Capitolo 24

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Bip bip bip bip bip. Apro gli occhi e vengo accecata dalla luce del giorno, finalmente riesco a capire dove mi trovo, in un ospedale, sono ricoperta da delle fasciature e bende.
Tutto tace, tranne questo diavolo di Bip.

Vengo accecata nuovamente da una forte luce, questa volta artificiale, non riesco a sentire nessun rumore, nemmeno quel bip, non riesco a muovermi, faccio molta fatica a respirare.
Tutto tace.

Riapro gli occhi questa volta non c'é nessuna luce è tutto buio, mi sento le gambe e le braccia pesanti, la testa che mi pulsa e ho freddo, sono congelata, ho sete, ho molti dolori cosparsi per tutto il corpo
«mmhh..» riesco a dire, per il malore che mi affligge nel corpo
«Ana?» dice una voce «Ana!! sei sveglia, finalmente» mi abbraccia, accende la luce e i miei occhi si chiudono per pochi secondi, quando finalmente mi abituo alla luce, vedo un ragazzo bello, molto bello, una specie di Dio.
«come stai piccola?» mi chiede
«e tu chi sei?» chiedo al ragazzo carino
«come chi sono» dice deluso, poco dopo gli iniziano a scendere delle lacrime, parecchie.
«Non ti ricordi del mio viso?» insiste, asciugandosi il volto, gli occhi rossi e gonfi
«Sei bello, ma non so chi sei» mi sento in imbarazzo ma ho di meglio a cui pensare, non è il momento adatto di provare vergogna
Arrossisce per pochi secondi, e poi inizia nuovamente a piangere
«non ricordi il nome del tuo ragazzo?» mi chiede
«Se non sbaglio José, ma non mi ricordo per nulla il volto» dico
«José???» dice disperato e disgustato
«non si chiama José?» chiedo incarcando un sopracciglio, che stranamente mi fa male
«No, sai come ti chiami tu?» insiste confondendomi le idee
«mi hai chiamata Ana prima se non sbaglio» rispondo astutamente
«intendo il tuo nome completo» mi corregge lui
«Analaura?» dico sperando di aver detto la cosa giusta
«il tuo nome é Anastasia» mi dice lui dolcemente
«ah, ok» «e sei fidanzato?» gli chiedo
«si» dice seccamente
«ah» dico delusa «e con chi? con miss America?» dico un po ingelosita
«ad essere sinceri con Miss Universo» mormora vantandosi.
Questo ragazzo mi ha colpita da subito, da appena ho aperto gli occhi, e pensare che non potrá essere mio mi strugge, in lui ho visto qualcosa di speciale, che mi ha colpita fin da subito. Ma la domanda vera è, se è fidanzato cosa ci fa qui? E soprattutto chi è, un mio amico?
«fortunata» dico con un pizzico di invidia «la conosco per caso?» domando con interesse
«oh si che la conosci e piuttosto bene, siete come la stessa persona, quasi sorelle...» sorride lui, e non riesco a non ricambiargli quel sorriso smagliante e lucente
«ah, capisco. Sei il fidanzato di Kate... comunque ora vorrei tornare a dormire» dico come per cacciarlo dalla stanza.
Fa una strana espressione e poi sbotta «certo, io intanto avviso i dottori del tuo risveglio» si alza dalla sedia
«aspetta...» lo fermo e lui si volta di nuovo verso di me, rimane in silenzio per farmi parlare «cosa mi é successo esattamente? perche sono qui, in ospedale?» domando ansiosa di sapere
«meglio se te lo dico dopo, intanto riposati...» mormora con uno sguardo da rimprovero
«no ti prego dimmelo» insisto io
«dormi Anastasia» e se ne va... senza nemmeno dirmi nulla, lasciandomi letteralmente nel dubbio di come sia finita qui in questo luogo di malati, che tizio il tipo di Kate, bello e comanda a bacchetta, con tutte queste informazioni mi gira la testa... Ma scivolo in un sonno profondo.

Mi sveglio accompagnata da una lista di dolori e il ragazzo carino di Kate che dorme su di me, scrollo il braccio dove ha la testa appoggiata e lo sveglio
«Buongiorno» dico con un po di vergogna
«Hei buongiorno»  dice lui assonnato
«hai dormito bene?» chiedo ridacchiando e poi fermandomi per il dolore alle costole
«non direi molto bene e tu?» domanda impaziente di sapere come sto
«apparte i dolori che mi trafiggono il corpo si» «ma la tua ragazza? cioè la mia Kate? dov'è?» gli chiedo, sono proprio ansiosa di rivederla
«Anastasia, c'è una cosa che devo dirti» ignora la mia domanda riguardo Kate, mi sembra preoccupato «la mia ragazza di cui ieri ti parlavo, non é ne tua amica ne tua sorella, ne Kate, miss universo, la mia fidanzata, sei tu!!!» dice guardandomi con occhi sinceri e brillanti, quei occhi che non avevo fatto caso a quanto sono belli, di un colore stupendo e assolutamente unico, occhi grigi, ad essere sincera non credo di aver mai visto un ragazzo con gli occhi grigi, e sono davvero felice di vederli nel mio ragazzo, da quanto dice...
«e perche non mi hai detto da subito che sei il mio ragazzo?» domando
«beh volevo vedere se ti ricordavi di me, ma a quanto pare no...» abbassa gli occhi
«capisco, ma ci sei solo tu?» gli chiedo
«no, da quando sei qui ti sono venuti a fare visita un bel po di persone, ma tua madre e il tuo patrigno non sanno nulla dell'incidente»
«ah, ti dispiacerebbe spiegarmi come sono arrivata fin qui?» gli dico spazientita
«un incidente d'auto» sospira lui chiudendo gli occhi
«Davvero? come è successo?» dico io impaurita
«eri a lavoro, Richard un tuo collega ti aveva offerto una sigaretta e tu hai accettato, io casualmente ero li e quando ho visto quella scena mi sono arrabbiato con te e subito dopo ho picchiato Richard, mentre lo stavo massacrando di botte ho sentito un clacson e subito dopo uno schianto, quando mi sono voltato ti ho vista per terra, eri sotto una macchina, sono corso a prenderti e ti ho portato piú veloce possibile qui, avrei chiamato un ambulanza ma ci avrebbe messo troppo tempo, cosí ho rubato le chiavi di Richard e ho preso la sua auto» dice tutto cosí infretta, non ne capisco il motivo, ma non riesco a guardarlo negli occhi, se sono qui è colpa sua, del mio "ragazzo", che tra l'altro non ne ricordo neanche il nome, e poi Richard, chi diavolo è? Un mio amico? E perché volevo una sigaretta?
«puoi dirmi il tuo nome?» gli domando
«Christian Grey» mi dice
«Christian Grey vorrei dormire un po» gli dico, mi tiro su le lenzuola e lui mi risponde
«certo, scusami» e sento i suoi passi diventare sempre piú lontani, appena non sento piú nessun rumore scoppio in un pianto esagerato, mi sento sopraffatta
«Ana» sento di nuovo la voce di Christian, merda e ora? Non era andato via? cosa faccio, non puó sentirmi piangere
«si Christian?» dico facendo finta di essere tranquilla
«se vuoi piangere ti prego fallo su di me» mi tolgo la coperta dalla testa e scopro il mio volto gonfio e rosso dal pianto «ti prego» continua lui, torna a sedersi vicino a me e mi abbraccia talmente forte da farmi ricordare che ho un paio di costole rotte e che gli antidolorifici non mi fanno proprio nulla, da farmi sentire il suo cuore battere sul mio petto pieno di lividi, io ricambio l'abbraccio con il mio unico braccio "sano" e lo spingo sul mio letto, lui è sopra di me, e io sotto di lui, mi fa tornare il buon umore, e pensare che fino a ieri non sapevo nemmeno chi fosse, e che fino a 5 minuti fa non sapevo il suo nome, ma sapere che lui è stato tutto questo tempo vicino a me, senza andarsene nemmeno per poco tempo puó significare solo che il sentimento che questo ragazzo meraviglioso prova per me é davvero molto forte, e quindi non devo rivelargli la mia paura, non deve sapere per nulla al mondo quanto ho paura di fidarmi di un totale sconosciuto che non ho mai visto prima, ma che probabilmente prima dell'incidente per questo ragazzo io provavo un sentimento forse surreale, o forse lui sta mentendo e non è davvero il mio fidanzato, sono cosí confusa, non so se fidarmi del mio cuore o del mio cervello, il mio cuore dice che io conosco questo ragazzo e non sta mentendo, ma il mio cervello dice che probabilmente lui è solo un mio amico e che si sta fingendo il mio fidanzato, c'è solo una persona che mi puó dire la veritá, ovvero la mia migliore amica Kate di cui ricordo ogni singolo giorno passato insieme.
«puzzi..!» esclamo ridendo
Si allontana con una faccia imbarazzata
«beh non sono tornato al campus nemmeno per dormire, figuriamoci se ho avuto tempo per fare una doccia» sbotta
«è stato un gesto carino, ma potevi tranquillamente rimanere in camera» dico accarezzandolo
«non esiste, non sarei riuscito nemmeno per idea a starti lontana in un momento simile» si ributta sopra di me e mi stringe delicatamente. Ricambio e mi godo il momento.
«Senti Christian» dico staccandomi dal nostro abbraccio «sai per caso dov'é Kate?» gli domando
«certo, é qui fuori e ti è venuta a trovare parecchie volte ma dormivi sempre, vado a chiamarla se non sta riposando» si alza dalla sedia e mi stampa un affettuoso bacio sulla fronte.
Dopo 6-7 minuti Christian torna con Kate un po assonnata, ma entusiasta di vendermi
«Tesoro ti ricordi di me?» corre ad abbracciarmi e mi spezza quasi una terza costola, ma apparte questo sono contentissima di vederla finalmente
«come potrei scordarmi della mia migliore amica?» ricambio l'abbraccio e la stritolo dalla felicitá
«ti adoro» dice, restiamo abbracciate quando veniamo interrotte
«ragazze io ne approfitto per andare un secondo in bagno» dice Christian
«Kate ora che Christian non c'è dimmi, ma è vero che quel figo assurdo è il mio ragazzo?» domando, anche un pó preoccupata della risposta
«ovviamente si tesoro, credevo te ne fossi resa conto giá da un pó» dice inarcando il suo sopracciglio destro come fa da sempre e poi ridendo
«sono solo confusa tutto quí, ora perdonami, ma ti dispiace farmi riflettere per almeno un paio d'ore su cosa sta succedendo? magari potrei anche riuscire a ricordarmi qualcosa » gli stringo la mano
«certo che si, riposa e rifletti  con calma, se hai bisogno chiamaci» si alza dalla sedia mi dá un ultimo abbraccio
«va bene»
Lentamente esce dalla stanza e chiude sbattendo la porta di plastica bianca un pó difettosa.

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