Ti prego non lasciarmi solo

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Dopo che ebbero messo la divisa i due ragazzi tornarono nella sala. Eren era molto più calmo ora che sapeva cosa stava succedendo, era serio e nei suoi occhi erano presenti una luce di rabbia e una luce di determinazione, quest'ultima era maggiore rispetto all'altra e donava al ragazzo un'aria più matura. Andò in sala e trovo il suo amico; chiacchierarono per alcuni minuti quando finalmente arrivò Levi. Aveva la sua solita aria scontrosa e come i due ragazzi anche lui si era messo la divisa per il combattimento. Andarono giù, nella cantina, ognuno prese il proprio equipaggiamento per il movimento tridimensionale e lo indossarono. Successivamente presero i cavalli, li montarono e corsero verso la loro meta. Armin guardò Levi e chiese "capitano cosa dobbiamo fare una volta che abbiamo raggiunto il luogo?" il capitano lo guardò annoiato e disse "Erwin mi ha detto che ti vuole da lui, invece io ed Eren dobbiamo scendere in battaglia e combattere" quando pronunciò il nome del ragazzo gli lanciò un'occhiata veloce. Il biondo annuì e il resto del viaggio proseguì in silenzio. Quando iniziarono a scorgere le mura e i giganti Armin disse "io vi precedo, fate attenzione" e senza aspettare una risposta dai due corse via. Levi ed Eren non si dissero una parola per quasi tutto il tragitto restante; ormai erano quasi arrivati e il più grande disse "Moccioso vedi di non farti uccidere, se ti trovassi in difficolta dimmelo e verrò ad aiutarti..." l'altro guardò il capitano, era sorpreso ma anche felice, aveva appena scoperto un nuovo lato del suo ragazzo; sorrise e disse "ma per chi mi hai preso?" l'altro non rispose, ormai erano arrivati a destinazione e si limitò a dire solamente "andiamo" dopodiché sfoderò le lame e salì sui tetti delle case. Il più piccolo lo seguì e appena vide la situazione impallidì. C'erano moltissimi giganti e molti dei suoi compagni erano feriti e alcuni erano stati divorati. Eren iniziò a combattere e ad uccidere vari giganti e scorse Levi che faceva lo stesso. Poi all'improvviso comparve un gigante esattamente dietro a Levi e lo scaraventò violentemente a terra. Quel gigante era comparso dal nulla, fisicamente era diverso dagli altri, sembrava essere intelligente esattamente come il gigante colossale e quello corazzato, sicuramente era lui il gigante anomalo. Levi era steso a terra, aveva sbattuto violentemente la testa e ora sotto di lui c'era una macchia di sangue; lentamente diventava sempre più pallido e il suo respiro si faceva più debole. Eren rimase per qualche secondo paralizzato a fissare il suo ragazzo. Poi si sentì invadere da un senso di rabbia e immediatamente si trasformò in un gigante. Si lanciò senza esitare contro l'altro gigante e iniziò a picchiarlo; nella sua mente c'era solamente l'immagine di Levi steso a terra, privo di sensi. Continuava a tirare calci e pugni e a difendersi. Come forza fisica i due giganti si equivalevano. Eren notò che il gigante si distò un secondo, ne approfittò e colpi il gigante con tutta la forza che aveva in corpo. Esso cadde a terra e come toccò il pavimento scomparì esattamente come era comparso. Eren uscì velocemente dal corpo del gigante e corse velocemente verso il suo amato; il più grande era ancora privo di sensi, ora era molto più pallido di prima e il suo respiro era molto più affannato. Il castano si sedette affianco a lui, lo prese tra le sue braccia e senza volerlo incominciò a piangere. Era disperato e le condizioni del suo amato non accennavano a migliorare. In meno di in minuti Eren piangeva disperatamente e continuava a ripetere "ti prego Levi non lasciarmi solo!"




Eren x Levi (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora