Capitolo13

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"Stai scherzando, vero mamma?" domandai preoccupata. Non volevo che andasse via, se lei andava via io sarei rimasta con lei.

"Se tu andrai via , io, verrò con te" dissi dando parola ai miei pensieri.

"Non potrai venire con me tesoro " disse con quel suo solito tono dolce, a volte lo odiavo, era sempre dolce e pochissime e rare volte preoccupata.

"Perché no.. perché non posso???" domandai stressata

"Perché non è ancora giunta la tua fine " disse in tono ovvio.

"E allora perché mi trovo qui?" domandai abbastanza irritata.

"Perché devo parlarti, seguimi"

"Dove stiamo andando?" domandai . Stavo facendo troppe domande ma ne avevo bisogno...no? appena finii la frase mi girai e vidi il mio vecchio salotto, mi mancava tanto la vecchia casa..

"Ti ricordi?" domandò ora lei accarezzando il pezzo di marmo che si trovava sopra il mobile.

"Certo" c'erano tutte le nostre foto fatte a tutti gli anni. Ci promettemmo che ad ogni anno ci saremmo dovute fare una foto che ritraeva me e lei felici , fino la fine dei nostri giorni. Appena alzai la testa per guardare meglio le foto che si trovavano nella mensola superiore vidi, con mia grande sorpresa, il mio DUGGY, DUGGY era il mio pupazzo preferito che avevo sin da quando ero piccola , ogni notte lo usavo per dormire ed era ottimo per sfogarsi, tutte le volte che piangevo correvo in camera mia, chiudevo la porta a chiave e raccontavo tutto al mio DUGGY, posso affermare che appena finivo di sfogarmi mi sentivo molto meglio.

"Ti ricordi anche di lui?" chiese mia madre.

"Certo, mi ricordo tutto quello che abbiamo passato qui e insieme" dissi , ero felice di aver incontrato mia madre, alla fine , mi raccontò che lei non era frutto della mia immagginazione,ma, era un angelo sceso per finire la sua ultima missione.

"Posso chiederti una cosa?" domandai a mia madre.

"Certo dimmi tutto"

"Come farò a tornare da papà?" domandai.

"Semplice, dovrai volerlo , davvero" appena mia madre finì la frase qualcosa di accecante mi fece chiudere di colpo gli occhi. Quando la luce si fece meno forte aprii gli occhi e vidi che la luce proveniva da quadro che si trovava sopra il divano, per curiosità mi avvicinai e mia madre con me. Appena fui abbastanza vicina il quadro brillò di una luce intensa più di prima e mia madre parlò.

"AARON E MICHEAL" disse e poi scomparve.


Daughter    H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora