capitolo 5-UN INCONTRO INASPETTATO-

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Il giorno seguente mi sveglio a causa dei raggi del sole che entrano dall'enorme finestra di camera mia.

Camera mia è molto grande, le pareti sono tutte bianche con un enorme specchio su una di esse. Amo i vestiti e sceglierli con accuratezza, quindi questo specchio fa proprio al caso mio. Su un'altra parete c'è appunto una grande finestra che si affaccia sulla strada. QUANTO MI MANCA IL MIO OCEANO! Il mio letto è da una piazza e mezza e a fianco ad esso c'è un piccolo comodino. Sfortunatamente non ho più la mia fantastica cabina armadio, ma in compenso ho un grande armadio dove ci stanno tutti i miei vestiti, o almeno lo spero, dato che ieri non ho sistemato nulla. Inoltre ho anche un bagno tutto mio dove posso rilassarmi in pace senza che nessuno venga a disturbarmi.

Con molta fatica, nonostante siano le 10 di mattina passate, mi alzo dal letto e mi stiracchio. La mia pigrizia è a livelli elevati, eh già. Prendo il mio telefono e noto che Lucas e Scarlett mi hanno risposto.

*Mi manchi un sacco anche tu Ali! Divertiti, ci sentiamo questa sera <3 -Scarlett*

*Non sai quanto mi manchi <3 io e Scarli ti chiamiamo questa sera. Ti voglio bene <3 -Lucas*

OH, QUANTO VORREI ESSERE LI CON LORO. NON VEDO L'ORA CHE SIA STASERA! Senza accorgermene mi scende una lacrima.

Dopo aver bloccato nuovamente il telefono vado con la lentezza di un bradipo verso il bagno e mi faccio una doccia calda e rilassante. Finito ciò vado allo specchio per asciugarmi i capelli e truccarmi, mi guardo e sembro un panda. Ieri sera non ho tolto il trucco e ora è colato su tutta la mia faccia. Prendo delle salviette struccanti e lo tolgo, mi asciugo i capelli e infine rimetto un filo di mascara.

Esco dal bagno dopo 15 minuti. Apro la valigia e butto tutti i vestiti sul mio letto, li sistemerò più tardi. Decido di mettere un paio di jeans corti a vita alta, una maglia bianca con la scritta OBEY in nero, una bandana nera in testa e le mie Vans ai piedi. Finito di vestirmi, decido di scendere per fare colazione.

Apro la porta della mia stanza e mi scontro subito con qualcuno, indovinate un po' chi è? Esatto, Ethan. Sento qualcosa di caldo sulla pancia e noto che è caffè, quello che mio fratello mi stava portando in camera. La mia scocciatura nei suoi confronti svanisce all'istante, aww che dolce il mio piccolo fratellino, quanto posso volergli bene.

In ogni caso se il buongiorno si vede dal mattino, questa non sarà una delle migliori giornate.

Ringrazio Ethan per il pensiero con un bacino sulla guancia e corro nuovamente in camera per cambiarmi. Indosso una maglia uguale a quella di prima solamente bordeaux con la scritta OBEY in bianco, decido quindi di cambiare anche la bandana nera e metterne una bordeaux, in tinta con la maglia.

Dopo essermi cambiata corro giù dalle scalee vado in cucina dove faccio colazione in fretta e furia; oggi voglio andare un po' sullo skateboard e se non mi muovo non avrò abbastanza tempo da dedicargli. Finito di mangiare avverto mia mamma che sarei uscita, afferro al volo le chiavi e il cellulare e li infilo nella tasca dei jeans.

Mi avvio verso il centro sfrecciando sulla mia tavola e chiedo ai passanti indicazioni per poter arrivare alla rampa e, una volta arrivata, faccio del mio meglio per non fare figuracce già il primo giorno. La gente qui non è poca, soprattutto a quest'ora, i ragazzi hanno tutti dai 12 ai 20 anni circa, almeno credo. Cerco la rampa meno affollata e inizio a fare qualche evoluzione, non troppo complicata, non voglio farmi notare.

Sono concentrata per dare il meglio di me quando ad un tratto il mio fianco destro si scontra con qualcosa che in primo momento non riesco a riconoscere dato che in meno di un secondo l'odore dell'asfalto misto a quello del sangue, che penso sia mio, mi invade le narici.

PERFETTO!

Missione non facciamoci notare: FALLITA.

Missione non fare figuracce: FALLITA.

Bel primo giorno insomma..ma..tralasciando questo..

Chi è quell'idiota che si è schiantato addosso a me?

SPAZIO AUTRICE

-Silvia-Arianna-Giorgia-Klaudia-

Il profumo dell'oceanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora