Harry, the boy who lived.

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SIRIUS

Ero in panico, letteralmente. Se solo quello che avevo sentito vociferare fosse stato vero...
Montai sulla mia moto e volai verso Godric's Hollow. Acceleravo sempre di più, fremevo dal bisogno di arrivare, dovevo essere lì.
Ero nei dintorni ormai, e l'unica cosa che riuscivo a vedere, era il tetto distutto su tutto il lato destro della casa. Persi un battito. Accostai velocemente e rimasi per qualche secondo fermo ad osservare la tranquillità di quel posto. Nessun movimento, nessun rumore. Niente. Scesi dalla moto, ormai sconfitto e mi avviai verso la casa, quando ad un certo punto scorsi un imponente figura uscire dalla porta principale, ma perché se c'era il muro praticamente aperto?

-Hagrid?- Lo chiamai con quel filo di voce che mi rimaneva. Si voltò verso di me all'istante e notai che teneva in braccio qualcosa, o meglio qualcuno, Harry. Era vivo? Harry era vivo? Mi avvicinai a stento a loro, ormai le gambe rispondevano a malapena ai miei comandi.

-Oh, Sirius, è stato orribile.- Aveva gli occhi rossi, aveva pianto? -Lily e James...- Feci segno con la mano di fermarsi, avevo capito e sentire quelle parole avrebbe reso tutto più definitivo e più straziante e non potevo mostrarmi debole in questo momento, dovevo adempiere ai miei doveri e rispettare le promesse che avevo fatto.

-Dai a me Harry, Hagrid...sono il suo padrino, mi prenderò io cura di lui.- Gli assicurai tendendo le braccia per prendere Harry.

-No Sirius, non posso, ordini di Silente.- Ordini di Silente? Ero io il suo padrino, non Silente. Avevo promesso io a James e Lily di occuparmi di lui, ma in quel momento non ne avevo la forza, sarei andato il giorno dopo da lui.

-Va-va bene, allora prendi la mia moto.- Ero sempre stato geloso di quell'affare, ma era sicuro e volevo che Harry arrivasse sano e salvo ovunque stesse andando. Hagrid annuì e in men che non si dica sparirono nel buio.
Ero a due passi dalla porta, che avrei dovuto fare? Entrare e vedere il mio migliore amico, un fratello, morto? No, avevo altre priorità in quel momento, come guardare in faccia l'uomo che aveva causato tutto questo e magari anche vendicarmi su di lui. Mi smatetializzai, anche se non sapevo dove trovarlo, avevo una mezza idea.

-Peter!- Urlai in un modo quasi sovrumano. Si voltò di scatto, terrorizzato. -Sei uno schifoso codardo.- Dissi a denti stretti prendendolo dal colletto di quell'orribile maglione a rombi. -Come hai potuto?- Tremava. Aveva paura di me, come se fossi stato io ad uccidere James e sua moglie, come se fossi io il traditore. Perché doveva essere così dannatamente codardo? Speravo che la lealtà avrebbe prevalso su di lui, ma evidentemente non faceva parte del suo essere. In un attimo sparì dalla mia presa: si era smaterializzato. Guardai per terra, c'era qualcosa...un dito...ma che...
Una dozzina di cadaveri stesi sull'asfalto. Mi sentii afferrare da dietro e di riflesso mi divincolai, poi vidi che erano Auror.

-Ma che state facendo?- Mi misero di forza in un'auto nera del Ministrero e in un batter d'occhio mi ritrovai in una cella provvisoria. Mi guardai intorno in cerca di qualcuno di familiare. -Emmeline!- Urlai quando scorsi la sua figura da lontano, aveva la divisa, era in servizio. Si avvicinò a me come le avevo indirettamentre chiesto e restò lì immobile dall'altra parte delle sbarre. -Perché sono qui?-

-Ah, non lo sai?- La voce tremante.

-Ehm, no.- Scrollai le spalle.

-Ti porteranno ad Azkaban.- Quasi urlò.

-Perché?- Sbarrai gli occhi. Azkaban?

-Perché avrai ucciso una dozzina di persone, compreso Peter.- Si morse il labbro, era probabilmente sul punto di piangere. -E hai tradito Lily e James, da te non me l'aspettavo.- Che cosa? La situazione degenerava.

-Ma che stai dicendo?- Alzai un sopracciglio.

-Le cose come stanno. Non posso crederci.- Si passò una mano tra i boccoli biondi.

-Emmeline, ma non è vero, devi credermi.-

-Credimi vorrei, ma come faccio?- Scosse la testa. -Ti amo, Sirius, ma questo è davvero troppo.- Si asciugò l'unica lacrima che lasciò i suoi occhi e andò via.

Mi lasciai cadere per terra, le gambe non mi reggevano più. Avevo perso tutto. James, Lily, Emmeline e non potevo più prendermi cura di Harry, ma lo promisi a me stesso, ero innocente e sarei uscito da Azkaban a qualsiasi costo; dovevo andare da Harry, fosse stata l'ultima cosa che avrei fatto.

N/A:

Tadaaaa questo era l'ultimo capitolo, so che non ve l'aspettavate. Be' potete farmi sapere che ne pensate nei commenti, grazie di tutto...

xx AlwaysFelpato_

Before the endDove le storie prendono vita. Scoprilo ora