Capitolo 9 -RICORDI-

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Dopo quel complimento di Cameron, abbiamo iniziato a parlare del più e del meno, ridendo come dei matti. Mi dispiace averlo giudicato male la prima volta che l'ho visto perché è davvero un ragazzo simpatico.

"Si Allison, ma oltre ad essere simpatico devi ammettere che è anche figo! Ma io dico, hai visto quegli occhi?! E quel sorriso?! Per non parlare dei suoi addominali.." dice quell'odiosa e fastidiosa vocina che mi ritrovo in testa, una più simpatica no eh? No.

"SPARISCI MOLLY!" la zittisco, si esatto la mia coscienza ha un nome, qualche problema?

A risvegliarmi dai miei pensieri e dalla discussione con la mia coscienza è Cameron che mi chiede di andare da Starbucks a prendere due frappuccini.

FRAPPUCCINO! FRAPPUCCINO! F-R-A-P-P-U-C-C-I-N-O! IO AMO IL FRAPPUCCINO!

Oddio, quante volte l'ho ripetuto? Vabbe non importa, lui è la mia ragione di vita e quindi è necessario ripeterlo così tante volte.

"Cameron, ovvio che mi va, non potevi rendermi più felice di così, io amo i frappuccini!" dico euforica, sembro una bambina a cui hanno appena dato del cioccolato.

Vedo Starbucks in lontananza e inizio a correre.

"Heii aspettami!" grida Cam ridendo e iniziando a inseguirmi, si ho deciso di chiamarlo così perché non trovo giusto il fatto che lui possa chiamarmi 'Ally' e io invece no.

Mi sta per raggiungere, inizio allora a correre più veloce ma a causa dei lacci della scarpe slacciati inciampo e cado. MALEDETTI LACCI!

Non ho nemmeno il tempo di alzarmi che in un batter d'occhio mi ritrovo Cam sopra di me. I nostri visi sono a pochi centimetri di distanza. Ci guardiamo per qualche secondo e poi noto che sposta lo sguardo sulle mie labbra. Inizia ad avvicinarsi pericolosamente, i nostri respiri si sono uniti in uno unico, come se io e lui in questo momento fossimo una cosa sola. Si sta avvicinando sempre di più e per quanto lui sia davvero carino sento che non è il momento giusto.

"Heihei, c'è un frappuccino che mi sta aspettando!" grido scivolando via dal suo corpo.

La faccia imbarazzata e scioccata di Cameron in questo momento è EPICA! Dire che c'è rimasto di merda è poco. Un po' mi dispiace, o forse nah. Cosa si aspettava? Lo conosco da troppo poco tempo.

"Sei proprio una stupida! Ma lo hai visto poverino? Guardalo che cucciolo e tu non lo baci neanche."

"ZITTISCITI!" dico a Molly. Mai una volta che mi lasci in pace, che nervi!

Mi rimetto nuovamente a correre verso Starbucks ma mi fermo immediatamente, non voglio trovarmi nella stessa situazione di prima. Cameron nel frattempo mi raggiunge, entriamo nel locale e ordiniamo i nostri frappuccini. Quando andiamo alla cassa, insiste tanto a pagare e non ho nemmeno la possibilità di obiettare. Lo ringrazio allora dandogli un bacio sulla guancia e lui arrossisce. Che tenero! Aww!

Decidiamo di bere le nostre bevande sui tavolini all'esterno, con una giornata soleggiata come questa non ha senso stare all'interno e perdersela.

Ad un certo punto vedo Cam che inizia a bere la sua bevanda velocissimo e mi guarda con occhi di sfida.

AH, MA ALLORA VUOI LA GUERRA? E GUERRA SIA!

Nessuno batte Allison Smith nel bere velocemente i frappuccini. NESSUNO!

Inizio a bere il più veloce possibile raggiungendo il mio obiettivo: VINCERE.

Cameron appena appoggio il bicchiere mi guarda e inizia ridere, ma non ne capisco il motivo. Cosa c'è che non va? Sono forse sporca in faccia?

"Cos'hai da ridere scemo?" gli domando curiosa.

"Ti ho fatto un video" dice scoppiando in una risata ancora più sonora.

"CAMERON DALLAS! INIZIA A CORRERE!"

Lui si alza immediatamente e corre in direzione della spiaggia. Io lo seguo ridendo come una deficiente e tutte le persone attorno a noi ci guardano sorridendo.

Ad un certo punto non sento più sotto ai piedi l'asfalto ma bensì qualcosa di morbido, la sabbia. Wow, è la prima volta che calpesto la sabbia di Los Angeles.

Al contatto con essa mi blocco e iniziano a riaffiorarmi alla mente i ricordi.

"Ti sei già arresa?" sento Cam urlare ma non gli do ascolto.

Inizio a fissare l'oceano, lo guardo attentamente, ma non è il MIO oceano, quello che mi fa sentire spensierata. Questa massa immensa di acqua mi fa solamente essere triste, mi fa ricordare Lucas e Scarlett, mi fa pensare a tutti i momenti belli passati là. Una lacrima mi riga il viso, la asciugo subito, non voglio che lui mi veda piangere.

"Ally, che succede?" sento la sua voce preoccupata.

Troppo tardi, si è accorto di tutto, l'unica che non si è accorta di averlo avuto a fianco sono io.

"Ehm..nulla"

"Coraggio, lo so che c'è qualcosa, parlamene. Di me puoi fidarti"

Non so perché ma sento che posso fidarmi davvero ma non voglio scoppiare in lacrime davanti a lui.

"Dai forza vieni, andiamo a sederci laggiù su quella panchina."

Annuisco solamente e ci dirigiamo verso quella panchina rivolta verso la spiaggia. Ci sediamo e Cameron inizia a guardarmi.

"Allora? Cos'è successo? Sembravi felice prima. Ho fatto qualcosa che non va?" mi chiede togliendo quel fantastico sorriso.

"No Cam, no. Tu non centri nulla. La colpa è di questo posto, mi ha fatto venire in mente un sacco di ricordi. Mi mancano Lucas e Scarlett, mi mancano da morire, mi sento vuota e persa senza di loro, l'unico che in questi giorni mi ha fatto sorridere davvero sei stato tu e ti ringrazio un sacco per questo. Poi mi manca la mia città, Sydney. Mi manca il mio oceano, il posto che amo di più in tutto questo mondo, mi manca la mia casa, la mia altalena, quella che usavo da piccola e che usavo ancora prima di venire in questo posto, mi manca la mia stanza. Mi manca tutto. Odio Los Angeles." l'unica cosa che riesco a fare pronunciando queste parole è piangere, come avevo previsto del resto.

Cameron resta ad ascoltarmi tutto il tempo e alla fine mi abbraccia. È un abbraccio pieno di affetto, che mi fa sentire al sicuro.

Appena ci stacchiamo mi guarda negli occhi e mi asciuga le lacrime.

"Shh, non piangere. Ci sono qua io ora."

Non poteva dirmi parole migliori, avevo proprio bisogno di sentirmelo dire.

"E poi, non puoi coprire di lacrime questi occhioni dolci. Non me n'ero mai accorto ma, hai degli occhi stupendi." dice abbassando lo sguardo.

Mi sfugge un piccolo sorriso e senza pensarci due volte lo riabbraccio. Lui ricambia l'abbraccio stringendomi ancora più forte a sé. Quanto vorrei che questo abbraccio durasse in eterno.

SPAZIO AUTRICE:
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-Silvia-Arianna-Giorgia-Klaudia-

Il profumo dell'oceanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora