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'Sel mi passi quel quaderno?' dico indicando un notes blu.
Me lo lancia lo prendo al volo, dò un sorso alla sprite e inizio a scrivere gli appunti su Romeo e Giulietta.

Storia banale, non d'amore, come Jack e Rose.

Per me doveva morire Rose okay? Non Jack. Lui si è fatto un culo per salvarla e il fato ha fatto morire lui, è ingiusto.

E quei due idioti si sono suicidati per amore, dove stà la filosofia? Nel capire dove le persone non capiscano l'importanza della vita?

Finisco di sctivere e mi stiracchio mettendomi in piedi.

'Quando hai la prima ecografia?' dico sbadigliando.
'Umh, il 3 Ottobre' dice mangiando delle patatine con la maionese, mangia un sacco di schifezze e davvero tanto, ma tanto frappè alla fragola, io ne ho la nausea solo dell'odore ormai.

Il suo telefono squilla, per la decima volta nell'arco della giornata.

Sappiamo benissimo chi è sia io che lei.

'Quando glielo dirai' dico buttandomi a peso morto sul piumone di fianco a lei.
'Non glielo dirò' dice sbuffando.
'Non potrai nasconderglielo per sempre' dico ovvia.
'Nemmeno tu potrai non rispondere per sempre Harry, lo sai tu e lo sò io che ha un'infatuazione per te' dice indicando lo schermo del mio telefono illuminarsi con un suo messaggio.

Sospiro e mi sdraio affianco a lei.

Finchè non sentiamo il campanello suonare.

Scendo di sotto e rispondo al campanello.

'Casa Afflek chi è?'
'Mavis? Sono Zayn, ho bisogno di parlare con Selvaggia.' dice con la voce di chi ha un'attacco di panico.
'Aspetta un secondo.' stacco il dito dal citofono e salgo le scale fino in camera sua.

'Sel è Zayn' dico cercando di sembrare calma.
'Beh dille che non ci sono?' dice mangiando un'altra patatina.

La guardo sollevando un sopracciglio.

'Lo stò facendo entrare datti una sistemata per favore.'
'È casa mia'
'La tua scusa non vale' dico di rimando per poi uscire dalla camera.

Scendo le scale e dico a Zayn di salire. Che a quanto pare non è in macchina ma a piedi.

'Ciao' dico sorridente facendolo entrare.
'Dov'è Selvaggia?' dice guardandosi in giro.
'Dovrebbe scendere da un momento all'altro' dico guardando le scale, ma non scende nessuno.

Mi guarda in modo strano, sbuffo e le faccio cenno di aspettare un secondo.

Salgo le scale due alla volta e arrivo in camera di Selvaggia.

'Ti decidi a scendere? Ti stà aspettando.' dico incrociando le braccia al petto.
Si mette seduta e scuote il capo, si mette in piedi e scende di sotto strascicando i piedi.

Mi siedo suoi primi gradini delle scale e vedo che succede.

Selvaggia's point of view.

Sento l'ansia invadere ogni cellula del mio corpo.

Sospiro rumorosamnte per poi guardare davanti a me.

Il corpo longilineo fasciato da skinny neri e un maglioncino cobalto.

Il suo viso è strano, gli zigomi sono pronunciati e lo sguardo è perso, i suoi occhi nocciola sono privi di luce.

'Hei' dico con un cenno.
'Sei sparita da un mese, hai smesso anche di venire a scuola, che cazzo stà succedendo?' dice impanicato.

Faccio due passi avanti non sò con quale coraggio e vedo i suoi muscoli irrigidirsi.

fireproof » h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora