James

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-Dai, Harry! Di' Felpato, Fel-pa-to. È così facile.- Lo incitò il suo padrino.

-No, Harry, non ascoltarlo. Di' Lunastorta, dai Harry, Lunastorta.- Remus scandì lentamente la parola.

-Ah, Remus vattene!- Sirius gridò e l'amico gli rise in faccia.

-Abbiamo scommesso, quindi ho anche io il diritto di incitarlo.- Scrollò le spalle.

-Come vuoi, tanto sono io il suo padrino, dirà prima il mio nome.-

-Certo.- Alzò gli occhi al cielo.

-Fel-pa-to, da piccolino, di' Felpato!- Continuò ed Harry gli rise in faccia.

-Invece di fare gli scemi, perché non gli date la pappa?- Esordì Lily entrando nella stanza con una poltiglia verde tra le mani.

-Che diavolo è quella schifezza?- Sirius storse il naso.

-Passato di spinaci.- Mise il piatto sul tavolo. -E ad Harry piace tanto.-

-Immagino.- Roteò gli occhi.

-Dai, fatelo mangiare.-Disse e andò via.

-Bene.- Sirius prese il piatto e iniziò prendere una cucchiaiata di quel...ma cos'era? -Dai, Harry, di' Felpato e ti faccio mangiare.-

-Lo stai ricattando?- Remus alzò un sopracciglio.

-Si può dire così.- Scrollò le spalle.

-Dai, fallo mangiare, idiota! Magari a pancia piena impara più in fretta.-

-Hai ragione...- Ghignò. -Dai Harry, guarda che buona questa pappa, apri la bocca e....gnam!- La faccia di Harry mentre ingurgitava quella cosa era un po' contrariata. Storse il naso e lo mandò giù con fatica. -E meno male che ti piaceva.- Sirius roteò gli occhi. -Dai ancora un po'.- Il bambino scosse la testa e allontanò con le manine il piatto. -Harry devi mangiarla, dai.- Remus rideva di gusto sotto i baffi e l'amico lo guardò male.

-Dai Sirius, è divertente!- Rise più forte.

-Vuoi provarci tu, allora?-

-No, grazie.- Incrociò le braccia.

-Bene.- Sirius si alzò le maniche della camicia. -Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare.-

-Certo, contro i bambini di nove mesi.- Ridacchiò Remus.

-Smettila.- Lo fulminò.

-Scusa.- Scrollò le spalle.

-Harry, mangia questa pappa buonissima.- Ma il bambino in tutta risposta immerse le manine in quella poltiglia e la lanciò in avanti, colpendo in pieno viso James appena tornato da lavoro.

-Oh, cazzo!- Sirius scoppiò a ridere ed Harry battè le manine. Remus cercava di contenersi, ma gli era proprio impossibile.

-Harry, sono cose che si fanno, queste?- James si tolse gli occhiali ormai ricoperti di quella roba verde. Il bambino rise e battè entusiasta le mani. -Al tuo papà?- Si avvicinò a lui ed Harry continuava a sorridere forse soddisfatto del suo gesto. -Che monello!- Gli scompigliò i capelli ancora cortissimi. -Ha mangiato?- Si voltò verso i suoi amici.

-Fratello, io ci ho provato ma lui è...diabolico.- Si difese Sirius.

-Diabolico?- Alzò un sopracciglio e l'amico annuì. -Il mio cuccioletto?- James prese Harry in braccio che subito sorrise. Si infilò gli occhiali dopo averli ripuliti. -Harry, eccoti finalmente.-

-Sei cieco come una talpa, amico.- Lo schernì Sirius.

-E tu incapace.- Alzò gli occhi al cielo.

-Ma dai, ci ho provato sul serio, c'è Remus testimone.- Si difese ancora.

-È vero, ci ha provato.- Concordò lui.

Harry bofonchiò qualcosa di incomprensibile.

-Cosa dici, Harry?- Chiese James.

-Lun...Lunattolta.- Farfugliò con difficoltà. Remus scoppiò a ridere e prese Harry dalle braccia del padre.

Sirius era sconfitto, tanto da buttarsi per terra in tutta la sua disperazione mentre i due Malandrini di fronte a lui lo prendevano in giro.

Before the endDove le storie prendono vita. Scoprilo ora