capitolo 3

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Sono le 7.30 e sento la sveglia suonare. La spengo e torno a dormire, non mi va proprio di andare a lezione e subirmi i professori e le loro stronzate. Nemmeno dieci minuti dopo entra qualcuno nella mia camera, sanno quanto odio che lo facciano. È mia nonna.

<<Carly, svegliati, hai lezione oggi>>

<<No non ho voglia, e quante volte vi ho ripetuto di non entrare in camera mia?>>

<<Su Carly, non essere scontrosa di primo mattino>> si dirige verso le finestre e scosta le tende, facendo entrare più luce possibile. <<Guarda che bel sole c'è oggi! Dai su, ti aspetto in cucina insieme a dei pancake e un buon caffè>>

Non mi va di iniziare una nuova discussione, soprattutto di prima mattina e dopo la sbronza di ieri, quindi mi alzo senza rispondere e mi avvio in bagno. Una doccia calda mi schiarirà i pensieri e mi farà sentire meglio. Metto un jeans e un top nero scollato, mi trucco con molto eleyner e correttore per nascondere le borse sotto agli occhi. E infine non può mancare il mio rossetto viola, amo i miei rossetti.
Scendendo le scale incrocio Ryan, che non si degna di parlarmi, allora lo provoco.

<<buongiorno ai rompi balle come te>>

Sbuffa e mi lancia un'occhiataccia, senza rispondermi.
Mi siedo a fare colazione e bevo solo un po' di caffè. Non voglio aprire nessun tipo di discorso con mia nonna, quindi cerco di fare il più presto possibile. Ma a quanto pare la cosa non funziona.

<<come stai oggi, Carly?>> mi guarda e mi rivolge uno dei suoi sorrisi calorosi. Mia nonna è fatta così, non ammetterò mai che le voglio bene, ma infondo è così. Ma non mi va di fare conversazione, quindi cerco di rispondere più fredda possibile.

<<bene.>>

<<Mi fa piacere.. stanotte ho sentito te e Ryan litigare.>>

Oh ecco che ci risiamo. Mi alzo, prendo la borsa e mi dirigo verso la porta. Ho detto che non mi va di parlare quindi la ignoro.

<<Carly, possiamo parlarne se ti va..>> mi urla in modo calmo mentre mi allontano. Ma non voglio parlarne e mai lo vorrò.

Salgo in macchina diretta a lezione. Poi mi ricordo che le prime due ore oggi c'è il Professor Yota. Odio quell'uomo, una persona arrogante, sicuro di sé e 'superiore agli altri' solo perché ha una villa a quattro piani, una ferrari e una BMW. Non mi meraviglia il fatto che si ritrovi solo anche con tutti quei soldi, chi sopporterebbe mai una persona così?
Prima che me ne renda conto sono arrivata al college, quando entro in quest'auto la mia mente va letteralmente su un altro pianeta.

Trovo un parcheggio e scendo dall'auto, quando cado e mi ritrovo addosso ad un tipo goffo e strano.

<<ma che cazz.. ma guarda dove metti i piedi coglione!>> sbraito.

<<mi sembra che quella a cadere sei stata tu, e devi essere grata se in un certo senso ti ho salvato la pelle.. cogliona>> dice con un ghigno.
Cogliona? Ma chi cazzo si crede di essere?

<<senti stronzo levati dalle palle>> dico alzandomi e voltandomi per andarmene. Ma chi si crede di essere? Con quei capelli neri tutti in disordine poi, quegli occhi verdi con dei riflessi grigiastri e quello sguardo da 'sottuttoio'...aah un estraneo che mi da sui nervi. Direi che è iniziata molto bene la giornata.

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