Pov's Denise
"Pronto?"
"Ehm..ciao Denise, fra tre giorni è il compleanno di Davide e volevo organizzargli una festa a casa sua a sorpresa, non ho molto tempo quindi sarà un qualcosa di semplice, tu e Giovanni siete invitati" dice agitata , quasi un po preoccupata .
"Grazie per l'invito" rispondo fredda.
"Spero verrai, tengo molto alla tua presenza" risponde gentilmente nonostante si sia accorta del mio comportamento freddo.
"Giovanni verrà sicuramente, io non lo so" rispondo con disinvoltura.
"Beh...d'accordo" dice dispiaciuta e poi riattacca.Non è solo colpa di Erika se Luca è partito ma anche di Davide.
Mi manca tanto Luca.
Scambiare delle chiacchere per telefono non è come averlo vicino.
Se Erika ha sempre amato Davide , perche l'ha illuso?
Perche si è fidanzata con lui ?
Per fargli del male? Per farlo soffrire?
È un bravo ragazzo , cazzo.
Non doveva farlo.Raggiungo a passi svelti la casa di Giovanni.
Apro la porta con le chiavi.
"Giovanni" dico mentre chiudo il portone di casa.
"Sono in cucina" risponde .
Lo raggiungo , lo trovo sdraiato sul divano. La tavola e i fornelli sono intatti.
Non ha cucinato nulla.
"Hai mangiato?" Gli chiedo mentre poso la cartella.
"No" risponde freddo.
"Come mai?" Gli chiedo avvicinandomi a lui.
"Non ne avevo voglia" risponde semplicemente.
Mi siedo accanto a lui e gli accarezzo il viso.
"Beh..allora vado a comprarmi qualcosa" dico mentre sto per alzarmi.
Mi afferra dal braccio.
"No sarai stanca, ci vado io" dice guardando e accarezzando la pancia.
"D'accordo" rispondo abbassando lo sguardo.
Questa situazione non mi piace per niente.
Ma non posso dirgli di aver parlato con Gabriele .
Peggiorei solo le cose.
Penserebbe che io e lui ci sentiamo.
Vorrei me ne parlasse lui dei suoi dubbi per poi discuterne insieme.Pov's Erika
Il pranzo a Davide sembra essergli piaciuto.
Domani torna la cameriera , avrò bisogno di lei per pulire l'intera casa ,anche perché io devo stare costantemente accanto alla bimba.
Sono quasi le quattro del pomeriggio, Davide sta giocando con Sofia nella camera da letto
Sembra divertirsi, anche la bimba.
Ne approfitto di questo momento per andare a casa di mio padre e poi fare un giro per i negozi.
"Amore io sto uscendo" dico prendendo la borsa.
"Dove vai?" Chiede curioso.
"Da mio padre" rispondo tranquilla.
"Vengo con te" afferma sorridente.
"No amore , torno subito , non ne vale la pena portare Sofia , resta tu con lei" dico lasciandogli un bacio a stampo sulle labbra .
Gli sorrido prima di chiudere la porta alle mie spalle.Percorro velocemente la strada che porta fino casa di mio padre.
Suono il campanello.
Sento mio padre ridere.
Era da molto tempo che non sentivo la sua fragorosa risata.
Finalmente viene ad aprirmi accompagnato da Kate.
"Hei tesoro" dice mio padre.
Gli do un bacio sulla sua guancia ed entro.
"Vuoi un caffé?" Mi chiede mio padre.
"Si grazie" rispondo mentre osservo la tazzina vuota di Kate.Mi sta osservando da quando ho messo piede in questa casa.
Mio padre sembra sereno , tranquillo e rilassato in sua compagnia.
Kate è bella, indossa un vestito molto carino , i suo capelli sono perfettamente in ordine e il trucco sembra curato nei minimi dettagli.
"Ti chiami Erika giusto?" Mi chiede Kate facendo un lieve sorriso.
"Si" rispondo .
"Sai , ho una figlia che ha all'incirca la tua età , chissà magari un giorno farete amicizia" dice mettendosi un capello dietro l'orecchio.
Sorrido, non so cosa risponderle.
Non sono una ragazza che riesce ad entrare subito in confidenza con le persone.
Decido di cambiare argomento per togliermi da questa situazione imbarazzante.
"Papà , sto organizzando una festa a sorpresa per il compleanno di Davide, a casa sua" dico osservandolo mentre prepara il caffè.
"Quando compie gli anni?" Mi chiede.
"Fra tre giorni" rispondo.
"Davide è il suo compagno, hanno anche una figlia" dice mio padre servendomi il caffe che scotta.
"Hai una figlia?" Chiede incredula Kate .
Le faccio un cenno con la testa di si.
Sembra sbalordita e anche schifata dal fatto che ho una figlia a quest'eta.
La stessa reazione della maggior parte dei miei compagni di classe.
In pochi mi hanno appoggiato e capito.
Denise e Luca sono state le uniche persone che mi sono state accanto fin dal primo momento della mia gravidanza.
E adesso con entrambi non sono in buoni rapporti.
"Beh... siete invitati" dico cercando di sviare il discorso.
Mio padre tossisce , e mi fa un cenno con la mano.
"Puo venire anche tua figlia" le dico.
Mio padre sorride.
"Si , verrà volentieri" risponde cortese.Verso le cinque e mezzo mi dirigo nei negozi , compro un vestito carino per la bimba , delle scarpe eleganti per me e poi vado alla ricerca del regalo per Davide.
Pov's Stefania.
Ho voglia di vedere Davide.
Ho voglia di stare insieme a lui .
Non lo vedo da ieri sera è già mi manca.
Lo chiamo.
Non mi risponde.
Lo richiamo .
Nulla.
Magari è in compagnia di quella stronza di Erika .
Adesso gli invio un messaggio."Hei...sei con Erika?"
-Stefania."No,perche?"
-Davide."Perche non rispondi alle mie chiamate?"
-Stefania."Non mi va"
-Davide."Ho voglia di vederti"
-Stefania."Non ti è bastata la sceneggiata di ieri sera?"
-Davide."No, ti voglio vedere adesso, cazzo."
-Stefania.Non mi risponde più cosi decido di andare a casa sua.
Indosso dei jeans strappati.
Nonostante faccia ancora freddo metto una canottiera con sopra un giacchettino.
Piastro i miei lunghi capelli biondi.
Metto del make-up e degli orecchini pendenti.
Mi guardo allo specchio.
Sono pronta.
Non capisco cosa trova di bello in Erika.
Sono molto più magra di lei , e più carina in viso .
I miei occhi sono verdi mentre lei ce li ha marroni cosi come i suoi capelli
mentre i miei sono biondi.Esco di casa , e me ne pento di essermi messa una canottiera.
L'aria ancora è fresca .
Mi reco velocemente a casa di Davide.
Suono il campanello .
E viene lui ad aprirmi con la bambina malata tra le braccia.
E pensare che quando Erika era incinta io volevo darle un calcio nello stomaco e se non fosse stato per Luca che si è intromesso probabilmente l'avrei fatto .
E adesso Davide senza la bambina si sentirebbe meno legato ad Erika.
"Stefania" mi richiama Davide e poi aggiunge "A momenti potrebbe tornare Erika" dice preoccupato.
"Non mi importa , fammi entrare" dico mettendo le mani sul suo petto .
Lui si sposta , e mi lascia entrare.
Non ha altra scelta sa che ormai è nelle mie mani.
"Stefania , ieri ho fatto tutto quello che volevi , ti ho accontentato , adesso vattene" dice gentilmente mentre accarezza delicatamente la guancia della bambina.
"Non tutto quello che volevo" dico chiudendo la porta alle mie spalle .
Lo bacio con la lingua .
Premo le mie mani sul suo viso.
Mentre le sue mani sono bloccate perche sorregge la bambina.
Tolgo una mano dal suo viso e accarezzo il cavallo dei suoi jeans.
Vedo la sua espressione cambiare, si agita , si infastidisce.
È combattuto.
So che mi desidera , anche se prova a trattenersi.
Sento suonare il campanello.
Cazzo.
Davide si sposta immediatamente e impallidisce.Nel capitolo precedente c'erano pochissimi commenti
Se anche qui ce ne saranno pochi non continuo più❤
Buona lettura;)
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