Salgo sull'autobus e noto il mio migliore amico Lucas seduto con la testa appoggiata al finestrino e le cuffiette nelle orecchie. Ehi, aspetta..STA DORMENDO! Prendo immediatamente il cellulare dalla tasca dei jeans, gli scatto una foto e la posto su Facebook. Appena la vedrà farò una brutta fine, ma ne vale la pena.
Quando siamo ormai davanti a scuola lo sveglio e lui mi insulta per quello che ho appena fatto, anche se, a dir la verità, dovrebbe ringraziarmi dato che altrimenti sarebbe arrivato chi sa dove. Insieme poi ci avviamo verso il cortile della scuola. Appena metto piede dentro al cancello qualcuno mi salta addosso abbracciandomi. Io quell'abbraccio lo conosco, è l'abbraccio confortante e pieno di affetto di Scarlett, LA MIA SCARLETT. Quanto mi è mancata la mia migliore amica, si esatto MANCATA, è tornata ieri dall'America, era andata dai suoi parenti. Senza di lei mi sono sentita vuota.
A rovinare questo bellissimo momento è il mio stomaco che inizia a brontolare, decido quindi di andare alle macchinette per cibarmi.
"Ragazzi, mi accompagnate alle macchinette che non ho fatto colazione?" dico facendo gli occhioni dolci e il labbruccio.
"Sempre colpa della tua puntualità eh?" ride Lucas.
"Sei sempre la solita! Andiamo dai" scherza Scarlett.
Iniziamo a ridere e andiamo verso le macchinette.
Quando passiamo davanti ai bagni maschili, sento delle grida di un ragazzo chiedere aiuto.
"Lucas! Scarlett! Sentite queste urla, andiamo a vedere cosa sta succedendo."
Senza esitare un secondo in più apro la porta del bagno. La scena a cui sto assistendo è orrenda e per poco non svengo. Ethan è steso a terra con il sangue che gli cola dal labbro inferiore e dal naso, addosso a lui che lo picchia c'è un ragazzino basso e cicciotto. Vorrei tanto tirare fuori tutta la rabbia che c'è dentro di me..ma non ci riesco. Chiudo un secondo gli occhi e una lacrima percorre il mio viso. Il mio piccolo Ethan viene picchiato da un lurido ragazzino e io non riesco a reagire, mi sento inutile. Riapro gli occhi e vedo una scena che desideravo con tutto il mio cuore accadesse. Vedo un Lucas incazzato che allontana il bulletto dal mio fratellino dicendogli di non provare mai più ad avvicinarsi ad Ethan altrimenti se la sarebbe vista con lui.
Scarlett nel frattempo è corsa a chiamare la preside.
È proprio in questi momenti che mi accorgo di avere dei migliori amici da sogno. I MIGLIORI. Senza dover dire una sola parola mi hanno aiutata come nessuno avrebbe saputo fare.
Dopo questo avvenimento inaspettato ci rechiamo nelle nostre rispettive classi. Io ora ho matematetica, la mia peggior nemica. VI PREGO QUALCUNO MI AIUTI! Per quanto io mi impegni e cerchi di capire questa materia, la mia mente la rifiuta e non ce ne vengo fuori in nessun modo. È già tanto se a fine anno mi ritrovo un 6 tirato.
Finalmente dopo 5 strazianti ore, in cui la mia pancia ha continuato a brontolare dato che non ho mangiato niente per colpa di quel ragazzino..quanto lo odio, nessuno può toccare Ethan, esco da quest'edificio che tutti gli adolescenti detestano.
Appena esco da scuola, con mia sfortuna, noto che piove e anche molto. FANTASTICO! Non ho nemmeno un ombrello, come sempre del resto. Guardo subito l'ora sul telefono e mi accorgo che manca un minuto all'arrivo dell'autobus. CAVOLO! Corro in direzione della fermata quando lo vedo passarmi davanti.
Perfetto ho perso l'autobus! Quanto posso essere sfigata?!
Decido quindi di chiamare i miei genitori per farmi venire a prendere, prendo il telefono in mano, questo si illumina e poi si spegne. Meraviglioso! Ci mancava anche questo! Stupidi I-Phone che tengono poca batteria! In questo momento provo un odio profondo nei confronti del mio I-Phone.
Mi incammino verso casa, prevedo 20 minuti schifosi e noiosi.
Sono quasi davanti a casa, mancano pochi metri. Sento un rumore dietro a me e non riesco nemmeno a girarmi che mi ritrovo completamente fradicia! Grandioso! Una macchina è passata su una pozzanghera e mi ha lavata! Non poteva andare peggio di così.
Arrivo finalmente davanti a casa e per fortuna nessuno mi ha visto. Apro la porta e grido:"Heii sono a casaa!!". Chiudo la porta alle mie spalle, tolgo le Vans e le lascio sul tappetino all'entrata, mi volto e vedo i miei genitori con una faccia strana. Io li guardo con faccia interrogativa.
"Allison, ti dobbiamo parlare." mi dice mio padre.
In questo preciso istante la mia mente sta vagando per mete incomprese, tra mille pensieri, domande, paure..
..e ora che sta succedendo?
SPAZIO AUTRICE
Heii guyss! Vi piace la storia?? Speriamo di sii :)
-Silvia-Arianna-Giorgia-Klaudia-
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Il profumo dell'oceano
Fanficlei: Allison Smith, ragazza sedicenne australiana, solare e molto timida; ama immergersi nello splendido mondo della lettura e della musica, stando lontana da tutti i problemi che la circondano. Passa molto del suo tempo libero chiacchierando e dive...