Capitolo 32.

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ATTENZIONE: Questo capitolo contiene scene hot.

Pov's Denise
Giovanni si sta facendo la doccia, ne approfitto per aprire il regalo di Gabriele.
Mentre lo scarto , mi gira forte la testa e ho la nausea,
Corro subito in bagno e vomito.

"Amore" dice Giovanni preoccupato.
È coperto da solo un asciugamano e i suoi capelli gocciolano.

"Tranquillo sto bene, è solo un sintomo della gravidanza" rispondo appoggiando una mano sulla mia fronte sudata.

Giovanni mi accompagna fino alla camera da letto,
Posa lo sguardo sul regalo che poco fa stavo per aprire.

"E questo pacchetto?" Chiede curioso.

"È un regalo per il bimbo da parte di una mia compagna di scuola" rispondo mentendo sputoratamente.

"Va bene , vado ad asciugarmi i capelli" dice voltandosi.

Non voglio dirgli più bugie ma non posso farne a meno.

"Amore" dico incerta.

"Si" risponde posando lo sguardo su di me.

"Nulla" dico con un lieve sorriso.

Il regalo di Gabriele è un bellissimo completo per neonato,
Ha scelto un colore neutro visto che non si sa ancora il sesso.
Guardo bene il pacchetto e non noto nessun bigliettino
Strano,mi alzo dal letto e vedo sotto lo zaino una busta.
Mi era caduta,immaginavo mi avesse scritto qualcosa

Sai Denise, molto spesso mi metto a guardare vecchie foto che mi riportano in mente dei bei momenti passati insieme.
Eravamo amici inseparabili.
Guardavamo film ,mangiavamo , uscivamo sempre insieme.
Scherzavamo e ridevamo per le mie battute stupide , le dicevo solo perchè amavo farti sorridere.
Ricordi com'é iniziata la nostra amicizia?
Semplicemente parlando...
Eri seduta su una panchina , avevi il viso coperto di lacrime , avevi scoperto da poco la partenza di Giovanni.
Ci siamo messi a parlare e poi dopo un anno io ti ho cercata e da lì abbiamo iniziato a sentirci ogni giorno.
Non dimenticherò mai la nostra amicizia
Non voglio annoiarti con queste parole sdolcinate , spero che il regalo ti sia piaciuto.
-Gabriele.

Wow, non me lo aspettavo.

Pov's Davide.
Suono il campanello e poco dopo viene Stefania ad aprirmi.

"Non credevo che saresti venuto" dice sorpresa.

"Credevi male" rispondo serio passandomi una mano tra i capelli.

"Accomodati" dice facendomi entrare.

Osservo i mobili della sua casa perfettamente puliti , e le pareti con diversi quadri appesi .
E infine la cucina , piccola ma accogliente.

"Vuoi qualcosa da bere?" Mi chiede facendo un ghigno divertito e poi mordendosi il labbro.
È una provocazione.

"Un caffe" rispondo osservando i suoi lunghi capelli biondi che le ricadono sul viso.

"Ho di meglio" dice facendo un sorriso malizioso e allontanandosi da me per prendere da bere.

Poco dopo torna con una bottiglia di vodka e due birre.

Bevo subito la birra e poi perdo il conto di quanti bicchieri di vodka .
Inizia a strusciare su di me, faccio dei passi all'indietro e lei mi spinge sul divano,
Ho bevuto tanto , mi scoppia la testa,
lei invece sembra abbastanza lucida , ha bevuto solo una birra.
Si mette su di me e si sfila la maglietta.
Merda, tutti i miei buoni propositi stanno andando a farsi fottere.
Osservo l'incavo delle sue tette appena accennato,è davvero molto magra mentre lei ha lo sguardo rivolto al cavallo dei miei jeans.
Me li toglie delicatamente e osserva la mia erezione.
Si passa la lingua sul labbro e sbatte le ciglia più volte.
Sembra essere di suo gradimento.
Appoggia le dita sul tessuto dei miei boxer
Deglutisco e serro la mascella.
Inizia a massaggiare lentamente la mia erezione mentre io mordo i capezzoli del suo seno e le mie mani scivolano delicatamente sulla sua schiena nuda.

Mi ha appena tolto i boxer ,impugna la mia erezione facendomi gemere.
Inizia a fare dei movimenti delicati con le mani.
Il suo tocco mi fa impazzire , mi fa perdere il senso della ragione.

China e avvicina la testa per baciarmi ma io non glielo permetto.
Non voglio baciarla.
Questo non è amore , non saremo mai una coppia e lei questo lo sa benissimo .

"In bocca.. dai" dico gemendo con voce roca "Mettilo in.." non mi lascia finire di parlare perche fa quello che le chiedo senza esitazione.
Gemo ancora di piu.
Premo le mani contro la sua testa e lei aumenta il ritmo.
Vengo nella sua bocca , ma questo sembra non dispiacerle perchè ingoia tutto.
I nostri respiri sono affannati mentre ci abbandoniamo in un sonno profondo.

Mi sveglio con accanto Stefania che dorme.
È notte fonda e non ricordo bene quello che è successo, ero ubriaco fracido,
Sono senza pantaloni.
Merda..
Cosa cazzo ho fatto?
Non erano queste le mie intenzioni.
Erika non si merita tutto questo.
Mi alzo delicatamente senza far svegliare Stefania.
Non vedo nulla , è tutto buio e non posso accendere la luce,
Prendo il cellulare dalla tasca dei miei jeans buttati a terra.
Ci sono molte chiamate perse da Erika.
Non gli ho detto dove sono andato , sarà preoccupata.

"Amore sono a casa di Giovanni"
-Davide.

Dove può aver nascosto la foto Stefania?
Con la luce del mio cellulare mi dirigo nella sua camera con cautela senza fare rumore.

Inizio a frugare nei cassetti
Solo trucchi e assorbenti.
Apro l'armadio e non trovo nulla ,
Cerco tra gli scaffali , anche quelli più alti, nulla.
Mi abbasso per guardare cosa c'é sotto il letto e vedo una scatola ricoperta di polvere.
Dentro ci sono tantissime foto sue di quando era piccola , dei suoi genitori , e infine trovo la foto che cercavo.
Finalmente, non riesco ancora a crederci.
Strappo la foto in mille pezzettini.
Ce l'ho fatta.
Sono libero , non può ricattarmi più.

La luce si è improvvisamente aperta.
Mi volto e vedo Stefania.
"Cosa stai facendo?" Mi chiede assonnata.

"Nulla" dico con disinvoltura.
Si avvicina a me e mi osserva divertita.

Inizia ad applaudire e a ridere allo stesso tempo.

"Credi davvero che io abbia una sola copia di questa foto? Sei davvero ingenuo" dice mordendosi il labbro.
Faccio dei passi all'indietro con cautela.
Non esiste ragazza più perfida di lei.
Mi sfiora la mano e io la scanso, esco dalla stanza infuriato.
Sono in un vicolo cieco , non ci sono vie d'uscita.
Continuerà a ricattarmi giorno dopo giorno ed io non posso fare niente per fermarla.
Mi rimetto i jeans .
È l'una e mezza di notte.
Apro il portoncino
"Davide dove cazzo vai... aspetta" dice Stefania mentre cerca la sua maglietta.
Chiudo la porta senza darle retta.

Pov's Erika.
Oggi è il compleanno di Davide.
Lo osservo mentre beve  il caffé caldo.
Ha un'aria triste e il suo sguardo sembra perso nel vuoto,
Voglio che questo giorno sia speciale per lui, indimenticabile.
Entro in cucina sorridendogli.
Voglio fingere di non ricordare che oggi è il suo compleanno.
"Buongiorno amore" dico sedendomi accanto a lui.
"Giorno piccola" dice mettendo un braccio intorno alle mie spalle.
Silenzioso aspetta gli auguri.
Osserva il mio volto diverse volte .
Starà sicuramente pensando che l'ho dimenticato.
Si sbaglia, non potrei mai dimenticarmi di lui, mai.

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