James

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-Avada Kedavra!-

-Emmeline!- Urlò Mary.

La bionda si spostò in tempo, abbastanza da essere appena sfiorata dalla maledizione che avrebbe potuto toglierle la vita. Tutti sembravano sollevati, eccetto Sirius. Aveva gli occhi spalancati quasi increduli. Era bloccato e continuava a fissare Emmeline. Avrebbe potuto morire, erano le uniche parole che gli frullavano in mente, nel frattempo i Mangiamorte erano andati via, lasciando quel luogo isolato, se non fosse stato per i membri dell'Ordine.

-Tu-tutto bene?- Si rivolse poi a lei che annuì. -Cristo, potevi morire!- Si passò una mano tra i capelli.

-Felpato, non capisco tutta questa agitazione. Ci siamo spaventati tutti, okay, ma ora che sai che è viva.- James scrollò le spalle. Lily invece si limitava ad osservarli: era un'ottima osservatrice, sapeva leggere dentro alle persone e questo Sirius lo sapeva bene.

-Sì be', allora andiamo?- Sembrarono essere tutti d'accordo e si smaterializzarono.

...

E come sempre, i Malandrini erano a casa dei Potter a sorseggiare della cioccolata calda.

-Sapete, Harry inizia a sapersi reggere in piedi.- Esordì James orgoglioso mentre il bambino giocava con il gatto che cercava di sfuggire dalle sue grinfie.

-L'ho sempre detto che è un bambino sveglio, ha un luccichio negli occhi quasi...- Remus non sapeva come definirlo.

-Malandrino, lo so, modestamente.- Si vantò Ramoso. -Tu che dici, Felpato? Felpato? Oh insomma.-

-Ero sovrappensiero, amico, che c'è?- Si giustificò il riccio.

-Dimmi che stai ancora pensando ad Emmeline e ti lancio questo.- Lo minacciò con un cuscino marrone preso dal divano.

-Oh James, lascialo stare, è innamorato.- Sorrise Lily.

-C-che cosa? M-ma che stai dicendo, Lily? Non stai mica parlando con Remus, eh, lo sai che non è mia consuetudine "innamorarmi".- Imitò le virgolette con le dita.

-Be' sembra, e poi perché ti agiti tanto?- Prese posto accanto a James che ormai ghignava.

-È vero Felpato, cosa c'è che non va?-

-James cerca di finirla, sai che non è così.- Roteò gli occhi.

-Ma Sirius, sei umano anche tu, no?- Intervenne Remus.

-Oh, basta!- Si alzò dal divano.

-Dove vai?- Ramoso alzò un sopracciglio. -Non te la sarai presa sul serio.-

-Vado a casa mia.- Rispose infilandosi il giubbotto.

-Felpato, ma è questa casa tua.-

-Non oggi, James. Con permesso.- Aprì la porta e andò via. Ramoso e Lunastorta scoppiarono a ridere.

-Ragazzi!- Li riprese Lily. -Non sta bene prendersi gioco di lui.-

-E perché mai?- Farfugliò James. -Harry, no!- Riprese poi suo figlio che cercava di cavalcare Puff. -Il gattino non è un pony.-

-Infatti.- Lily prese in braccio suo figlio che si divincolava contrariato.

-Forse è meglio che vada anch'io.- Esordì Remus dando un'occhiata all'orologio colorato della cucina. -Si è fatto tardi.-

-Resta a cena.- Lo invitò il suo amico.

-Sì Remus, resta con noi.-

-No ragazzi, ma grazie mille dell'offerta davvero. Ciao Harry.- Sorrise al bambino.

-Lunattolta.- Sorrise orgoglioso e Remus di rimando. Dopo di ché andò via, lasciando la famigliola alla loro serata.

Before the endDove le storie prendono vita. Scoprilo ora