Due mondi opposti

Capitolo 10

La figura alza la testa e si accorge di me dato che inizia ad avanzare più velocemente.

Più si avvicina, più il mio respiro aumenta di velocità, se fa un altro passo rischio di svenire.

Dato che sono completamente nel panico decido di girarmi e iniziare a camminare a passo spedito per non farmi prendere da quel tizio.

È un'idea stupida ma in questo preciso istante mi è difficile pensare a qualcosa con più senso.

Il problema è che più vado veloce più sento il passo del ragazzo accellerare e allora non mi resta che iniziare a correre come se qualcuno mi stesse per uccidere, cosa che potrebbe anche succedere eh.

Accade tutto in un secondo, lui mi afferra, io gli tiro un pugno, lui fa una mossa strana e finisco a terra con il suo corpo pesante sopra e le mani fermate dalle sue.

Merda.

"Cristy perché mi hai picchiato?" Chiede il mio aggressore.

"Lucas?! Ma sei impazzito? Mi hai fatto prendere un infarto, ma io dico, ti pare normale arrivare così incappucciato, seguirmi e prendermi all'improvviso? Dio ti ha creato una bocca per urlare il mio nome e farmi capire che sei tu, accidenti" dico tutto d'un fiato ancora sconvolta per quello che è successo.

Ma la sua risata interrompe ogni mio pensiero.

"Che ridi?"
"Scusa non volevo spaventarti" dice tra una risata e l'altra.

"Smettila di ridere" ordino, ma il mio tono mi tradisce perché sto iniziando a ridere anche io.

"Alzati dai"
"Veramente sto comodo così " dice con un sorrisetto malizioso.

"Io no, sei pesante"
"Ma smettila, lo so che vorresti stare così tutta la notte"
"Certo, questo marciapiede è così comodo e pulito, davvero un posto perfetto"
"Scema" dice mentre si alza e mi porge la mano.

L'afferro subito, ma appena sfioro le sue dita dei brividi mi scorrono in tutto il corpo.

"Hai freddo?"
"Ehm, nono tranquillo"
"Allora perché hai la pelle d'oca?"
"Bhe, ecco.. Andiamo a casa è meglio"

Non posso mica dirgli 'sai la tua mano mi ha riempito di brividi e non so perché '..

Ed ecco una seconda serata a dormire a casa di Lucas. Ormai potrei trasferirmi direttamente..

Per fortuna la scuola è finita e domani ho solo la festa, quindi posso riposarmi tutto il giorno.

"Lucas, senti, mi servirebbe un pigiama anche oggi" dico timidamente perché ho paura di quello che mi darà.

"Per tua sfiga sono tutti a lavare, mi sa che dovrai dormire in intimo" sorride.
"Cosa?!" E la mia faccia è al dir poco sconvolta.

"Ahahahahahah hai una faccia stupenda" dice ridendo. "Scherzavo comunque, tieni questa maglietta e i pantaloni" dice passandomi gli indumenti "ma prima o poi mi dovrai pagare la lavatrice di tutti i vestiti che ti presto"
"Va bene" dico sorridendo.

Dopo esserci cambiati abbiamo visto un film d'azione sul divano, eravamo accoccolati e questa posizione era così comoda che mi sono addormentata.

La mattina una sveglia diversa dal solito suona e piano piano mi rendo conto di non essere in camera mia, nel mio letto, con il mio pigiama e che qualcosa mi sta soffocando.

Cerco di rigirarmi per spengere la sveglia, ma quel qualcosa che mi soffoca non mi fa nemmeno muovere.

Mi allungo il più possibile per spengere quel rumore infernale notando che sono solo le otto di mattina.

Perché ha impostato la sveglia così presto se non c'è scuola ?! È pazzoo.

Dopo aver messo in atto le mie mosse di contorsionismo mi soffermo a guardare il volto di Lucas mentre dorme.

Sembra così tranquillo, quasi sorride ed è davvero bello.

Gli sposto i capelli dal viso per vederlo meglio e mi vengono gli stessi brividi della sera prima, brividi che non so descrivere e non so dargli un significato.

"Non pensi che forse mi dovresti lasciare anche per le altre ragazze?" Chiede un Lucas sveglio.

"Cosa?! Che intendi?" Dico agitata dato che mi ha beccato a fissarlo.

"Oh niente, lo sai da sola" e sorride.

Insomma, un ragazzo stupendo abbracciato a me, con i capelli spettinati e sorridente di prima mattina è troppo.

Lui mi avvicina a se più di quanto io lo sia già e noto che è anche senza maglietta.

Vabbè mi vuole morta, ho capito.

"Hai dormito bene?" Mi chiede.
"Si, ma non so come ci sono arrivata nel tuo letto"
"Ti ho portato io"
"E chi ti ha detto che volevo dormire con te?"
"Io"
"Scemo"
"Grazie"
"Prego"
"Sei sempre più bella"

Silenzio.

Quando se ne esce con questi complimenti non so più che dire, sono imbarazzata, tanto, troppo.

"Ehm, è meglio alzarci" dice per rompere il ghiaccio.
"Ma sono solo le otto e venti" protesto.
"Infatti è tardissimo, alle nove e mezzo dobbiamo essere in macchina"
"Perché?" Chiedo curiosa.

"Sorpresa" mi dice sorridendo.

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Ecco un altro capitolo, è un po' corto ma devo tenere le cose belle per il prossimo che arriverà presto dato che è già in lavorazione.

Ringrazio tutti perché le visualizzazioni crescono ogni giorno e siamo già a 983, manca poco per il mille e ne sono davvero felice.❤️

Un bacio 💕