Pov's Erika
Lei si volta e io sbianco quando mi accorgo che non è lei, ma solo una persona che le somiglia.
"Ci conosciamo?" Chiede lei.
"Ehm...no,scusi, l'ho scambiata per un altra persona" le rispondo imbarazzata , poi mi volto e mi dirigo a casa.
Mi manca la zia.
Anche se cerco di distrarmi e non pensarci , la sua assenza si sente.
Ricordo ancora il giorno in cui mi sono trasferita a Los Angeles, dopo la morte di mia madre, ero sempre , sola nella mia stanza , mi dedicavo alla lettura, cosa che adesso non faccio più, la zia mi faceva sorridere sempre,mi ha sempre mostrato il lato positivo delle cose, mi ha incoraggiato ad andare avanti nonostante avessi mille motivi per non farlo.
Non ho più voglia neanche di cucinare, così decido di fare un piatto freddo che si prepara velocemente.
Pov's Denise
Ha da più mezz'ora che cammino , da sola.
Nessuno , oltre Erika, sa che non sono entrata a scuola.
Ho pensato mi servisse un po di tempo per riflettere , ma questo tempo non è servito.
"Che cosa ci fai qui?Non dovevi essere a scuola?" Sento una mano stringermi i polsi , fino a farmi voltare.
"Siamo usciti prima" dico frettolosamente la prima cazzata che mi è passata per la mente.
"Denise cos'hai ? Non raccontarmi balle, sei strana ultimamente , dimmi la verità.." dice Giovanni serio
"Non ho nulla" rispondo fredda.
"Non mi ami più?" dice e poi aggiunge "Se io adesso sono qui, e solo per vedere te, quindi adesso dimmi cosa cazzo ti sta succedendo" dice alzando un po la voce.
"Ti ho detto nulla, lasciami" dico riuscendo a sciogliere la sua presa e voltandomi per andarmene.
"Dove vai?" Urla.
"A casa" dico continuando a camminare senza voltarmi.
"Ancora non è l'ora dell'uscita della scuola, i tuoi ti rimprovereranno" risponde.
"Non me ne frega un cazzo" dico, mentre i miei occhi stanno per lacrimare.
Pov's Erika
"Amore, sono tornato" urla Luca dall'ingresso.
Rimango ferma sul divano,sperando non si accorga che ho pianto,asciugo con le mani il mio viso.
Entra in cucina, e mi osserva, poco dopo si avvicina e si siede accanto a me.
"Hai pianto amore, vero?" Chiede preoccupato.
"Si" pronuncio con voce bassissima.
Lui non risponde,credo stia aspettando che sia io a parlargliene.
"Mi manca mia zia, credevo che ormai mi fossi rassegnata ma non è così" dico ricominciando a piangere.
Luca si avvicina ancora più a me e mi abbraccia .
Piango più forte sulla sua spalla.
"Ci sono io con te, non ti lascerò mai amore" dice mentre mi accarezza i capelli.
"Neanch'io, ti amo" dico singhiozzando.
"Anch'io tesoro" dice dolcemente.
Pov's Denise
Sono chiusa nella mia stanza , ho litigato con Giovanni, e con i miei genitori per non essere andata a scuola.
Loro non mi capiscono perchè non sanno la situazione in cui mi trovo.
Giovanni mi ha implorato di aprire la porta e io ho rifiutato.
Non voglio che il rapporto tra me e Giovanni finisca.
Voglio che ritorni quello di un tempo.
Devo dimenticarmi definitivamente di Gabriele e di quello che è successo tra noi.
Bere per dimenticare.
Apro l'armadio ed indosso uno dei miei vestiti preferiti insieme dei tacchi a spillo per andare ad un pub.
In poco tempo sono giá pronta.
Cercando di fare meno rumore possibile , esco di casa e con un taxi mi dirigo al pub.
Stasera voglio scatenarmi al massimo, dimenticarmi dei problemi almeno solo per una sera.
Vado al bancone degl'alcolici e inizio a bere vodka , come se fosse acqua , perdendo il conto dei bicchieri che ho bevuto, mi reco in pista.
Inizio a ballare , ad urlare , a saltellare su me stessa , inizio a spingere le persone , la musica ad altissimo volume mette in cofusione ancora di più il mio cervello.
Le mie gambe oscillano, vedo le persone sfogate, la mia tests scoppia, sbatto contro un ragazzo che non stava ballando
"Denise?" Urla per farsi sentire.
"Amore, il destino non vuole separarci evidentemente" dico avvicinandomi pericolosamente a lui.
"Sei ubrica fracida" dice Gabriele tirandomi per un braccio fuori della folla.
"Facciamo l'amore di nuovo? È stato bello l'altra volta, vero?"
"Seguimi ti accompagno a casa" risponde serio.
"Non cambiare discorso e non negarlo, so che vorresti rifarlo" dico mentre cammino dietro di lui.
"Sali in macchina" dice aiutandomi a salire.
Poco dopo mi addormento.
Pov's Davide
Manca poco e vedrò mia figlia per la prima volta, sono appena arrivato a Los Angeles.
È passato molto tempo dall'ultima volta che ho visto Erika.
Chissà come sará adesso.
Chissa se un giorno perdonerà tutto il male che le ho fatto.
Adesso il mio scopo principale e poter stare con mia figlia.
So di aver sbagliato, so di essere stato uno stronzo ad aver lasciato Erika in questi nove mesi importanti della gravidanza da sola.
Portare avanti una gravidanza a sedici anni non è per niente facile.
Volevo esserci cazzo.
Volevo esserci quando Erika ha scelto il nome da darle.
Volevo esserci quando ha fatto le prime ecografie.
Volevo esserci quando ha comprato le prime scarpette.
Volevo esserci ma la paura di diventare padre è stata più grande.
La paura di prendermi le mie responsabilità mi ha devastato.
Ho provato una gioia immensa quando ho saputo il sesso anche se fingevo indifferenza.
Dopo ho chiuso i contatti con Giovanni.
Perchè avevo deciso che dopo che sarebbe nata , avrei messo un punto fermo al passato.
Ma il passato è qualcosa di incellabile.
Ti ritornerà sempre, nella mente.
E i ricordi e i rimorsi distruggono.
I pensieri di come sarebbe stata la tua vita se non saresti scappato.
È così ho deciso di scappare ancora, lasciare per la seconda volta la mia vita per ritornare a quella precedente.
Non ho detto nulla a mio padre, lui non sa neanche che ho una figlia.
Probabilmente la prenderà male quando lo scoprirà ma non mi importa, voglio gridarlo al mondo intero di essere padre.
Voglio essere presente nella vita di mia figlia.
Voglio essere felice con lei.
Perchè adesso è lei, ciò che conta di più nella mia vita.
Cosa ne pensate di questo capitolo?
Denise dirà la verità a Giovanni?
E Davide? Ha deciso di intrufolarsi di nuovo nella vita di Erika.
Buona lettura ;)
