capitolo 43

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POV'S GIORGIA..
Alessia é appena uscita dalla stanza per andare a chiamare alessandro.
Ho una paura tremenda, ma questa cosa devo affrontarla.
Cerco di creare un discorso ma la testa mi scoppia,non so che fare.
Intanto accarezzo il mio ventre,come per calmarmi ed infondermi forza.

Improvvisamente si apre la porta ed ecco alessandro davanti a me.
Chiude la porta alle sue spalle e mi squadra spaventato.
"Ehi che succede?" mi chiede all'impiedi con sguardo preoccupato e premuroso.
Sento il cuore rimbombarmi in testa e le mani mi tremano.
Prima di iniziare a parlare mi si inumidiscono gli occhi, non voglio  neanche pensare a cosa possa accadere se lui non voglia questo bambino...sempre che ci sia un bambino.
Mi si avvicina lentamente, in cerca di una spiegazione.
Si siede difronte a me e continua a fissarmi,prendendomi per mano e stringendola forte.
Come faccio a dirglielo? Non ne trovo le forze.
Chiudo gli occhi e scende una piccola lacrima.
"Ecc-o io non sto tan-to ben-e .. Credo di essere ..incinta"
Sputo tutto d'un fiato, balbettando un pò.
Apro gli occhi e Alessandro é qui che fissa il mio ventre.
Non riesco ad interpretare la sua espressione.
É serio,ma i suoi occhi sono lucidi.

Lo guardo con gli occhi lucidi anche io,so che sto per piangere,ma non voglio.
improvvisamente si piega verso il mio ventre.
Le immagini sono sfocate a causa delle lacrime, ma riesco bene a vedere la sua figura.
Mi alza la maglietta al livello del seno.
Poi in seguito sento le sue morbide e carnose labbra sul mio ventre.
Guardo la scena piangendo.
Piangendo per il suo gesto, cosí tenero ed inaspettato.
Si alza,sorride e mi bacia.
"T-tu mi stai dicendo che forse dentro di te,c'é una piccola creatura, una piccola parte di me e te?" dice sorridendo e asciugandomi le lacrime.
Annuisco ridendo e piangendo nello stesso momento e lo abbraccio.
"É il regalo piú bello che potessi mai farmi" mi sussurra ,mentre mi accarezza la schiena.
Continuo a piangere,non ci posso credere. É in assoluto il momento piú bello.
"Shh, non piangere" dice sorridendo.
Si allontana da me e prende ancora una volta tra le sue mani le mie.
"Sarà il bambino piú bello del mondo,poi specialmente se prende da te,sarà bellissimo" rido e piango nello stesso momento, é inevitabile ormai.
Ho un miliardl di emozioni dentro,pronte ad esplodere.
"E se fosse femmina?" dico fissando il ventre sorridendo.
"Sarà bellissima lo stesso" risponde accarezzandomi una guancia.
Piú lo guardo e piú lo amo,la sua risata,il suo carattere,la sua spontaneità, e poi questo,amo tutto di lui.
Improvvisamente una gran paura mi assale, ed un milione di domande mi viaggiano per la testa.
"A cosa pensi?" mi chiede essendosi accorto della mia faccia pensierosa..
"Niente" sforzo un mezzo sorriso e appoggiandomi al suo petto mi rilasso un pò.
Chiudo gli occhi ed immagino una possibile famiglia con Alessandro.
Gia immagino la scena...
Lui seduto sul divano con un bambino di due anni sulle gambe,impegnato in varie smorfie ed il bimbo ride.
La sua risata ricorda quella di alessandro.

"Il tuo sorriso é bellissimo" non mi ero accorta che mi stava guardando.
Ricambio con un semplice bacio.
Ad un certo punto sentiamo un rumore provenire dal salotto,come un qualcosa di vetro caduto per terra.
Alessandro sobbalza dal letto e preccupati usciamo dalla stanza,correndo verso il salotto.
Ci scontriamo in Alessia e Francesco che come noi sono spaventati.
Alessia mi guarda interrogativa ed io annuisco sorridendo.
In men che non si dica mi salta addosso ridendo e stritolandomi in un abbraccio.
"Aia aia",riescoa dire tra un abbraccio e l'altro.
Francesco e Alessandro si sono dati una pacca sulla spalla ed un abbraccio...i soliti maschi.
"Ancora non é sicuro ehh"
Dico mentre abbraccio Francesco.
"Sicuro o non sicuro sono contento per voi" esclama Francesco.
Sorrido ed entriamo in salotto.

POV'S ALESSIA...
Lorenzo riccardo e alessio,appresa la notizia, abbracciano Alessandro e Giorgia.
Io e francesco ci guardiamo sorridendo.
"Si ma ora datemi scopa e paletta che i pezzi di vetro non si raccolgono da soli" dice riccardo.
"Eh se tu e alessio non vi foste messi a ballare come due dementi per il salotto,forse ora il vaso sarebbe ancora intatto"
Scoppiamo tutti in una risata e alessio é tutto rosso per l'imbarazzo.
"Scusate i nostri spiriti ballerini non si sono regolati" dice ridendo e guardando riccardo,anche lui imbarazzato.
"Tranquillo tanto non credo che mamma si ricordi di quel vaso" esclamo ridendo.

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