Litigio

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Eren guardò a terra, i suoi occhi erano leggermente lucidi e coperti da un velo di tristezza. Rimase con lo sguardo fisso a terra per alcuni secondi, poi fece un sorriso forzato, guardò Levi e disse con un tono di voce che fece trasparire una nota di tristezza "ok, allora ti aspetterò sta sera, sono sicuro che non riuscirei a dormire senza averti salutato." Il più grande lo guardò, si era accorto della tristezza che provava il più piccolo e si sentì invadere da un'ondata di tristezza e da un senso di colpa, fissò i suoi occhi in quel del suo ragazzo e disse "ti prego non essere triste, vedrai che questa giornata passerà velocemente e non sentirai nemmeno la mia mancanza" l'altro annuì e disse "si, hai ragione! Però promettimi che sta sera passerai sicuramente a salutarmi" l'altro gli si avvicinò e disse dolcemente "te lo prometto..." subito dopo lo baciò, mettendogli una mano sulla nuca e l'altra sulla sua schiena. Eren chiuse gli occhi e sperò che quel momento fantastico non finisse più, aveva paura di separarsi da Levi, voleva passare più tempo con lui e vivere per sempre al suo fianco, ma in cuor suo sapeva che tutto ciò non era possibile, o almeno non ancora. Il capitano si staccò dal bacio, guardò il castano e disse "ora è meglio se torno indietro ed è meglio se lo fai anche tu" detto questo si girò e riprese a camminare. Il più piccolo gli corse addosso, abbracciandolo e facendolo cadere a terra. Levi era steso sull'erba con sopra Eren che lo teneva stretto a sé, senza dargli la possibilità di alzarsi. Lo guardò seccato e disse freddamente "levati o sarò costretto a toglierti con la forza!" l'altro sembrò non udirlo perché non si mosse minimante, aveva gli occhi chiusi e si teneva saldamente al capitano, lo teneva stretto quasi come se avesse paura che potesse svanire da un momento all'altro. Levi aspettò alcuni minuti, poi visto che l'altro non dava il minimo segno di volersi togliere disse con una voce minacciosa e fredda "moccioso levati subito" Eren udendo quelle parole fredde come il ghiaccio si sentì invadere da un senso di tristezza, tenne gli occhi chiusi perché era sicuro che se li avesse riaperti sarebbe scoppiato a piangere come un bambino, così si limitò a scuotere la testa. Il capitano gli lanciò un'occhiataccia gelida, poi lo prese per un polso e lo scaraventò a terra con tutta la forza che aveva. Eren sbatté violentemente la testa contro l'erba ma non gli fece male, però dentro il suo petto senti una stratta forte e dolorosa e senza volerlo scoppiò a piangere. Levi gli lanciò un'ultima occhiata, poi si allontanò a grandi passi e pensò "perché mi sono comportato così? Perché mi comporto sempre così? Ora non mi vorrà più vedere, senza ombra di dubbio l'ho ferito profondamente...e che farò se anche lui mi abbandonasse?" ora stava correndo ma non ci fece caso perché tutti quei pensieri lo tormentavano, occupavano interamente la sua mente e lo distraevano completamente dalla realtà. Eren era rimasto steso a terra, incurante del mal di testa, stava piangendo e il suo corpo era scosso dai singhiozzi che lo facevano sembrare molto più fragile di quanto non lo fosse in realtà. Rimase così per più di dieci minuti, quando finalmente si calmò iniziarono a farsi spazio nella sua mente una serie di domande "sono stato un idiota, avrei dovuto lasciarlo andare, ora è sicuramente arrabbiato con me...perché devo sempre insistere così? Cosa farò se non mi parlerà più?" a quel pensiero nuove lacrime calde presero a scendergli lungo le guance, facendolo sembrare un bambino cresciuto troppo in fretta, come per un errore del destino.


Eren x Levi (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora