Capitolo 35.

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Pov's Erika.
"Vuoi dell'altro caffe?" Mi chiede Davide mentre ne versa un pò nella sua tazza  di latte.

"No amore" rispondo appoggiando la mia tazza vuota sul tavolo.

Mi infilo sotto la  doccia e mentre l'acqua calda scorre sul mio corpo penso alle parole più appropriate per chiedere a mio padre di vivere con lui insieme  a Davide e Sofia.
Indosso dei semplici jeans e una maglietta viola e nera , metto un filo di eyeliner e sono pronta.

"Amore sto  uscendo , stai attento alla bambina, chiamami se ci sono problemi" dico prima di chiudere la porta alle mie spalle.

Dopo dieci minuti sono arrivata, suono la porta e viene ad aprirmi Kate , in pigiama.

"Ciao Erika , accomodati" dice assonnata.

Si strofina gli occhi più volte, si è alzata da poco.
Ha sicuramente dormito qui.
Vedo mio padre scendere velocemente le scale per venirmi incontro , mi da un bacio sulla guancia dolcemente.

"Ciao tesoro, vuoi fare colazione con noi?" Mi chiede sorridente.

"No papa grazie , vorrei parlarti" dico avvicinandomi a lui.

"Vieni con me" dice facendomi segno di seguirlo.

E poi aggiunge "C'é qualcosa che non va con Davide?"

"Ha litigato con suo padre e non abbiamo più una casa dove stare" dico abbassando lo sguardo.

"Potete stare qui , per me non ce alcun problema" risponde osservandomi.

Lo abbraccio forte.

"Ehm...Erika" dice serio.

"Dimmi papà" rispondo tranquilla.

"Kate abita in questa casa già da qualche giorno" risponde un po preoccupato per la mia reazione.

"Nessun problemà" rispondo sorridente.

"Perche Davide ha reagito in quel modo ieri?" Mi chiede curioso.

"Per la casa , si sentiva nervoso e frustato" rispondo abbassando lo sguardo.

"Potete contare su di me per qualsiasi problema" risponde sincero.

"Grazie papà" dico prima di salutarlo con un bacio sulla guancia.
Dopo saluto anche Kate e mi reco a casa.

Pov's Gabriele.
Manca poco per  le dieci.
Sono nervoso e agitato , non mi aspettavo che Denise mi dasse appuntamento dopo il rifiuto alla mia proposta di andare al cinema insieme.
Forse è stata la mia lettera ad averla colpita insieme al regalo.
Denise mi manca tanto.
Avevamo uno splendito rapporto di amicizia.
Ma  Denise non mi manca come amica.
Con il ritorno di Giovanni dalla Germani avevo deciso dimenticare Denise per sempre ma non ci sono riuscito.
Non sono il tipo di ragazzo che riesce a dimenticare facilmente le persone e gli accaduti.
Le ho detto che mi facevo da parte e le ho confessato col cuore in gola che l'amavo.
Ma lei sembrava non averci fatto molto caso a quel "Ti amo"
Perche lei ama Giovanni e questo nessuno può cambiarlo.

Sono pronto , saluto i miei genitori ed esco di casa con il telefono in mano.
Rileggo per l'ultima volta il suo messaggio, è incredibile come un semplice sms mi abbia cambiato la giornata.
Sono felice.
Arrivo al parco e lei è gia lì , seduta sulla nostra panchina.
Mi avvicino a lei con cautela , alza il volto e sorride appena mi vede.
Mi siedo accanto a lei , non so cosa dirle e come comportarmi .
Ho paura di ricevere un altro rifiuto.

"Grazie per il regalo , il tuo  bigliettino mi ha lasciato senza parole" dice tutto d'un fiato a testa bassa.

Vorrei chiederle di ritornare quelli di un tempo , di essere di nuovo amici.

Sedici anni Incinta 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora