Capitolo 3 - Arrivo

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Passo' almeno una mezz'ora che a me sembro' un'eternità. Ad un certo punto, la velocità comincio' a diminuire, fino a fermarsi del tutto. Aprii gli occhi e mi ritrovai in un bosco, non tanto fitto. Tutti quei colori mi affascinavano. In Paradiso, l'unico colore era il bianco rosastro. Qui invece c'erano tutti i colori messi insieme. Mi ci volle un po' per abituarmici. Poi, mi guardai il corpo. Le mani, le gambe, i piedi, i capelli... Finalmente avevo un corpo, ero formata da materia. Di colpo tornai alla realtà è mi girai, cercando Alex e Shara. Erano dietro di me che, esattamente come avevo fatto io, si esploravano. Poi, Alex mi guardo' e sorrise. Mi stupì la spontaneità di quel gesto.
- Allora, come è andato il viaggio? Ti sei divertita? -
- Diciamo che "divertita" non sia proprio il termine adatto. - dissi, scoppiando a ridere. Rimasi stupefatta dalla mia voce. Era melodiosa ma forte.
- Dobbiamo andare a casa - disse Shara con tono deciso. La sua voce era bellissima, sottile ma sicura. Anche il suo corpo era bellissimo: alta, snella, capelli biondi e bellissimi occhi verdi. Alex invece era alto, muscoloso e con capelli mori arruffati. I suoi occhi erano di un nocciola acceso.
- Si, hai ragione. - disse Alex. Ci incamminiamo verso la fine del bosco e, arrivati sulla strada, notammo una GIP blu scuro. Alex tiro' fuori dalla tasca una chiave e aprì la portiera.
- Sai guidare? - chiesi come una bambina piccola.
Lui scoppio' in una risata fragorosa.
- Cos'è, non ti fidi di me? Stà tranquilla, mi sono preparato. Ti assicuro che arriverai a casa salva - risi anch'io. Continuammo il viaggio in silenzio, ognuno osservando fuori dal finestrino. Quei paesaggi erano stupefacenti, diversi ma simile tra loro.
- Ma dove siamo? - chiesi ad un certo punto. Vidi dallo specchietto davanti che Alex stava sorridendo.
- Sardegna - rispose Shara - ti piace? -
Voltai di nuovo lo sguardo verso il finestrino e davanti a me vidi una distesa di acqua azzurra. Il mare.
- Io... La adoro! - dissi sopraffatta dall'emozione.
- Non ti affezionare troppo Ev, non resteremo qui tanto a lungo. - Alex aveva un tono serio, ma nella sua voce si sentiva un punta di sarcasmo.
Dopo cinque minuti finalmente arrivammo. Scendemmo dalla macchina e mi guardai intorno. Era una via isolata, un pó lontana dal resto.
"Posto perfetto per passare inosservati" pensai. Shara tiró fuori dalla tasca sgualcita del vestito una chiave e la infiló nella serratura. Era un edificio di 2 piani, ma Alex mi spiegó che il primo non era abitato e che il secondo era tutto per noi. La porta si aprì con un cigolio e salimmo le scale che portavano al secondo piano. Di nuovo Shara aprì una seconda porta e finalmente ci ritrovammo nella nostra nuova casa.

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