Capitolo 16

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"Allora, il tuo letto sarà il divano, tanto tranquillo che si apre, ma adesso puoi appoggiare le cose in camera di Jered così non danno fastidio. Puoi stare con lui finché non è pronta la cena, per altre informazioni chiedi a chi vuoi, tanto sono tutti disponibili" dico pensando al fatto che l'hanno ospitato tranquillamente in casa nostra senza pensare a me.

"Ok, grazie mille" risponde rivolgendomi un sorriso.

Mi giro per scendere le scale dato che siamo nel corridoio prima della camera di Jered ma Lucas mi richiama facendomi fermare.

"Aspetta, è tutto ok?" Mi chiede leggermente preoccupato.

"Mhmh" affermo.

"Sicura? Non è che ce l'hai con me perché sono rimasto?"
"No, macché, non mi scoccia che tu sia a cenare con la mia famiglia la prima volta dopo un anno che è finalmente tutta a casa, tranquillo, è tutto apposto"
"Scusa"
"Lascia perdere"

Mi rigiro e scendo le scale per finire di preparare la cena con mia sorella.

Forse sono stata troppo dura con Lucas, ma accidenti doveva rimanere proprio oggi?

Ho paura di scoppiare all'improvviso iniziando a piangere oppure urlare contro qualcuno e ciò imbarazzerebbe tutti, soprattutto mia madre che ovviamente mi metterebbe in punizione per il mio comportamento poco educato in presenza di ospiti.

"Cristy penso che quelle uova siano sbattute abbastanza" dice Allison sorridendomi gentilmente per cercare di alleggerire il rimprovero.

Ero così immersa nei miei pensieri pieni di rabbia che quelle povere uova sono state le mie cavie di sfogo, meglio loro che altro però.

"C'è qualche problema?" Mi chiede mia sorella.

"Oh no, scusami, sono solo un po' pensierosa"
"Riguardo a?"
"Cose, ma tranquilla niente di grave" dico sorridendo per cercare di non aver altre domande "che devo fare adesso?" Continuo.

"Puoi apparecchiare e metterti a sedere sul divano per riposarti finché non è pronto"
"Sicura che non ci sia bisogno di me qui?"
"Nono, penso che tu abbia già sbattuto abbastanza" risponde facendomi sorridere.

Forse Allison è l'unica persona che mi capisce oltre a Sam.

Già, Sam, magari dovrei chiamarla dopo aver apparecchiato.

Finito il mio lavoro prendo il telefono e compongo il suo numero dirigendomi in camera mia per avere più privacy.

"Ehi Cristy, successo qualcosa?" Mi chiede preoccupata.

"No tranquilla, volevo solo sentirti"
"Oh, va bene, come stai?"
"Alla grande" ma il mio tono mi tradisce.

"Che ha fatto?"
"Come mai pensi sia lui?"
"Intuito femminile e ieri ti ho visto andare via con lui, quindi prima dimmi che è successo ieri notte e poi continua con oggi"
"Non è successo niente, abbiamo solo dormito"
"Insieme?"
"Forse"
"Aaaah che bello" urla la mia amica trapanandomi un orecchio.

"Scema, mi hai assordato"
"Scusa, ma insieme siete bellissimi e vi shippo"
"Tanto non succederà mai"
"E perché tutta questa convinzione?"
"L'ho sentito parlare con mio fratello, ha detto che non sono il suo tipo e che adesso ci sta provando con una biondina"
"Che cretino"
"Già e poi non è ragazzo da relazione seria, va con una diversa alla settimana ed ama le feste che fa Jered "
"Ha perso tutti i punti che aveva acquisito in questi mesi"
"Ne ha mai presi qualcuno?"
"Ovvio, non tutti portano una ragazza a casa sua per farla dormire nel suo letto con lui oppure prepara una sorpresa in un pratone"
"E mi da buca la sera?"
"Vero, non ci avevo pensato, scusa"
"Tranquilla"
"E tu come stai per questo?"
"Bene, non mi importa, lui non mi piace"
"Sei sicura?"
"Abbastanza"
"Bhe se inizia a piacerti lo prendo a pugni appena ti fa del male"
"Grazie" dico ridendo per il suo lato protettivo abbastanza manesco "ma penso di poterlo prendere a botte meglio di te"
"Giusto, ma in due faccio meglio no?"
"Sicuramente" dico continuando a ridere con lei.

Due mondi oppostiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora