capitolo 41

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POV'S FRANCESCO..
"Sicura??non vuoi che ti riaccompagni a casa?" le chiedo entrando in stanza.
"Sisi,tranquillo ho gia avvisato giorgia,voglio solo andare a dormire,sono stanchissima" dice buttandosi a peso morto sul letto.
Sorrido per il gesto buffo e la sua facccia visibilmente stanca.
In effetti sono le 2:30 del mattino,un pò stanco lo sono anche io.
Dall'armadio prendο una felpa lunga ed un pantalone da ginnastica.
"No dammi solo la felpa" dice sorridendo e poi dileguandosi i bagno.
Mi stendo sul letto e ripenso alla serata magnifica che abbiamo passato.
Quel posto,quelle stelle e poi quella canzone,tutto meraviglioso.
E pensare che fino a stamattina,tutto mi sembrava grigio,poi é tornata lei e mi ha ristravolto la vita.
"Il bagno é libero,puoi entrare"
Esce dal bagno, se ci fosse alessandro credo che mi ucciderebbe e mi farebbe uscire di casa.
La felpa le arriv a metà coscia e lascia intravedere le sue lunghe e magre gambe,neanche me le ricordavo cosí.
"S-sicura di non voler un pantalone?" chiedo cercando di fare il disinvolto e di mantenere la calma,cazzo a Pierò datté na regolata.
"No grazie,non credo farà freddo" dice stendendosi sul letto,con sguardo stanco ed un leggero sorriso.
Annuisco ed entro in bagno.
Mi do una rinfrescata,metto il pantalone del pigiama ,ed esco dalla stanza.
"E tu non hai freddo??" dice ridendo e squadrando il mio petto nudo.
"No,non credo farà freddo" dico imitando la sua voce e quello che ha detto prima facendo un pò il permaloso.
Ride come una bambina.
"Ammazza,mi imiti proprio bene,da oggi posso chiamarti francesca" dice ridendo ancora.
La raggiungo sul letto e mi butto su di lei,quasi schiacciandola.
"Aiaaaa" dice ridendo con la faccia schiacciata dal mio petto.
Mi alzo e mi stendo accanto a lei che fa una smorfia,aggiustandosi i capelli.
"Cosí impari" dico ridendo e con faccia trionfante.
"Scemo" dice dandomi uno schiaffo sulla pancia.
Rido e le do un bacio sulla fronte.
"É tardi,buonanotte" concludo.
Alziamo le coperte e ci infiliamo sotto,gia al caldo,poi si poggia al mio petto e baciandolo mi dice "buonanotte amore mio,grazie per la serata" .
Le accarezzo la schiena coperta dalla felpa, e pian piano sento il suo respiro sul mio petto farsi piú pensante e regolare.
Credo proprio si sia addormentata.
Lentamente mi addormento anche io.

Sono nel Salotto del mio appartamento,tutto attorno a me é distrutto.sedie rotte,libri per terra e vetri mi circondano,cerco di capire cosa sia successo,ed improvvisamente alessia é li sul divano,con la testa bassa e le mani sul viso "alessia" pronuncio.
Alza il viso spaventata, lacrime miste a nero le rigano il volto.
Si alza dal divano e corre verso la porta della camera.
La seguo preoccupato.
"Alessia" la chiamo quando la vedo seduta sul letto con le gambe incrociate e la testa fra le mani.
Non risponde.
La guardo ancora e la richiamo.
Improvvisamente alza la testa ed urla "BASTAAAAAAA"

Mi alzo di scatto.
Nel buio della notte.
Il battito accelerato il respiro affannato e il sudore mi fanno capire che é stato solo un incubo.
"Cos'é successo?" alessia apre la luce affianco al comodino,spaventata.
"Niente tranquilla,un brutto sogno" le dico alzandomi dal letto turbato.
L'orologio sulla parete del salotto segna le 4:25.
Mi dirigo in cucina e prendo il pacchetto di sigarette sul tavolo.
Metto una sigaretta in bocca e la accendo,aspirando lentamente il fumo cosí che faccia il giust'effetto.
"Tutto ok?" alessia é sul ciglio della porta preoccupata.
Annuisco inspirando un altra volta il fumo e poi facendolo uscire dal naso.
"Spegni quella sigaretta" mi dice avvicinandosi con la voce impastata dal sonno.
"Ho quasi finito,torna a letto" dico avvicinandomi a lei tranquillo.
"Spegnila che fa male" continua cercando di prendere la sigaretta.
Scuoto la testa in segno di disapprovazione.
Incrocia le braccia al petto.
"Allora fammi fare un tiro" é tosta anche quando é assonnata.
Mi arrendo e spengo la sigaretta.
Fa un mezzo sorrisetto in segno di vittoria ed esce dalla cucina.
Bevo un bicchiere d'acqua,cercando anche di scacciare quelle immagini dalla mia mente.
Chiudo tutto ed entro nella mia stanza.
La luce del comodino della parte di alessia é ancora accesa,mentre lei dorme profondamente.
Mi stendo di fianco a lei e la osservo.
Una mano é vicino al suo petto mentre l'altra é sul mio cuscino.
intreccio la mia mano alla sua e accarezzo le nocche con le dita.
Inspiro il suo profumo di cocco che si mischia al profumo di lavanda delle lenzuola.
Osservo il suo viso e sorride nel sonno, quant'é bella.
Prendo il cellulare dal comodino e le scatto una foto.
É la foto piú bella di questo mondo.
La metto come sfondo,in modo da poterla ricordare sempre cosí.
Quella sua espressione, sorridente e beata.
Chissà cosa starà sognando.
Sono le 4:50 del mattino,domani mi tocca la prima giornata di lavoro.
Sarà dura,dovrò svegliarmi presto cosí chiudo gli occhi cercando di addormentarmi.

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