crederai in te stesso... o ti fiderai di me?

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Levi cinse con un braccio la vita di Eren, avvicinandolo a sé, il più piccolo appoggiò la testa sulla spalla dell'altro. Rimasero così per vari minuti, in silenzio, godendosi quel vento fresco di fine estate. Eren guardò in lontananza, verso le mura e disse con incertezza "Levi...?" il capitano sentendo la sua voce sussultò quasi impercettibilmente ma si riprese subito e disse con la solita voce che non fa trasparire alcuna emozione "dimmi" il castano sentendo il tono piatto che aveva usato il ragazzo si sentì insicuro, aspettò alcuni secondi, fece un respiro profondo e disse "quando tutta questa storia sarà finita...diventeremo una famiglia?..." nella sua voce c'era una nota di imbarazzo e subito dopo che ebbe pronunciato queste parole arrossì e ringraziò mentalmente che Levi non lo potesse vedere. Il più grande sorrise e si immaginò mentalmente come sarebbe vivere con Eren; guardò il volto del suo amato e disse "sì, io voglio stare per sempre con te e non ti abbandonerò mai!" gli occhi verdi del castano brillarono di una nuova luce che, agli occhi del capitano, lo fece sembrare più maturo e più bello di quanto non fosse già. In quel preciso momento ci fu un rumore assordante che squarciò quell'attimo di felicità e un lampo scese fin dentro le mura, poco lontano da loro. I due si alzarono contemporaneamente e iniziarono a correre verso le scale, più avanti il capitano, che era il più veloce, e poco più indietro Eren, quest'ultimo chiese "capitano, cosa pensate che sia successo?" Levi aumentò la velocità e disse "non ne ho idea...però ho un pessimo presentimento!" appena arrivarono in cortile trovarono tutti i ragazzi della Legione Esplorativa, compreso il caposquadra Erwin. C'è una grande agitazione, il capitano si avvicinò al caposquadra e disse "cosa sta succedendo? è come penso?" il caposquadra annuì gravemente e disse "tra poco ci dirigeremo tutti lì in quel punto, tu prendi Petra, Oluo, Erd e Gunther, ti affido Eren...e nel caso fosse come pensiamo..." non ebbe il tempo di finire la frase che il capitano Levi era già corso via a prendere i compagni di squadra e a cercare Eren. Lo trovò poco dopo, era già a cavallo e si era messo il dispositivo del movimento tridimensionale, sul suo volto era dipinta un'espressione seria. Il capitano e gli altri salirono sui propri cavalli e iniziarono a galoppare velocemente verso il punto da cui sembrava che provenisse il rumore. Quando arrivarono lì rimasero sconcertati, davanti a loro c'era un gigante; però era diverso da tutti gli altri, sembrava avere un'intelligenza propria. Attorno ad esso c'erano tantissimi cadaveri e tantissimo sangue. Eren appena vide la situazione si portò la mano alla bocca, ma poco prima che potesse morderla venne fermato dalla voce di Petra "Eren non farlo! Ci penseremo noi!" Il ragazzo abbassò leggermente la mano, non sembrava convinto così intervenne il capitano "Eren scegli: crederai in te stesso... o ti fiderai di me, di loro e dell'armata ricognitiva al completo? Io non so cosa sia meglio scegliere, non l'ho mai saputo. Non importa quale criterio ti porterà a decidere, nessuno può sapere quale sarà il risultato di quella decisione. L'unica cosa che posso consigliarti è questa: fai la scelta della quale non ti pentirai mai" detto questo guardò il castano negli occhi. Lui abbassò la mano e disse "ok, mi fiderò di voi, ma fate attenzione!" Petra e gli altri sorrisero, poi la ragazza disse "sta tranquillo, noi quattro quando lavoriamo assieme siamo invincibili!" e gli sorrise. Poco dopo i quattro si allontanarono con il movimento tridimensionale, lasciando soli il capitano ed Eren. Il più piccolo non si sentiva sicuro della sua scelta e si sentiva molto in ansia. Levi lo guardò e disse "io vado da Erwin a chiedere rinforzi, tu resta qui nascosto e intervieni solo se è indispensabile...e fai attenzione" detto questo si allontanò velocemente lasciando il castano da solo. Tornò indietro col movimento tridimensionale e quello che vide lo fece arrabbiare e rattristare oltre che inorridire. Erd e Gunther giacevano al suolo immobili e attorno a loro c'era una grossa macchia di sangue. Petra e Oluo erano in lacrime e cercarono di fare un attacco combinato per uccidere il gigante, però Petra venne intercettata e venne scaraventata contro un albero, dove sbatté violentemente e si ruppe l'osso del collo. Invece Oluo venne sbattuto violentemente a terra e anche sotto di lui iniziò ad allargarsi una macchia di sangue. Le guance di Eren vennero bagnate sempre di più dalle lacrime. Si morse immediatamente il dito e si trasformò in un gigante. Attaccò immediatamente l'altro gigante ma dopo pochi minuti Eren era già in svantaggio e, quando per Eren sembrava arrivata la fine, comparvero Levi e Mikasa. Levi appena vide i suoi amici e compagni di squadra a terra, morti si sentì mancare, le lacrime iniziarono a pizzicargli le guance ma le ricacciò indietro. Guardò Mikasa e disse "dobbiamo colpirla e immobilizzarla,poi libereremo Eren!" lei annuì e assieme sferrarono una serie di attacchi, era incredibile come fossero veloci e sincronizzati. Nel giro di alcuni muniti avevano immobilizzato il gigante, Levi teneva tra le braccia Eren privo di sensi e tutti e tre assieme fuggivano verso il castello. Una volta arrivati lì Mikasa si allontanò e Levi appoggiò il castano nell'erba e si allontano velocemente, aveva bisogno di stare solo e di riflettere sull'accaduto, da ora in avanti niente sarebbe stato più uguale per lui, aveva perso quattro delle persone a cui teneva di più.


Angolino dell'autrice: Buonasera! Ho scritto questo capitolo così lungo per farmi perdonare per l'assenza degli scorsi giorni. Ringrazio ancora una volta tutti quelli che mi seguono e gli mando un grosso abbraccio! Comunque vorrei un parere, preferite che scriva tutti i giorni un capitolo corto (come i precedenti) o che ogni 2-3 giorni scriva un capitolo più lungo?


Eren x Levi (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora