Capitolo 1 -IL SOGNO-

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Sono in centro a Los Angeles con la mia migliore amica Scarlett a fare shopping, come sempre del resto, quando ad un tratto noto tra la folla una persona conosciuta. Cerco di vedere meglio chi è e, O MIO DIO, è Dylan O'brien, sta cercando di nascondersi nella sua felpa nera per non essere riconosciuto, tiene perfino lo sguardo rivolto a terra per non farlo incrociare con quello di qualcun'altro. Cerco di non perderlo di vista ma il mio intendo viene interrotto dalla suoneria del mio cellulare.

E ora chi è?

Guardo e..ovvio, chi poteva essere altrimenti, mio fratello Ethan, quanto lo odio in questo momento. Arrabbiata non gli rispondo.

Non faccio nemmeno in tempo ad alzare lo sguardo dal cellulare che qualcuno mi viene addosso facendomi cadere. Mi rialzo ancora più infuriata di prima, pronta per prendere a sberle quell'idiota che mi ha fatto cadere, sto per iniziare ad insultarlo quando mi accorgo che era lui, si insomma, proprio lui. DYLAN O'BRIEN.

Lui si scusa come minimo 10 volte, nonostante io continui a dirgli che non ha importanza, e per farsi perdonare mi invita a mangiare un gelato e ovviamente io non me lo faccio ripetere due volte e accetto subito con un sorriso a trentadue denti senza pensarci troppo.

Ehi, ma dov'è Scarlett? Ero talmente presa da Dylan che l'ho persa di vista. Fortunatamente mi arriva un suo messaggio dopo poco dove mi avvisa di essere tornata a casa perché doveva studiare.

A risvegliarmi dai miei pensieri è proprio lui che mi inviata ad andare al chiosco dei gelati, io ho scelto i gusti nutella e bacio, sono troppo golosa, e lui ha scelto semplicemente fragola. Dopo aver preso il gelato mi invita al suo meet&greet al quale mi chiede di accompagnarlo. Accetto subito, insomma, quando mi ricapita una cosa del genere?!

La sera è arrivata subito e io decido di indossare una maglietta semplice nera a maniche corte con sopra una camicia a scacchi rossa e nera, dei jeans a vita alta e per finire in bellezza le mie amatissime Vans nere, non potrei uscire di casa senza di loro. Per quanto riguarda il trucco metto una sottile linea di eyeliner, del mascara, del blush e un rossetto rosa, non amo i trucchi pesanti.

Una volta pronta, mi incammino verso il luogo dell'evento, arrivo davanti ad un enorme e meraviglioso edificio, circondato da un giardino pieno di rose. Ad aspettarmi all'entrata di questo edificio, indovinate un po' chi c'è? Ovviamente il mio amato Dylan. Appena mi vede mi viene incontro, mi prende per mano e mi
porta al suo camerino, mi fa accomodare e mi offre qualcosa da bere. Mentre stiamo chiacchierando, inizia a raccontami della sua vita, fino a che noto che si sta avvicinando sempre di più a me..sento il suo respiro caldo sulla pelle, le nostre labbra si stanno per sfiorare quando un rumore fastidioso ci interrompe.

Ma aspetta..io conosco questo suono, LA SVEGLIA!!

Mi sveglio di soprassalto, maledetta sveglia. Hai rovinato tutto.

Dopo pochi minuti passati nel letto a riflettere su quel meraviglioso sogno, sarebbe stato troppo bello se fosse stato vero, e a maledire quell'oggetto, chi sa chi ha avuto la brillante idea di inventarlo, non aveva altro da fare?, decido di alzarmi, anche perché devo andare a scuola, e a meno che non voglia perdere l'autobus devo sbrigarmi.

Prendo il cellulare e guardo l'ora, CAVOLO! SONO LE 7.15 E IO HO L'AUTOBUS AI 35.

Corro in bagno e mi faccio una doccia veloce, prendo le prime cose che mi capitano dall'armadio, un paio di jeans strappati e un maglioncino grigio, mi trucco con un filo di mascara per sembrare decente e mi precipito al piano terra. Guardo l'orologio e sono le 7.30, ho solo 5 minuti per arrivare in tempo. Saluto la mia amata mammina e corro alla fermata dell'autobus, per mia fortuna sono arrivata in tempo. Non avevo intenzione di arrivare in ritardo pure oggi. Eh già, la puntualità diciamo che non è il mio forte, ma ci sto lavorando, davvero.

SPAZIO AUTRICE

Hey guys! Questa è la mia storia! Alla fine di ogni capitolo cliccate una stellina e scrivete un commento così so se questa storia vi entusiasma! Grazie mille! Silvia :)


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