Due mondi opposti

Capitolo 11

"Ti prego Lucas dimmi quanto manca e dove stiamo andando, non ne posso più " mi lamento.

"Nono cara, non ti dico niente" e sorride guardandomi un attimo per poi tornare sulla strada.

"Almeno sei sicuro che mi piacerà?"
"Si certo"
"E come fai a saperlo?"
"Lo so e basta"
"Te l'ha detto Sam?"
"Forse"
"Devo ucciderla?"
"Ma quante domande fai?" Sbuffa "Rilassati, ti piacerà "
"Va bene, ma parliamo di qualcosa perché mi annoio"
"Di cosa vuoi parlare?"
"Secondo te starei bene con i capelli lilla?"

Sento una bellissima risata che mi contagia.

Mi guarda strano come per dire 'ma che cazz..?!'

"Perché questa domanda?"
"Mi è sempre piaciuto colorarli"
"Secondo me stai bene sempre"
"Ma smettila"
"Dico davvero"
"Certo"

Accosta all'improvviso, spenge la macchina, si gira verso di me, prende la mia testa fra le sue mani e mi dice scandendo tutte le parole "tu stai bene sempre, fine".

Non so che dire e stiamo un tempo troppo lungo a fissarci negli occhi, nei suoi bellissimi occhi.

"Va bene, scusa"

Mi lascia e fa ripartire la macchina continuando a mantenere il silenzio.

"Nessuno in passato ti ha mai detto che sei una bella ragazza vero?" Mi chiede serio.

"Non è vero"
"Cristy penso di aver già capito la tua storia, non mentirmi"
"Dirti di sì ti renderebbe più felice?"
"No, ma ti farei notare che sei una bella ragazza ogni volta che ne ho occasione"
"Non serve"
"Sei bellissima"

Lo guardo e so che è sincero, ha il suo solito sorriso e i suoi occhi non mentono mai.

"Cosa vorresti mangiare?" Mi chiede per cambiare discorso.

"Mmh una bella bistecca"
"Peccato, non l'avrai"
"Simpatico" dico sorridendo.
"Lo so"
"Sempre così modesto?"
"Sempre" e ride anche lui.

Dopo circa 10 minuti arriviamo in un parcheggio pieno di macchine, ma ancora non capisco dove siamo e cosa andremo a fare.

"Scendi ma non muoverti, stai ferma davanti alla portiera"
"Va bene"

Faccio ciò che mi ha detto e rimango in piedi ad aspettarlo.

Vedo che sta andando verso una casetta e tutto questo mistero mi incuriosisce troppo, ma per non rovinarmi la sorpresa decido di non seguirlo.

Torna sorridente e tutta questa felicità è strana, ma non mi importa, vederlo così mi rende stranamente serena.

"Bene, ora dovrai solo seguirmi e non dire niente"
"Quando smetterai di fare il dittatore?" Chiedo scherzando.
"Mai" e sorride.

Iniziamo a camminare in una stradina circondata da alberi alti, la luce del sole passa attraverso i rami e tutto è rilassante e quasi romantico.

"Quanto sei lenta, sbrigati" mi dice Lucas che è avanti a me di un pochino.

"Scusa, stavo osservando ciò che c'è intorno a noi" mi giustifico.

"Lo vedrai dopo" e velocemente mi prende per mano e mi trascina nel luogo segreto.

Alla fine della strada si apre un enorme pratone verde pieno di margherite da dove si vede un bellissimo paese con tante casette molto vicine.

"Wow" è l'unica parola che mi esce dalla bocca davanti a questa meraviglia.

"Lo so, è bellissimo"
"È molto di più di bellissimo" dico osservando ancora il paesaggio.