a parlare normalmente? Mi sono già scusato, sai che non volevo...-

-Non sono arrabbiata con te, Luke.- dichiarò in voce chiara e decisa, guardandolo finalmente negli occhi. Anche se forse non si rendeva conto di quanto fosse complicato per lui tenere lo sguardo lontano da un'altra parte del suo corpo. E mentalmente ringraziò il fatto che ancora portasse i jeans scuri, o non avrebbe più risposto di se stesso. Poteva essere complicata, misteriosa, con un carattere talvolta distante, difficile o frustrante, eppure rimaneva la creatura più bella ed interessante che avesse mai avuto il piacere di osservare.

-Allora perché i tuoi occhi sembrano dire tutt'altro?- decise di prestare di nuovo la sua totale attenzione al discorso. Sapeva di mandarla in bestia, perché lui riusciva a leggerla in qualche modo. Non sempre, eppure quando lo faceva, per lei era già troppo.

Scosse la testa, smuovendo i sinuosi capelli neri così che alcuni finissero oltre le sue spalle leggermente spolverata di lentiggini, perfettamente abbinate a quelle che sfioravano i suoi zigomi ed il suo naso delicato. -Perché questo- gesticolò, di colpo prendendo un passo verso di lui -qualsiasi cosa sia, mi spaventa a morte. Non saprai tutto, ma avrai sicuramente una vaga idea del mio passato, quindi non è difficile capire quanta fatica io stia facendo a lasciarmi andare con te. Ma almeno ci sto provando, Luke, ma a te sembra non bastare.-

Fu una reazione istantanea quella di colmare la distanza che li divideva, sentendo un impeto di panico stringergli lo stomaco. -No, no. Non dirlo.- quasi la pregò, fregandosene di quando potesse sembrare disperato. Cercò i suoi occhi, così verdi e limpidi anche se fermi e determinati, avvicinando quasi involontariamente i loro visi. -A me basta, okay? Finché non scappi veramente da me, va tutto bene. Mi sono sentito un po' ferito quando ti ho visto retrocedere come se nulla fosse dopo quello che era successo solo la sera prima, ma ora lo capisco. Mi dispiace se sono stato insensibile.- sussurrò sulle sue labbra, non accorgendosi di quanto fossero vicini finché non sentì le proprie labbra posarsi su quelle calde e morbide di lei.

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